giovedì 13 febbraio 2025

Attentato a Monaco di Baviera pone domande serie

 Oggi c’è stato un attentato a Monaco di Baviera, una macchina si è scagliata contro una manifestazione uccidendo una persona è ferendone una trentina: l’attentatore è un cittadino afgano che prima di compiere questo terribile gesto aveva pubblicato post inneggianti all’estremismo islamico. Questo giovane di 24 anni non aveva diritto all’asilo ma era potuto restare in Germania perché l’espulsione era stata rinviata. Questo giovane era già noto alle forze dell’ordine per altri reati minori.

Come succede purtroppo anche in Italia dove si tollera l’ illegalità si perde poi il controllo. Il premier socialdemocratico impegnato in una campagna elettorale che sul tema dell’immigrazione lo vede molto in difficoltà evoca ora l’espulsione. La destra ovviamente cavalca il tema e l’episodio per attaccare le istituzioni per il loro atteggiamento lassista degli ultimi anni.

Questo giovane fuggito da Kabul nel 2016 era sbarcato in Italia come clandestino, uno dei tanti minorenni non accompagnati, è un anno dopo aveva raggiunto all’età di 14 anni la Germania, ma in 10 anni che tipo di accoglienza è stata fatta verso questo ragazzo un ragazzo che probabilmente sarà andato a scuola nei primi anni.

La sua storia colpisce quindi perché vuol dire che proprio hanno fallito completamente anche i tedeschi nel loro sistema di accoglienza.

Ma in altra domanda sorge se pensiamo che un ragazzino riesce a fuggire da Kabul e raggiungere la Germania, possibile non colga l’incredibile opportunità che ha avuto ? Com’è possibile che invece di vivere una vita in pace e cercando di costruirsi un futuro pensi a compiere un atto di terrorismo?


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