Abbiamo udito e
letto qualcosa che davvero ci stupisce, Ingroia ricorda il ruolo istituzionale
che ricopre al magistrato Boccassini e gli chiede di non interferire con la
campagna elettorale.
Finalmente anche
Ingroia si ricorda che il ruolo di giudice non è quello di influenzare la
politica. Peccato che lui ha sempre fatto il contrario come dimostra la sua
candidatura, che è presentata anche nel territorio nel quale ha svolto il suo
lavoro di magistrato e dove potrebbe tornare visto che non si è dimesso e ha
chiesto solo la sospensiva al CSM.
Certo questo
battibecco dovrebbe far ripensare con più serenità anche alle molteplici
indagini svolte soprattutto da Ingroia che anche secondo Pino Arlacchi (ex
magistrato e deputato europeo delPD) si è candidato per nascondere i suoi insuccessi
da magistrato.
Nel merito delle
polemiche tra i due PM, le troviamo talmente di cattivo gusto e cosi
sfacciatamente esagerate da non volerle commentare. Ognuno ha il suo stile.
Quello di Ingroia non ci è mai piaciuto.
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