L’Europa sarà per tutti luogo gradevolmente abitabile solo se verrà costruita su un solido fondamento culturale e morale di valori comuni che derivano dalla nostra storia e dalle tradizioni, dall’umanesimo come dalla fede cristiana.
Riteniamo che la cultura cristiana, la difesa della libertà religiosa e il sostegno alla vita in ogni suo stadio, possono e devono essere alla base dello sviluppo del nostro paese e dell’Europa in tutti gli ambiti, a partire da quello culturale-politico. L’esperienza dimostra che quando la verità dell’uomo è oltraggiata, quando la famiglia è minata nelle sue fondamenta, il diritto rischia di essere compromesso. La fonte ultima della legittimità e dell’autorità è il diritto naturale. Negli ultimi anni il tema della difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale, ha assunto centralità nel dibattito politico, quindi risulta decisivo sostenerlo anche in ambito europeo. Urge riscoprire l'esistenza di valori umani e morali essenziali, che scaturiscono dalla verità stessa dell'essere umano ed esprimono e tutelano la dignità della persona: valori che nessun individuo, nessuna maggioranza e Stato potranno mai creare, modificare o distruggere, ma dovranno solo riconoscere e dovranno essere anche punto di partenza nel dialogo tra diverse culture, tradizioni e religioni.
In Europa per la prima volta è stato formulato il concetto di diritti umani.
Bisogna rendere i Paesi europei aperti ad accogliere la vita, incoraggiando i giovani a fondare nuove famiglie, agendo in questo senso sia sul piano culturale che su quello concreto del lavoro e del sostegno economico e sociale. Oggi c'è da temere, ed in Europa purtroppo è già una realtà, che possa essere esercitata una pressione occulta o esplicita sulle persone gravemente malate o anziane, perché chiedano la morte o se la diano da sé. Si tende così ad introdurre un criterio discriminante che porterà gravi conseguenze nella cultura della nostra società: non difendendo il bambino non ancora nato e il malato o l’anziano, nulla impedirà poi di discriminare gli altri “diversi” secondo un criterio utilitaristico. Siamo convinti che il diritto umano fondamentale, il presupposto per tutti gli altri diritti, sia il diritto alla vita stessa; nell’azione politica, centrale deve essere la difesa dei valori non negoziabili: vita, famiglia, libertà d’educazione. Un altro aspetto per noi decisivo è quello culturale. Attraverso la cultura si può far conoscere quanto di vero, di giusto, di bello sia stato espresso dall'uomo, riverbero della verità, della santità, della bellezza di Cristo, per poter affrontare la sfida del confronto con altre culture.
Alle elezioni europee si possono esprimere 3 preferenze. Pensiamo che ognuno di noi debba impegnarsi per esprimere e scegliere consapevolmente chi ci debba rappresentare; SCEGLIAMO una persona, un candidato, che condivide e difende i valori della vita e della cultura cristiana e fa riferimento nell’azione politica in Europa, alla centralità della persona.
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