Ci chiediamo ma è il sincretismo o l’anonimato di un rito che ci aiuta ad essere uniti, ci pare proprio di no, per noi questa idea che la religione vado messa da parte per unire è la vera tragedia dell’Europa e forse anche una delle maggiori incomprensioni col mondo islamico che invece per nulla separa la religione dall'aspetto pubblico e perfino politico. La dimostrazione può essere che il solo a non aver rinunciato a rendere pubblica la sua fede nel funerale laico di Valeria è stato l'Iman di Venezia.
Anche papa Francesco nel suo viaggio in Africa ricorda che Le credenze religiose “influenzano ciò che siamo e la comprensione del mondo circostante”, diventando “fonte di illuminazione, saggezza e solidarietà” ed arricchendo la società. Formando le rispettive comunità, i leader religiosi diventano quindi una “benedizione” per la gente che fa loro riferimento.“In una società democratica e pluralistica come questa – ha proseguito il Santo Padre - la cooperazione tra i leader religiosi e le loro comunità diviene un importante servizio al bene comune”. La collaborazione tra le diverse chiese e comunità è dunque fondamentale per la difesa della “dignità conferita da Dio ai singoli individui e ai popoli, e il loro diritto di vivere in libertà e felicità”, oltre che per la preparazione di “buoni cittadini, capaci di infondere nella società civile onestà, integrità e una visione del mondo che valorizzi la persona umana rispetto al potere e al guadagno materiale”.
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