lunedì 10 aprile 2017

Attentati in Europa e in Egitto

Questa settimana verrà ricordata come una delle più sanguinose a causa dei ripetuti attacchi dell'estremismo islamico in Europa e in Egitto.
Si è iniziato a San Pietroburgo con una bomba nel metro i morti sono stati 14, poi l'attentato a Stoccolma 4 morti con modalità simili a quelle di Berlino e Nizza, infine oggi gli attentati kamikaze nelle chiese in Egitto 45 morti.
Una caratteristica dei che accomuna San Pietroburgo e Stoccolma è che gli attentatori sono di origine dei paesi dell'Asia centrale Kirgikistan e Uzbekistan, che dimostra che il fondamentalismo ha da tempo raggiunto queste popolazioni. Se per la Russia non si tratta del primo attentato per la Svezia finisce l'invulnerabilità e sopratutto non si potranno più sottovalutare i problemi dell'integrazione.
Un tentativo di attentato si è avuto anche a Oslo e in entrambi i casi scandinavi gli attentatori erano richiedenti asilo.
Un caso a parte l'Egitto dove la comunità copta è da tempo sotto il mirino dell'ISIS che ha rivendicato immediatamente gli attentati, inoltre tra 20 giorni papa Francesco arriverà in Egitto per incontrare Al Sisi il patriarca copto e le autorità islamiche dell'università del Cairo. L'Egitto è da anni in una situazione esplosiva con la parte legata ai fratelli musulmani è in lotta con quella legata all'esercito, inoltre l'ISIS si è incuneato nel Sinai e la repressione del presidente Sisi non ha migliorato la situazione.
Il mondo islamico è percorso in modi diversi da un estremismo intregralista con un disegno politico oltre che alle divisioni tra aree di influenza sciita e sunnita e tra i paesi del Golfo e l'Iran, purtroppo tutte queste lotte all'interno del mondo islamico che hanno anche causato le guerre in Siria e Yemen non spariranno presto e dovremo per molto tempo convivere con questa situazione.

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