mercoledì 18 maggio 2016

Grande intervento del Cardinale Bagnasco

Il Cardinale Bagnasco è intervenuto in due occasioni sulla vicenda della legge sulle unioni civili.
La prima volta ha detto "Quanto silenzio oggi nel mondo, silenzio di noi cristiani, silenzio non di amore, come a volte deve accadere, ma di timidezza, di poco coraggio, silenzio di omertà culturale ed etica" durante la messa per commemorare il primo anniversario della scomparsa del cardinal Giovanni Canestri. Aggiungendo un forte richiamo all'impegno dei cristiani "Quanto silenzio colpevole, quanta omertà culturale, quanta prostrazione al pensiero unico, alla paura di essere derisi e giudicati fuori tempo",  "Non possiamo tacere per amore a Gesù e all'umanità, allo smarrimento diffuso, alla confusione di valori e principi sull'uomo, sulla vita e sulla morte, sull'anima immortale, sulla famiglia, sulla libertà vera", ha aggiunto.
Poi nella prolusione alla 69° Assemblea annuale dei vescovi italiani ha attaccato direttamente la nuova legge sulle Unioni civili definendola ideologica e d evidenziano tutte le sue contraddizioni, la legge , afferma il cardinale, “sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, anche se si afferma che sono cose diverse”; in realtà, sottolinea Bagnasco, “le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale compresa anche la pratica dell’utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà”.

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