Recenti fatti
di cronaca hanno riportato al centro il tema dell'estremismo islamico e di Al
Qaida.
L'attacco
terroristico al museo ebraico di Bruxelles, con persone legate alle cellule
islamiste che qualche hanno fa attaccarono le scuole ebraiche a Tolosa.
L'attacco dei
talebani all'aeroporto internazionale di Karaci, ed infine la tragedia
umanitaria che si sta svolgendo in Iraq, dove l'esercito iracheno si è
praticamente arreso senza colpo ferire all'assalto del gruppo islamico dei
sunniti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) che sono anche
entrati oggi pomeriggio dopo solo due ore di combattimenti a Tikrit, dopo aver
preso il controllo ieri di Mosul. La fuga dell'esercito ha messo paura alla
gente che ha abbandonato in massa Mosul. E' la prova del fallimento del governo
iracheno di Maliki ma anche della politica di Obama che ha abbandonato l'Iraq.
I segnali c'erano da settimane con un incremento degli attentati nelle città
irachene, 800 morti solo nell'ultimo mese più di 8000 l'anno scorso, ma il
crollo repentino del nord del paese lascia intravedere scenari drammatici, e le
centinaia di migliaia di profughi ne sono il segno più evidente. Queste milizie
islamiche sono le stesse che combattono in Siria contro Assad. Oltre alla
disgregazione territoriale dell'Iraq si profila la possibilità di uno stato
islamista, un califfato e il coinvolgimento di paesi vicini come l'Iran sciita
che già appoggia Assad in Siria contro lo stesso gruppo islamista e della
Turchia a cui è stato sequestrato il console con 47 persone, potrebeb inoltre
coinvolgere i Curdi minacciati dall'avanzata verso i pozzi petroliferi. Un
elemento da non sottovalutare della conquista di Mosul da parte degli islamisti
è il fatto che hanno potuto saccheggiare le banche e i depositi di armi
abbandonati dall'esercito, tutto questo rilancerà il loro impegno militare anche
in Siria.
La situazione
dei cristiani particolarmente presenti nella zona nord dell'Iraq è ancora più
pericolosa visto le violenze di questi gruppi già fatte in Siria, infatti
secondo il Vescovo di Mosul tutti i cristiani sono fuggiti e le chiese chiuse.
La popolazione fuggita rischia anche per la carenza di acqua e viveri e
l'assenza di organizzazioni internazionali che da tempo hanno abbandonato
l'Iraq.
Grazie Obama,
ma grazie anche a tutti quelli che hanno pensato che Al-Qaida e il terrorismo
fossero ormai sconfitti o che bastasse qualche drone per governare il fenomeno,
Grazie anche ai paesi del Golfo che hanno foraggiato di armi e soldi questi
gruppi per combattere in Siria e ora si vedono l'esportazione in Iraq del
fenomeno, un paese l'Iraq colpevolmente lasciato in mano ad una dirigenza
incapace quella di Maliki.
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