mercoledì 31 dicembre 2014

2014: un anno segnato da tragedie ma anche da segnali di speranza

Il 2014 è stato un anno segnato da guerre e tragedie, se potessimo riassumerlo con delle foto sicuramente sceglieremmo 4 simboli di quest'anno, le bandiere nere dell'Isis che hanno caratterizzato il 2014 con la loro violenza , decapitazioni, ritorno della schiavitù, deportazioni e fughe di massa e persecuzione religiosa in Iraq e Siria, ma anche la foto delle ragazze rapite in Nigeria da Boko Aram (dimenticate troppo velocemente da tutti) che continua ad espandersi in Nigeria e a rapire ragazze e fare massacri. Poi la guerra in Ucraina con la crisi partita da piazza Maidan e sfociata nell'annessione della Crimea da parte della Russia e nel conflitto nell'Ucraina orientale che ha riaperto la contrapposizione Russia - Occidente. La Russia a seguito delle sanzioni e del crollo dei prezzi del petrolio (non proprio casuale) segna poi una grave crisi economica dagli esiti incerti
Purtroppo la guerra ha colpito anche altre aree come il Medioriente specie nella grave crisi di Gaza e nella serie di attentati che hanno colpito Israele, in Libia, e in Siria. Abbiamo poi assistito alla prima vera "cyber guerra" tra Corea del Nord e USA.
Il 2014 è stato anche l'anno dell'Ebola in Africa Occidentale, giusto ricordare come ha fatto il Times i medici che hanno messo a rischio la loro vita. Ma ci sono stati altri gravi fatti come in Messico e Pakistan dove sono stati uccisi studenti e bambini, o le rivolte in Venezuela, Turchia e la richesta di democrazia ad Hong Kong, episodio troppo sottovalutato dai media ma da un potenziale impatto molto ampio.
C'è stata la tragedia degli aerei malesi scomparsi e abbattuti.
Il 2014 per L'Italia è stato segnato dall'avvento politico di Renzi e dagli innumerevoli arrivi di immigrati in fuga da guerre e fame e che troppo spesso rischiano la vita nei viaggi della speranza, nell'indifferenza generale. Un anno ancora caratterizzato dalla crisi economica e dalla corruzione politica e dal malaffare che allontana sempre di più la gente dalla politica, come hanno dimostrate le percentuali di partecipazione al voto. Ci sono state le elezioni europee ma la crisi dell'Europa appare sempre più grave se non si ritrova lo spirito di solidarietà e le ragioni di fondo per stare insieme, come ha ricordata Papa Francesco nel discorso al Parlamento Europeo «Cari eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno alleconomia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente. È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede».
Il 2014 è stato anche l'anno del sinodo sulla famiglia e di papa Francesco, diventato punto di riferimento e protagonista sia sulla scena nazionale che internazionale con l'incredibile successo del disgela tra Usa e Cuba.
Il 2014 è stato anche l'anno del premio Nobel perla pace a a Malala, l’adolescente pakistana vero esempio di riscatto e lotta per il diritto alla scuola delle bambine in Pakistan, e all'attivista indiano  e Satyarthi, premio concesso proprio «per la loro lotta contro la repressione dei bambini e dei giovani e per i diritti di tutti i bambini all'istruzione». Due esempi di speranza e di impegno civile pacifico.
Il 2015 dovrà dare risposta a molti conflitti sia sociali che internazionali, temiamo purtroppo sarà ancora un anno molto difficile in molti stati, preghiamo perchè Dio illumini menti e cuori per portare pace e libertà ma anche la difesa di quei valori che in occidente si stanno perdendo davanti a campagne a favore di falsi diritti contro la vita e la famiglia.







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