Due casi di questi giorni ci devono interrogare seriamente su quale società vogliamo costruire e su quali diritti vogliamo tutelare. I due fatti diversi tra di loro mostrano come i diritti del bambino e il fontale diritto alla vita sia sempre più un arbitrio in mano al relativismo etico.
Un risarcimento di un milione e 600 mila euro è stato riconosciuto ad una coppia di coniugi per un errore diagnostico che non li ha avvertiti della malattia del figlio e quindi non ha loro consentito di procedere con l'aborto. Come ha scritto il Foglio siamo ormai all'ideologia della "nascita sbagliata". Forse non tutti si rendono conto che questa sentenza ammette e permette che una vita malata può essere selezionata e impedita. Pur comprendendo le fatiche e i sacrifici cui sono sottoposte le famiglie che devono affrontare una seria malattia del loro figlio , non possiamo arrenderci a questa idea di uomo che ricorda troppo da vicino la rupe tarpea. Noi non ci rassegniamo e diciamo tutte le vite umane hanno uguale valore e tutte arricchiscono l'umanità, tutte sono segno di amore.
Che dire poi della notizia che appare sui giornali dove si racconta di un disabile (ironia della sorte proprio quella persona che forse oggi è ritenuta inutile e quindi sarebbe selezionata alla nascita) che vuole offrire il suo sperma per permettere a coppie di lesbiche di avere un figlio: un bambino ha diritto ad avere una mamma ed un papà, anche su questo non si può prescindere. L'idea, o meglio l'ideologia, che solo i sani debbano nascere o continuare a vivere (vedi anche l'eutanasia) è completamente disumana essendo l'uomo per sua natura sottoposto alla malattia e al dolore, ma forse è proprio questo il problema: si vuole disumanizzare l'uomo. Anche i recenti casi sulla fecondazione eterologa e con Fivet o attraverso un ragazzo disabile che si offre ad una coppia di lesbiche per avere un figlio (se si riflette l'eterologa anche in provetta è simile a questa "naturale" come scrivono i giornali) che per natura non possono avere in quanto dello stesso sesso, rappresenta l'estremizzazione di desideri che non rispettano o accettano la natura dell'uomo.
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