giovedì 31 dicembre 2020

2020 eventi da ricordare

 

Il 2020 è stato certamente segnato dalla pandemia del corona visus iniziata in Cina e diffusa si in tutto il mondo e che ha colpito oramai 82 milioni di persone nel mondo uccidendo 1.8 milioni di persone (340mila in USA 140mila in India 193mila in Brasile 70mila in Italia 64mila in Francia e 71mila in Gran Bretagna). Per la prima volta abbiamo assistito a forti limitazioni delle libertà legate alla necessità di contenere la il contagio e quindi la diffusione del virus, la parola lockdown è oramai entrata nel nostro lessico. Emblematica rimarrà l'immagine di Papà Francesco da solo in piazza San Pietro. Questa crisi ovviamente ha comportato anche una grave crisi economica.


Il 2020 era cominciato con l'uccisione del generale iraniano Soleimani. Il 2020 è stato certamente segnato anche  dalla devastante esplosione nel porto di Beirut, una città che ne è risultata devastata, il Libano oggi soffre di una crisi gravissima. 

Per il medioriente significativi sono stati i patti di Abramo firmati alla Casa bianca che hanno stabilito relazioni ufficiali tra i paesi sunniti e Israele, una indubbia vittoria di TRUMP che sancisce l'isolamento dell'Iran. 

Poi c'è stato il ritorno del terrorismo islamico che ha capito la Francia e l'Austria in particolare e la guerra nel Nagorno karabakh ennesimo episodio dell'espansionismo turco. 

Per l'Italia un evento molto significativo è stato certamente l'apertura del ponte San Giorgio a Genova a soli 2 anni dal crollo del ponte Morandi. Poi ci sono le buone notizie della liberazione e dei pescatori siciliani e del missionario Padre Maccalli. 

Infine le elezioni USA che hanno portato alla vittoria di Biden e la sconfitta di TRUMP sono sicuramente uno degli eventi più significativi certamente condizionato dalla crisi sanitaria del corona virus e dalla conseguente crisi economica.

La propaganda su vaccino e primule per coprire errori e ritardi


In questa vacanza di Natale i mass-media hanno dato molta attenzione all'arrivo del vaccino in Italia, dobbiamo dire che l'evento è stato enfatizzato in maniera tale da nascondere ciò che in realtà è avvenuto. Sono arrivate infatti solo 10000 dosi di vaccino inizialmente e ci vorranno mesi o forse tutto l’anno per raggiungere una percentuale significativa della popolazione con la vaccinazione.

Cosa dire dell'arrivo via furgone scortato dal Brennero dai carabinieri per arrivare a Roma in tempo per la conferenza stampa e poi essere distribuito nelle città a più di 300km da Roma via aereo? Ci si chiede non poteva arrivare a Roma via aereo? Era così necessaria una tale propaganda visto che gli ultimi dati danno l'Italia come il paese europeo con più morti per covid, evidentemente bisogna coprire il fallimento del governo infatti abbiamo oramai superato i 70000 e i 2 milioni di contagiati. 

Anche la propaganda sulle famose "primule" sembra l'ennesimo spreco , negli altri paesi europei i centri di vaccinazione sono stati già allestiti e l’idea delle primule sembra più ad uso di immagine per coprire i soliti ritardi italiani evidenziati dal numero di vaccinazioni fatte in questi primi giorni confrontate con molti altri paesi : sul panorama europeo, la classifica dei Paesi che hanno all’attivo più vaccinazioni effettuate sono la Germania (con già 78.109 dosi somministrate) e il Portogallo (con 16.700 cittadini sottoposti al farmaco). L’Italia è al momento ferma a solo 8.300 vaccinati. Considerando l’indice che esprime il rapporto tra vaccinati ogni 100 abitanti, è il Portogallo in testa alla classifica europea, con un 0,16. Subito a seguire vi è la Danimarca, mentre sono lontane la Germania (0,05) e l’Italia (o,o1).

BREXIT Trovato l'accordo - evitato il No deal


Il 24 dicembre il premier inglese Johnson e la presidente della commissione Ue Von der Leyen hanno firmato l'accordo per la Brexit evitando il No deal.

Johnson è tornato a Londra con il "regalo" per gli inglesi anche se ha dovuto cedere sul punto riguardante la pesca, in realtà usato più come propaganda che come vero punto di trattativa, infatti il contributo al PIL inglese dalla pesca è lo 0,12 % . Il governo inglese ai pescatori delusi promette che le percentuali di pesca cambieranno dopo i 5 anni di transizione.

Certamente per Johnson un risultato politico importante e l'inizio di una nuova fase in cui la Gran Bretagna potrà fare accordi con paesi extra Ue svincolati dalle regole europee. L’accordo inoltre permette di evitare dazi reciproci tra Ue e GB. 

Solo i prossimi anni diranno se per gli inglesi è stato o no un vantaggio la scelta della Brexit. Sicuramente per gli europei sarà più difficile andare in Gran Bretagna a cercare lavori che non siano basati su contratti e curriculum di un certo livello. 

