In merito alle questioni climatico-ambientali e alle risorse energetiche il dibattito continua ad essere molto vivace. Da sempre noi sosteniamo che l'ecocatastrofismo ed alcune scelte energetiche sono gonfiate ad arte per interessi economici e sono prive di fondamento.
É di questi giorni la notizia che Al Gore ha chiesto scusa per aver sostenuto gli incentivi economici al bio-fuel; lo ha detto ad Atene durante la “Green energy business conference” in un'intervista. "Non è stata una buona scelta politica", e ha ammesso, dopo due anni dalla crisi dei prezzi delle materie prime nel settore agro-alimentare, che c'è stata una relazione diretta tra il sostegno alle coltivazioni dirette alla produzione di bio-fuel e l'aumento dei prezzi del cibo: "The competition with food prices is real". Ma come mai ha sbagliato? E’ chiaro: era in campagna elettorale per le presidenziali e ha dato troppo retta ai contadini che chiedevano finanziamenti in questa direzione: attenzione però! a sostenerlo non siamo noi ma direttamente lui nell'intervista. Secondo il Fondo Monetario Internazionale i biocarburanti nella prima parte del 2008 sono stati responsabili del 20-30% dell’aumento dei prezzi dei cereali di quel periodo; secondo la Banca Mondiale addirittura del 75%. Ricordiamo che anche l'Unione Europea ha dovuto rivedere il suo piano per impedire che le coltivazioni di prodotti agricoli diminuissero troppo, anche se ancora oggi la UE ha come obiettivo che nel 2020 il 10% di tutti i carburanti d’Europa provenga da fonti rinnovabili. Pensate che negli USA il 41% della produzione di frumento nel 2010 è stata destinata al bio-fuel.
Purtroppo la strada degli incentivi economici per energie alternative continua pesantemente anche nel settore eolico, ma soprattutto dei pannelli solari. Come ha recentemente ribadito il professor Battaglia, dobbiamo realmente riflettere sull'impatto di questo dispendio di risorse finanziarie in un settore che non può risolvere il problema energetico: "Una centrale nucleare costa cinque miliardi. Un impianto, eolico o fotovoltaico, che produca la stessa energia, dieci volte tanto. Privarsi del nucleare per sole e vento è un business che toglie denaro a tutti per farlo intascare a pochi". ...l'articolo continua su cultura cattolica
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.