giovedì 11 ottobre 2012

Una sentenza sconcertante che nega l'uguaglianza degli uomini

In Veneto c’è stata una sentenza della Corte di Cassazione molto preoccupante. Una famiglia avrà un risarcimento per aver avuto un figlio down e lo stesso bambino sarà risarcito per il fatto di essere nato down. A parte le modalità usate dai medici per la verifica della presenza della trisonomia down che è fallita ci sorgono due considerazioni.

La prima , la famiglia che ha fatto causa pare abbia dichiarato che se avesse saputo che il figlio era down l’avrebbe abortito quindi per questo bambino la non scoperta della sindrome down è stata l’unica salvezza. E’ preoccupante constatare il rifiuto, ben diverso dalle paure per le difficoltà, della malattia e dell’handicap. Inoltre questa vicenda dovrebbe far tornare a domandare se le diagnosi prenatali servono a curare i bambini ed aiutare le famiglie a prepararsi all’accoglienza e alla cura del nascituro, a chiedere aiuti nel caso di diagnosi di malattie, oppure se invece hanno il solo scopo di selezionare chi deve nascere. Questo secondo scopo non è previsto neanche dalla legge 194 anche se la sua applicazione in tal senso è purtroppo permessa e ha, come dimostra questo caso, cambiato la cultura in senso selettivo.

La seconda considerazione deriva dal fatto che il risarcimento dovuto all’ ”errore” di aver fatto nascere un bambino down ha un effetto culturalmente devastante. Pur essendo noti i dati che dicono che già oggi l’80% dei bambini down viene purtroppo abortito, questa sentenza fa pensare che se si è malati e si nasce è una colpa tale da dover risarcire sia i genitori che il nascituro, cosa diranno a questo bambino non ti volevamo ma c’è stato un errore e il giudice ti ha risarcito? Terribile! Una vita pur sicuramente difficile, per il giudice è un errore pari ad un fatto di malasanità? Una sentenza devastante che punta a dire che o sei perfetto oppure nascere è un danno per te e per i tuoi genitori. Se non è selezione questa come la chiamereste?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.