martedì 4 giugno 2019

Piazza Tienanmen un massacro ancora oggi censurato

Trent’anni fa, nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989, in piazza Tienanmen a Pechino in CINA si consumava una delle repressioni più sanguinose e violente della storia moderna. I giovani e gli studenti che protestavano chiedendo maggiori libertà vennero massacrati dai carri armati dell'esercito.
Il massacro è stato tenuto nascosto nelle reali cifre dal potere cinese e ogni notizia su piazza Tienanmen è censurata in CINA con l'effetto di aver creato una sorta di oblio sui fatti. La censura certamente ha funzionato internamente am per i cinesi che vanno all'estero è impossibile celare la notizia.


Il ministro della Difesa di oggi dice: «Quelle decisioni hanno mantenuto stabilità e sviluppo», rivendicando quindi la correttezza della decisione. Insomma nessun ripensamento e nessuna autocritica in vista. Nel silenzio generale anche del mondo più interessato oggi come allora alle possibilità commerciali ed economiche che non a richiedere la verità e la giustizia per quanto avvenuto allora.

Alcuni documenti de secretati nel 2017 dal governo britannico che riferivano quanto riportato dall’allora ambasciatore inglese in Cina, Sir Alan Donald, parlano di «minimo 10.000 morti» e descrivono scene raccapriccianti.



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