La guerra coinvolge sempre più il vicino Libano e rischia di innescare una crisi in tutto il Medioriente, aumenta in ferocia e in numero di morti e dimostra che la Siria è diventata il terreno di scontro delle potenze locali e di interessi geopolitici come quelli dell'Iran e della Russia ma non solo. Il conflitto tende a non avere vincitori, ma solo sconfitti: i cittadini siriani. Il numero dei profughi continua ad aumentare aggravando al situazione nei paesi confinanti.
Come ha detto la Santa sede più che dare armi ai ribelli le cui frange estremiste preoccupano visto anche il verificarsi di casi di vescovi e sacerdoti rapiti o uccisi, bisogna trovare una via diplomatica e un compromesso per far tacere le armi.
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