Il periodo politico è caratterizzato da polemiche e
segnato dalla sentenza della Cassazione su Berlusconi, a prescindere dai fatti
contestati diversi aspetti confermano la sensazione di un accanimento della
giustizia verso Berlusconi, un sentenza definitiva che segna la sconfitta di
tutti, della magistratura, di Berlusconi e del paese che non riesce ad uscire
dal conflitto tra politica e magistratura. Tutti i leader non di sinistra sono
stati messi sotto inchiesta dal '92 ad oggi, nonostante evidenti responsabilità
personali, ci lascia più di un dubbio sull’imparzialità della magistratura; dubbio sostenuto da un vulnus iniziale del famoso avviso di garanzia del
1994 durante l’apertura del convegno ONU sulla legalità.
Certamente il PDL dovrà rivedere la sua leadership a
causa della sentenza e vien da chiedersi se non era il caso di farlo senza
pressioni già prima. Il PD continua nello stato confusionale oscillando da
posizioni estreme a quelle moderate tutte focalizzate sulle primarie.
Ci auguriamo che il governo Letta prosegua, è l’unica
soluzione al momento disponibile, anche se serve un altro slancio. Finora a
parte i soldi delle PA alle imprese ha rimandato tutti i provvedimenti, vedremo
se a settembre si smuoverà qualcosa, come il riassetto delle tasse locali con
la tassa dei servizi.
Il PD deve capire che non può usare le lotte interne
per la segreteria per far cadere Letta e magari tentare alleanze che già
Letta e Napolitano hanno dichiarato impossibili o peggio ancora tentare la
via del voto. Il voto anticipato sembra impossibile viste le affermazioni di
Napolitano e la pendente sentenza sull’incostituzionalità delle legge
elettorale che quindi dovrà essere riformata nelle parti sottoposte a ricorso
pena l’illegittimità di qualsiasi risultato elettorale.
Il centro è ormai inesistente e quel poco che c’era si
sta dividendo, Scelta Civica non avrà futuro e Casini che spera sempre nel
passo indietro di Berlusconi, torna a guardare al PDL.
All’Italia serve un Governo e le riforme le larghe
intese sono quelle che dovrebbero permetterle, Letta prenda un po’ di coraggio spinga
sull’acceleratore; se lo farà potrà nel 2014 sperare anche di eliminare
la concorrenza nel PD di Renzi da una parte e dei filogrillini dall’altra.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.