Per la L'UE la perdita di uno degli stati più grossi sposta gli equilibri interni e l'asse franco-tedesco avrà ancora maggior peso.

giovedì 24 dicembre 2020

AUGURI DI NATALE 2020

 


Natale 2020

In questo anno colpito da lutti, epidemia, crisi economica e paura forse bisognerebbe recuperare il senso della famosa frase di Giovanni Paolo II “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.

Porre la Speranza su chi è la Via la Verità e la Vita, in un tempo in cui le certezze sembrano smarrite. Come dice Papa Francesco nell’udienza del 4 novembre 2020 “una preghiera perseverante produce una trasformazione progressiva, rende forti nei periodi di tribolazione, dona la grazia di essere sostenuti da Colui che ci ama e ci protegge sempre”.  

Il Papa ricorda l’importanza di affidarsi a Dio nella preghiera: “L’abbandono nelle mani del Padre. E’ bello quando noi stiamo agitati, un po’ preoccupati e lo Spirito Santo ci trasforma da dentro e ci porta a questo abbandono nelle mani del Padre: “Padre, si faccia la tua volontà”.  

L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nel discorso alla città in occasione della festa di S. Ambrogio ha sottolineato che stiamo vivendo non solo un’emergenza sanitaria e sociale, ma anche spirituale «Mi sembra che oggi sia diffuso un atteggiamento più incline alla rinuncia che alla speranza” e sempre con questa preoccupazione e attenzione ha rivolto un videomessaggio agli animatori dei Centri culturali cattolici della Diocesi di Milano in occasione della settimana di incontri “Risvegliare l’umano” ricordando che «La crisi sanitaria, economica e sociale prodotta dalla pandemia sta inaridendo le anime e soffoca l’umano. Cosa fare per reagire? In altri contesti raccomando la preghiera. Ma mi sta molto a cuore anche la cultura. Non siamo solo corpi da curare quando si ammalano, masse di cittadini da disciplinare perché le cose si svolgano con ordine. L’umano si nutre anche del gusto della bellezza, degli interrogativi su temi ultimi e delle domande sulle questioni della società. Vi invito a coltivare la cultura e l’incontro per contrastare l’omologazione e reagire alla banalità».  

L’Arcivesco Delpini ha lanciato anche un appello “Tocca a noi” in coerenza con la nostra cultura, elaborare una visione comune con i tratti di quella sapienza popolare, di quel pragmatismo operoso, di quel senso del limite e quella consapevolezza di responsabilità che appartengono all’identità cristiana ambrosiana.  

In questa tragedia che ha colpito il mondo abbiamo poi avuto un richiamo a preoccuparci di ciascuno e di tutti restituendo la stessa dignità a tutte le vita umane. Soprattutto quelle più deboli, in contrasto con una crescente cultura dello scarto. Dobbiamo allora ricordarci che questo è il messaggio centrale del Natale.  

L’evento del Natale che anche quest’anno festeggiamo è che Dio si è incarnato per salvarci. Dio che si fa uomo, un bambino, da dignità e valore ad ogni vita umana, le eleva tutte alla stessa dignità di figlio di Dio, è qui che nasce il nostro umanesimo, è in questa notte santa, nel presepe.  

Isaia 7,14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.  

BUON NATALE 

Luca e Paolo Tanduo

sabato 19 dicembre 2020

È una vergogna chiudere le famiglie in casa x tutte le vacanze di Natale e nessuno dice nulla

Siamo stati specialmente durante la prima ondata a marzo favorevoli di fronte all'emergenza a misure restrittive nel tentativo di contenere il contagio. Purtroppo l'incapacità di gestire la seconda ondata e di attuare forme preventive è sotto gli occhi di tutti. L'Italia è il paese con uno dei più alti tassi di mortalità e in Europa il paese con più morti x Covid-19.

Non minimiziamo né assolutamente neghiamo la gravità dell'emergenza e della pericolosità del virus sia chiaro. 

Ma di fronte all' incapacità di tutta la politica affermiamo che È una vergogna chiudere le famiglie in casa x tutte le vacanze di Natale e il fatto che nessuno dica nulla.















Il Dcpm di Natale appare dubbio e presenta molte situazioni contraddittorie rispetto a quanto visto fino ad ora ed appare del tutto ingiustificato. Altre misure di controllo e prevenzione potevano essere attuate per tempo. 

Impedire alle famiglie di ritrovarsi a Natale almeno per il primo grado di parentela è una violenza che si presenta solo in Italia. Ovunque per il giorno di Natale sono state concesse deroghe. 

