Ci sono alcune notizie da USA che
dovrebbero far riflettere sul ruolo di Obama e sull’incidenza che avrà anche in
futuro la sua presidenza, dopo aver propagandato l’aborto, si veda come ultimo
esempio lo “scambio” di tweet tra Obama e papa Francesco in occasione della
marcia per la vita a Washington, dopo aver aperto la strada ai matrimoni gay,
il suo aperto sostegno li ha sdoganati a livello mondiale, ecco Obama aprire un
nuovo fronte a favore della droga “leggera”: dopo non aver opposto nulla alla
depenalizzazione in Colorado adesso vuole modificare le leggi per dargli una
copertura giuridica a livello federale aiutando i produttori.
Non parliamo dell’attacco alla libertà di
religione in Usa anche se per fortuna la Corte Suprema ha difeso per ora la
libertà religiosa, contro l’ObamaCare, riconoscendo alle suore e a diverse
associazioni cattoliche il diritto di non applicare la copertura assicurativa
per aborto e contraccettivi. Ricordiamo poi che l’ObamaCare si è dimostrato un
vero fallimento per stessa ammissione di Obama che ha dovuto chiedere
pubblicamente scusa per l’inefficienza del sistema. A tutto ciò va aggiunto a
nostro avviso l’assenza, per non dire il fallimento, della politica estera di
Obama se mai è esistita.
Bisognerebbe riflettere su una revisione
della lettura del suo mandato, in particolare il mondo cattolico, superando
quella fase di euforia basata su speranze largamente deluse e su una deriva
etica davvero preoccupante.
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