Il comune di Milano contro Dolce&Gabbana ennesimo
esempio di una giunta farcita di ideologismo e che sta condannando la città ad
un lento decadimento.
L'assessore comunale alle Attività produttive Franco
D’Alfonso ha dichiarato: «Qualora stilisti come Dolce e Gabbana dovessero
avanzare richieste per spazi comunali, il Comune dovrebbe chiudere le porte, la
moda è un eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da
evasori fiscali». Incredibile affermazione che contrasta col nostro sistema
giudiziario che ritiene innocente ogni persona se non condannata al terzo grado
di giudizio e quindi ancora una volta mostra come la sinistra milanese si erge
a giudicare le persone, e poi clamoroso che si scagli contro uno dei nomi che
hanno fatto grande la moda a Milano.
L'assessore alle attività produttive non si interroga sulle
entrate che la città riceve grazie al mondo della moda e allo sviluppo che ha
garantito e garantisce alla città? “Fate schifo”, “Ignoranti” è stata la
risposta su twitter di Stefano Gabbana. Come dargli torto.
Un tale assessore dovrebbe immediatamente dimettersi o
essere rimosso dal suo ruolo istituzionale.
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