L’altra novità
della campagna elettorale doveva essere Monti, non solo come proposta ma anche
come stile, appare invece in difficoltà , ha sbagliato a sbilanciarsi e a
commentare sempre il tema delle alleanze future, peggio hanno fatto i suoi
candidati con dichiarazioni a favore di voti disgiunti alle regionali. Se vuoi
proporti come nuovo e alternativa devi avere il coraggio di proporti come tale
e dopo il risultato pensare alle alleanze,. E’ mancata la capacità di mostrare
una visione del futuro e invece si ricorderanno i commenti smentiti di giorno
in giorno sugli altri schieramenti, rimane il suo ruolo di salvatore dei conti
pubblici ma probabilmente non sarà sufficiente a sfondare.
Berlusconi ha
perso lo slancio iniziale della campagna elettorale, forse ha fatto troppe
promesse, ha centrato il tema delle tasse e della prima casa. Bersani ha
puntato a un basso profilo ma poi ha seguito Berlusconi in vane e destabilizzanti
promesse. Dopo che ha rimproverato a Berlusconi l’insostenibilità della
proposta di restituire l’IMU, propone di togliere i ticket sanitari: ma chi
paga? quando si dice la coerenza. Entrambi perderanno voti a favore di Grillo,
il vincitore alla Camera dipenderà da chi perde meno voti e da ha saputo meglio
convincere i disillusi della propria parte a tornare a votarlo.
Casini Ingroia e
Vendola quasi spariti dalla campagna elettorale rischiano numeri da prefisso
telefonico.
L’ingovernabilità
al Senato sembra certa, quanto l’incertezza sulla Camera.
Da lunedì
bisognerà pensare a governare, appare chiaro che o sarà un governo debolissimo
incapace di affrontare i problemi del paese o avremo una grande coalizione o si
tornerà presto a votare come ha fatto la Grecia, dipenderà dai numeri ma anche
dalle scelte politiche.
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