Due storie emblematiche di come il main stream voglia per forza sempre dipingere l'Italia come un paese in balia del razzismo ma non sa vedere l'orrore di una certa cultura che non vuole adeguarsi al paese che la ospita.
Sono le 2 storie di
Seid Visin il ragazzo ex giocatore delle primaverili del Milan che si è tragicamente suicidato, una sua lettera di 3 anni fa dove parlava dei pregiudizi nei suoi confronti per via del colore della sua pelle è diventata la bandiera degli antirazzisti di professione, sebbene la famiglia abbia smentito che il suicidio abbia a che fare con il razzismo e affermato che la sua depressione era legata al periodo di prolungato lockdown vissuto da lui come da molti altri giovani con sofferenza
poi c'è la terribile storia della 18enne pakistana Saman Abbas, uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato. Saman, non voleva sposare il cugino. Il fratello sedicenne della ragazza conferma che la famiglia non poteva accettare la ribellione della diciottenne: "Nella nostra cultura, va bene quando una ragazza scappa di casa, ma quando smette di essere musulmana lei viene uccisa. Lei era musulmana, ma non si comportava come tale".
2 pesi e 2 misure che stridono con la realtà e
con la cultura dell’accoglienza ben presente nel nostro paese.
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