Riportiamo qui di seguito alcune riflessioni tratte dall'omelia in occasione della festa di S.Lorenzo dal Cardinale Bagnasco che potete leggere integralmente su cccsanbenedetto.
Non basta, la testimonianza cristiana come a volte si pensa, è necessaria anche la parola chiara e coraggiosa che accompagna l’agire e ne illumina il significato.
La Chiesa ha la missione di annunciare il Vangelo con le implicazioni che esso ha sul piano antropologico, etico e sociale.
Ora ci chiediamo: la voce della cristianità e la sua opera possono avere un rilievo e un’incidenza ulteriori? Oppure devono rassegnarsi ad essere considerate delle presenze socialmente utili? Mi pare che, sempre guardando alla vicenda del nostro Santo, potremmo rispondere così: se è vero che il male influisce sul modo di pensare e di agire comune, è pur vero che ciò accade anche per il bene... si tratta di far maturare una mentalità.
Senza l’anima spirituale e morale non esiste rilevanza storica, perché non esisterebbe sostanza. Senza, ogni forma di doverosa partecipazione alla costruzione della città terrena, è un involucro vuoto e dannoso, solo di potere, che cerca di riempirsi con pressioni e convenienze. I cristiani, com’è loro dovere, sono stati e continueranno ad essere lievito nella società con fiducia e spirito di servizio, consapevoli di aver ricevuto un giacimento inesauribile di visione e di valori religiosi, umani e culturali.
La loro presenza – com’è noto - non è codificata in formule specifiche, fatta salva la consapevolezza che sui principi di fondo non si può mercanteggiare, che i valori non sono tutti uguali ma esiste una interna gerarchia e connessione; che l’etica della vita e della famiglia non sono la conseguenza ma il fondamento della giustizia e della solidarietà sociale; e fatta salva la memoria delle esperienze pregresse. Comunque è sempre doveroso che, nella vita pubblica, i cattolici siano sempre più numerosi e ben formati.
I grandi statisti cattolici che l’Italia ricorda, hanno portato la propria indiscutibile statura umana e cristiana che il Paese, l’Europa e gli scenari internazionali esigevano, allora come oggi. Hanno messo a servizio, non di se stessi ma del bene comune, un’alta caratura intellettuale, spirituale e dottrinale formata alla luce del Magistero sociale della Chiesa, senza reticenze o complessi.
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