Riguardo alla morte del DJ Fabo in Svizzera vogliamo esprimere
innanzitutto dolore per la perdita di una vita. Va sottolineato però
che non esiste il diritto alla morte e neanche al suicidio, sia l'istigazione
al suicidio che l'omicidio di un consenziente sono puniti dalla legge.
Lo stato
non ammette diritto alla morte perchè tutela la vita dei suoi cittadini. Nessun
è in grado di capire la sofferenza e il dolore di una persona, tanto meno si
può giudicare. Cosa fare di fronte ad un essere umano che non ha piu’ nessuna
voglia di vivere? Certamente merita di essere ascoltato e accompagnato.
Questo non avere più voglia di vivere può avere mille aspetti e cause diverse. La sofferenza fisica oggi è
curabile con i farmaci e le cure paliative. La sofferenza psicologica o la
depressione non si curano incitando qualcuno a suicidarsi o portandolo in
Svizzera a suicidarsi, ma stando vicino alle persone e prendendosene cura.
Certo è difficile vivere in certe condizioni di malattia ma la morte anticipata
volontariamente non è la soluzione. Non c'è nessuna speranza in un suicidio, i
malati e le persone in difficoltà hanno bisogno di speranza e affetto non di
essere abbandonati alla morte. La morte è un evento inevitabile ma diverso è
procurarla o causarla volontariamente.
I
radicali e Cappato usano la vita e la morte delle persone non perchè gli
interessa quella persona ma per uno scopo politico. Infatti Cappato e i
radicali spingono per una legge sull'eutanasia in italia, gli italiani e il
Parlamento non devo seguire i proclami di TV e Radio e Giornali a favore della
legge, è una strumentalizzazione che non aiuterà i malati anzi li metterà
sempre più in una condizione psicologica di emarginazione e inoltre trasformerà
il ruolo del medico dandogli il potere di dare la morte.
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