Chiarlie è morto, purtroppo non in
maniera naturale ma staccandogli la ventilazione artificiale.
Un bambino che la legge e
la medicina hanno usato come caso per imporre una cultura dello scarto in cui
chi è malato non ha diritto alle cure o alla semplice vicinanza dei suoi
genitori a cui il tribunale inglese ed europeo hanno tolto il diritto di
scelta sulle cure del figlio.
E' stato usato il
concetto di qualità della vita che di scientifico non ha niente e che ha una pericolosità
enorme in quanto arbitrario e che non può essere un criterio di giudizio sulla
vita delle persone tanto meno se a farlo è un tribunale o uno stato.
Non può
essere accettato come criterio la soppressione di un disabile seppur grave.
Il caso Charlie ha
mostrato una possibile via per la cura delle malattie rare come la sua, un
consulto di una equipe internazionale, purtroppo nel suo caso è avvenuto troppo
tardi. Charlie ha permesso al mondo di fermarsi un
momento e riflettere sul fatto che una vita vale sempre. Ora la
sua vita è nelle braccia del Padre.
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