mercoledì 12 ottobre 2011

Governo tra confusione e immobilismo

Ieri alla Camera è andata in onda l’ennesima caduta del Governo sull’approvazione dell'articolo 1 del rendiconto generale dello Stato, questione formale si potrà dire ma inerente al bilancio quindi una brutta figura. Non siamo ingenui e quindi le sfortune, coincidenze e assenze ci sembrano davvero irrealistiche. C’è chi ha voluto mandare un segnale per alzare il prezzo di trattative in corso forse, oppure un segnale che orami non si può più attendere bisogna cambiare. La debolezza del Governo, è ormai lampante, ricordiamo che non si vede ancora traccia del decreto sviluppo e il timore è che sarà ancora una volta un topolino rispetto alle esigenze. Niente condoni, niente tasse, bisogna intervenire sulla spesa con vendite e interventi strutturali e rilanciare alcuni settori importanti. Vorremmo dal Governo un nuovo slancio ma la figuraccia di ieri ci dice che non potremmo attenderlo, allora è necessario l’ingresso di nuove forze nel governo e questo richiede un cambio del premier, questo ormai è noto. Venerdì si vota la fiducia, la prossima settimana si incontra l'associazionismo cattolico a Todi, altri convegni sono previsti in area del PDL e del PD, Renzi da una parte e Bersani da una altra, ci fanno capire che un certo movimento c'e'. Non si sa ancora dove porterà, di certo i maggiori partiti PDL e PD e anche la Lega dopo Varese sono in agitazione vedremo chi avrà il coraggio di fare una proposta concreta e realistica per uscire da questa empasse....fiducia permettendo perché se venerdì cade il governo forse tutti gli altri non sono ancora pronti.... ma probabilmente non cadrà proprio per questo motivo, oggi non c’è ancora un alternativa.

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