mercoledì 19 agosto 2015

Se la scuola è dove sono gli studenti

La riforma della scuola continua a far discutere. Sono state comunicate le disponibilità delle cattedre per i nuovi 70.000 insegnanti precari che verranno assunti, e molti di questi dovranno cambiare regione perchè gli insegnanti sono in sovrannumero al sud e nel Lazio e mancano al nord.
I sindacati degli insegnati hanno già annunciato i ricorsi dicendo che gli insegnanti sono deportati e che viene violata la Costituzione. Ma ci chiediamo se gli insegnanti insegnano agli studenti perchè considerare una violazione il fatto che gli insegnanti neoassunti vengano mandati alle classi degli studenti dove l'insegnante manca? certo si può dire che si preferisce lavorare vicino a casa e non spostarsi, ma non viene prima il diritto dello studente ad avere una scuola con un insegnante vicino a casa sua? ma la scuola ha come priorità gli studenti o gli insegnanti? perchè diciamolo qui sembra che per i sindacati serva a dare lavoro agli insegnanti e non a dare insegnanti agli studenti. La mobilità nella scuola come nei posti pubblici non è una violazione dei diritti dei lavoratori , ma un dovere per far funzionare la scuola e lo Stato a servizio dei cittadini.
Unica rivendicazione giusta è quella salariale, se si vuole una buona scuola bisogna pagare un congruo stipendio agli insegnanti, quello attuale è del tutto inadeguato.

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