lunedì 25 gennaio 2021

Libertà in pericolo?

In questo inizio 2021 si registrano preoccupanti casi di limitazioni della libertà in diversi paesi.

In Cina il PCC ha arrestato decine di attivisti del fronte democratico e anche avvocati per la difesa dei diritti umani a Hong Kong, inoltre da mesi è sparito il miliardario Jack Ma fondatore di Alibaba le cui imprese hanno cominciato a subire limitazioni dopo che  ha criticato il sistema di regolamentazione finanziaria cinese.

In Russia è stato arrestato al ritorno in patria in una stazione di polizia l’attivista Navalny, numerose manifestazioni sono state organizzate per protestare. La polizia russa ha arrestato numerosi sostenitori (qualche associazione parla di più di 3000 arresti) dell'oppositore Alexei Navalny, scesi in piazza dopo il suo appello a protestare contro il presidente Vladimir Putin. 

In Usa le società che gestiscono i più importanti social hanno deciso di interdire gli account di Trump e molti si chiedono se un privato può autonomamente decidere di limitare la libertà di parola e anche politici molto lontani da Trump come la Merkel hanno sollevato dubbi e preoccupazioni dicendosi contraria a decisioni unilaterali di privati e sostenendo la necessità di definire delle regole per regolamentare la questione.

In Olanda migliaia di famiglie sono state chiamate dalle autorità a restituire i sussidi che avevano ricevuto nonostante le autorità aveva saputo che i sussidi non erano frutto di truffe. La vicenda è stata portata alla luce da un'inchiesta parlamentare, ha svelato gli abusi commessi dagli esattori delle tasse che, dal 2013 al 2019, avevano chiesto ingiustamente a circa 10 mila famiglie la restituzione di sussidi destinati alla cura dei bambini per decine di migliaia di euro. “Persone innocenti sono state criminalizzate, le loro vite sono state distrutte" ha ammesso il capo del governo Olandese Rutte che ha rassegnato le dimissioni.

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