giovedì 22 maggio 2025

La crisi di Gaza : salvare la popolazione

 Dallo scorso 2 marzo Israele ha imposto il blocco all'ingresso di aiuti e prodotti nella Striscia di Gaza, questo ha aggravato moltissimo le condizioni della popolazione civile, questa decisine e' da condannare, negli ultmi giorni sia gli USA che l'Europa stanno esercitando pressione per riaprire i valichi alle merci di sussistenza.

Nel frattempo continuano i bombardamenti dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, moltissimi i bambini e le donne, vittime innocenti. Il governo di Netanyahu sembra oramai aver rinunciato a mettere come priorita' la tregua e il rilascio degli ostaggi, continua ad ostentare una cocciuta convinzione che questa guerra terminera' con una vittoria israeliana con la sconfitta di Hamas, che purtroppo anch'esso continua a sacrificare la popolazione della Striscia di Gaza per puri scopi politici. Dure le parole del Patriarca di Gerusalemme dei Latini Cardinale Pizzaballa che condanna senza mezzi termini l'uso della fame, come un’arma di guerra, una scelta inacettabile.

Papa Leone XIV ha dichiarato "È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l'ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate".

Anche il Governo italiano ha preso una linea di distanze da Israele, il ministro degli esteri Tajani ha dichiarato  "Al governo israeliano diciamo 'basta, la reazione c'è stata e ora arriviamo alla pace".

Anche il Segretario di Stato americano Rubio ha dichiarato in una intervista alla BBC che gli Stati Uniti sono "preoccupati" dalla situazione umanitaria a Gaza. Rubio ha chiesto un impegno a favore della popolazione civile ad Israele e ha  nuovamente chiesto ad Hamas di arrendersi e liberare gli ostaggi.


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