La vicenda di Favara ci ha molto colpito, vogliamo innanzitutto esprimere le nostre condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia. Questa tragedia deve richiamare tutti al vero fine della politica e dell'amministrazione che deve essere il bene comune e quindi deve avere al centro la persona. Ci sono gravi responsabilità, da chi ha effettuato probabilmente abusivamente i lavori per le cisterne dell'acqua, a chi non ha provveduto a fare i rilevamenti per la stabilità di quello come di tutti gli edifici del centro storico. Certamente però fa rabbia sapere che 56 appartamenti di case popolari la cui costruzione è terminata nel 2000 sono stati lasciati al vandalismo mentre avrebbero potuto essere assegnati alle famiglie e a questa famiglia colpita in modo cosi tragico.
In 9 anni non sono state fatte le graduatorie di assegnamento, ci chiediamo perchè nessuno è mai intervenuto?
Sconcertante rimane la decisione del Vescovo di non celebrare l'Eucarestia.
Nel Catechismo della Chiesa si legge che L'Eucaristia è fonte e culmine della vita ecclesiale, "mediante la celebrazione eucaristica, ci uniamo già alla liturgia del cielo e anticipiamo la vita eterna", "Dobbiamo dunque considerare l'Eucaristia come azione di grazie e lode al Padre, come memoriale del sacrificio di Cristo e del suo corpo, come presenza di Cristo in virtù della potenza della sua parola e del suo Spirito". "Cristo è il protagonista principale dell'Eucaristia" ed allora il Vescovo non può trasformarla in una manifestazione politica, svolga il suo ruolo di pastore della Chiesa e poi se vuole in separata sede perchè non chiede le dimissioni del sindaco e degli ex amministratori di Favara?
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