Lettera pubblica su Avvenire il 28/5/2011
Per una città più accogliente perché l’accoglienza parte dall’inizio della vita, per una città che aiuta le famiglie e le mamme in difficoltà, per una città che mette al centro l’educazione (vedi I libri scolastici gratis per tutte le famiglie), per una città che mette al centro la cultura, per una città che valorizza le associazioni, per una città che crede nello sviluppo da ottenere con un sano principio di sussidiarietà, per un expo che rispetti le attese e non sia invece ridimensionato, per una città del futuro progettata da grandi architetti e che ha saputo recuperare le aree dismesse, per una città che sviluppa i mezzi di trasporto pubblici.
Non scegliamo Pisapia perché rappresenta una cultura radicale contraria ai valori cattolici non negoziabili, perché non è un moderato ma appartiene all’estrema sinistra e di questa è stato un alfiere con proposte di legge, quando era in parlamento, che contraddicono i principi di una società liberale e rispettosa di tutti, perché non volgiamo un ritorno al passato nei modelli economici, perché non vogliamo una città in cui prevalgono gli ideologismi ambientalisti che fermerebbero lo sviluppo della città, dei centri sociali e dell'islamismo radicale che aumenterebbero i conflitti sociali e culturali.
Non vogliamo che Milano sia la prima grande città ad avere i registri per le coppie di fatto proprio all’inizio dell’anno che vedrà a Milano la celebrazione della giornata mondiale delle famiglie.
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