martedì 10 ottobre 2023

Israele Le ipocrisie di una parte dell’Occidente

 


Tutti i governi occidentali condannano fermamente l’attacco terroristico di Hamas che ha provocato 900 morti in Israele. Macron dopo il vertice tra Francia,Stati Uniti, Germania, Italia e Regno Unito, a nome di tutti ha dichiarato "Esprimiamo il nostro fermo e unito sostegno allo Stato di Israele e la nostra inequivocabile condanna di Hamas e dei suoi terribili atti di terrorismo",  la dichiarazione continua affermando che le azioni terroristiche di Hamas non hanno alcuna giustificazione, alcuna legittimità e devono essere universalmente condannate". 

 
Purtroppo però in Occidente c’è una parte politica che sostiene e giustifica Hamas, frutto di una propaganda anti israeliana che dura da decenni. La situazione di stallo nei colloqui di pace tra Israele e Palestina ha colpe da entrambe le parti, ma non si può dimenticare che i palestinesi hanno spesso rifiutato accordi risolutivi come non si possono dimenticare le colpe del mondo arabo. Proprio il fatto che una parte del mondo arabo tratti con Israele dimenticando la questione palestinese dimostra il loro isolamento.

Come non ricordare poi i miliardi investiti da UE e da Qatar per esempio per i palestinesi finiti in corruzione invece che destinati alla crescita economica dei palestinesi, anche l’autorità palestinese ha gravissime responsabilità sul degrado in cui vivono i palestinesi.


Ma chi in occidente inneggia ad Hamas e li giustifica dovrebbe guardare a cosa è successo allo stadio di Theran dove migliaia di persone hanno gtidato contro Hamas quando il regime ha cercato di inneggiare al suo alleato.


 Appare chiaro come fuori da letture ideologiche e politiche Hamas e il terrorismo non trovano appoggio nemmeno in parte del mondo arabo che guarda con orrore alle sue azioni e alla non curanza di Hamas delle conseguenze che avranno sulla stessa popolazione civile di Gaza le sue azioni. La gente è sostanzialmente prigioniera di Hamas e ora soffre a causa dei bombardamenti israeliani (che hanno già causato 600 morti) e dell’assedio che si sta preparando preludendo una guerra drammatica di terra.

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