domenica 28 novembre 2010

La crisi tra le due COREE: dove sono i pacifisti?

Settimana scorsa tra la Corea del nord e quella del sud si è sparato e ci sono stati morti e case distrutte, una situazione gravissima che segue l'affondamento di una nave militare sud coreana (42 marinai morti) qualche mese fa. Non dimentichimao poi i test missilistici e nucleari della Corea del Nord e la situazione terribile dei cittadini della Corea del Nord che soffrono la fame e la dittutura che imprigiona tutti gli oppositori e chiunque non si pieghi a questa che è una delle ultime dittature comuniste del mondo. Adesso USA e Corea del Sud hanno annunciato un esercitazione navale per rispondere e fare pressione alla Corea del nord. Certamente una crisi in Asia coinvolgerebbe anche Cina e Giappone e sarebbe gravissima sul piano militare con rischi di escalation anche nucleare ma avrebbe anche fortissime ripercussioni economiche. Certamente la Cina non permetterà che la Corea del nord tiri troppo la corda ma prima o poi qualcuno dovrà decidere di liberare la popolazione della Corea del Nord da una dittatura che con la successione del figlio del leader nipote del Caro Leader come chimano il fondatore della patria , sta diventando una monarchia ereditaria il cui unico scopo è mantenere un potenziale militare enorme da usare per avere aiuti internazionali per continuare a mantenere un regime che non produce altro che fame e miseria per il suo popolo. Grandissima anche la repressione verso la Chiesa, che vive nella più completa clandestinità poichè la libertà di religione è completamente negata. Oggi la Chiesa del Nord rimane senza clero e senza culto.

Peccato che nessun pacifista sfili per la pace tra le due Coree e quasi nessun giornale racconti le pessime condizioni di vita del popolo nord coreano privo di tutto. Ma dov'è la famosa libertà di stampa se si limita a riportare solo notizie copia incolla delle agenzie di stampa? dove sono finiti tutti i rappresentatnti delle associazioni per i diritti umani? c'è sempre un dittatore mediaticamente più cattivo e un paese su cui interessa porre l'attenzione per ragioni politiche, mentre i veri oppressi e i veri poveri non interessano a nessuno sopratutto se le dittature sono vecchie e comuniste.

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