Il nostro paese sta attraversando una grave crisi demografica che nasce da lontano, aggravata ancora di più oggi dal fatto che il prolungarsi di questa crisi fa sì che oggi il numero delle donne in età fertile è molto più basso di una volta. Il problema è chiaramente un problema culturale di apertura alla vita se si registra le donne senza figli, sono 1 su 4 per le nate nel 1980 (dato stimato per la fine della vita riproduttiva), ma evidentemente anche la mancanza di servizi e di un adeguato sostegno economico alle famiglie ha un impatto.
Nel 2020 in Italia avevamo un tasso di natalità pari a 1,24 nascite per donna, ampiamente al di sotto di 2, tasso di sostituzione biologica. il dato è in continua diminuzione, era 1,44 nel 2008.
Il nostro paese lo scorso anno ha registrato il minimo storico di nascite, meno di 400mila ( -30% rispetto al 2008 anno del massimo relativo più recente delle nascite).
Questa grave crisi preoccupa molto anche gli economisti, una piramide demografica invertita infatti significa che c-'e' una variazione del rapporto tra popolazione in età lavorativa e popolazione inattiva con una forte riduzione sia della popolazione attiva in età lavorativa sia dei giovani ed un aumento considerevole della popolazione in età pensionabile. Tutto ciò ha ovviamente un pesante impatto sulla sostenibilità del sistema pensionistico e di welfare italiano.
Di fronte a questa crisi denunciata già da molti anni anche dall'attuale presidente dell'Istat Blangiardo, oggi il governo sembra porsi l'obiettivo di abbassare drasticamente le tasse a chi fa il secondo, terzo o quarto figlio. Già partono le polemiche ideologiche (chi in modo assurdo denuncia queste politiche come neofasciste) o chi si lamenta' che avrà un trattamento fiscale penalizzato senza ricordarsi che le famiglie che fanno figlio investono nel futuro non solo loro ma anche del nostro apese e chi invece non ha figli ha una disponibilità economica a parità di reddito molto maggiore e quindi è ora che venga tassato di più.
Pensiamo agli ultimi anni e ai provvedimenti di BONUS vari (biciclette, 110%, TV, monopattini e così via), guarda caso tutti senza alcun limite o riferimento all'ISEE, li nessuno si è lamentato della proporzionalità fiscale, l'unico incentivo legato all'ISEE è stato l'assegno unico per i figli guarda caso.
Stupisce poi
difronte alle difficoltà di reperire le risorse per finanziare le famiglie e al
suddetta riforma fiscale a loro favore, sentire l'AIFA proporre di rendere
gratis le pillole anticoncezionali, una doppia assurdità etica ed economica.
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