Ciò che appare più preoccupante è il silenzio della società e dei vari corpi intermedi e persino della Chiesa sul fatto che un governo da solo possa arbitrariamente senza nemmeno mostrare dati convincenti decidere una tale restrizione delle nostre libertà. Una società dovrebbe perlomeno potersi confrontare e discutere su cosa questo significhi e su come questo potere viene esercitato. 

lunedì 14 dicembre 2020

Il governo promuove il cashback ma poi si lamenta dello shopping



Era più che immaginabile che dopo la chiusura di diverse settimane delle attività commerciali nel week end, alla prima riapertura i cittadini sono corsi nelle piazze e nelle vie dello shopping delle grandi città. Certo con una certa irresponsabilità a volte, ma con un desiderio più che comprensibile di tornare alla normalità in un periodo vicino alle feste natalizie. Ciò che stupisce è la reazione indignata di chi condanna questa vicenda, in particolare se provengono da membri del governo e della maggioranza che hanno invitato gli italiani a comprare nei negozi, nel tentativo di rilanciare i consumi, promuovendo il cash back, un sistema che permette un rimborso spese solo se queste avvengono in presenza e non nelle compere on line. Era meglio se avessero lasciato le attività aperte sempre evitavano gli affollamenti negli ultimi due week end prima di Natale.

Vaccino e Hunter Biden notizie e fakenews sarebbe cambiato qualcosa?

Nel giorno in cui Joe Biden viene proclamato ufficialmente Presidente eletto degli USA vorremmo parlare di 2 notizie che forse avrebbero cambaito l'esito del voto.

Oggi i primi camion escono dalle fabbriche della Pfizer per incominciare a distribuire il vaccino negli USA, Trump aveva annunciato ripetutamente che il vaccino sarebbe arrivato entro al fine dell'anno prima delle elezioni e i suoi tweet e annunci furono ridicolizzati.


La Pfizer ha annunciato i primi esiti positivi sul vaccino il 9 novembre appena pochi giorni dopo le elezioni. Il dubbio che poteva essere annunciato prima delle elezioni forse cambiarne l'esito rimane.

Un altro caso sono le indagine su presunti illeciti ed evasione fiscale, Trump durante i dibattiti televisivi aveva duramente attaccato Joe Biden affermando che anche la Cina avrebbe dovuto indagare su Joe Biden e suo figlio. Secondo il Presidente USA, infatti, ci sarebbe stata una faccenda poco chiara su un fondo di capitale cinese e su un viaggio in Cina di Hunter Biden. Nessun giornale diede peso alla vicenda, anzi testate importanti come NYT si affrettarono a bollarla come una fake news senza fondamenti. Adesso scopriamo che Hunter Biden è indagato proprio per questa vicenda.




sabato 12 dicembre 2020

L'incredibile storia dell'ILVA simbolo di ciò che non funziona in Italia nel silenzio generale

Oggi lo stato italiano e Arcelor Mittal hanno firmato per il ritorno alla stato della ormai ex più grande acciaieria europea l’ILVA di Taranto.

Una storia incredibile, nel 2012 l’ILVA viene espropriata ai proprietari I RIVA con l’accusa di bancarotta fraudolenta e disastro ambientale. La magistratura sequestrata soldi e manufatti e l’azienda viene commissariata dallo Stato. Dopo 6 anni nel 2018 l’ILVA viene venduta agli indiani di Arcelor Mittal fino ad allora concorrente diretto dello stabilimento italiano. Ad un certo punto poi viene tolta la clausola di scudo penale per le vicende pregresse che era alla base dell’accordo industriale e così l’industria indiana anche a causa della crisi dell’acciaio decide di uscirne. La vicenda dovrebbe preoccupare molto per entrambi gli aspetti che segnano di fatto che un contratto in Italia non dà nessuna garanzia: lo Stato non rispettava un accordo regolarmente firmato ma anche l’azienda indiana violava il contratto sottoscritto poiché non venivano rispettati gli accordi economici e occupazionali da parte dell’azienda.

La conclusione a cui siamo arrivati oggi appare poi del tutto clamorosa e una beffa per gli italiani. Lo Stato italiano oggi ricompra l’ILVA che verrà affidata a Invitalia di Arcuri ormai commissario di tutto in Italia. Nessuno si domanda come mai questo signore sta accumulando tutto questo potere? L’accordo è la piena nazionalizzazione dell’ILVA.

Ecco poi che nello stesso giorno della firma della nazionalizzazione Fabio Riva viene assolto dal tribunale di Milano in Appello dall’accusa di bancarotta fraudolenta perché il fatto non sussiste, nessuno dice nulla su questo incredibile esito giudiziario? In Italia attraverso sentenze poi smentite si possono togliere aziende ai privati? Certo la famiglia Riva non aveva proprio eccelso nella gestione soprattutto della vicenda ambientale ma il dubbio sulla concomitanza degli eventi di questa storia rimangono.

In ogni caso ora il cerchio si è chiuso e lo Stato italiano ha comprato coi soldi dei contribuenti l’Ilva. Comune di Taranto, regione Puglia e M5s erano per la chiusura dell’ILVA, vedremo come finirà ma le premesse non sono per nulla buone.

Una storia incredibile di un disastro giuridico - istituzionale - economico -politico e nessun giornale, inchiesta giornalistica, nessuno che grida allo scandalo. Anche Confindustria è silente, dalla politica nulla.

giovedì 10 dicembre 2020

Paolo Rossi simbolo della vittoria a Spagna 1982 ma non solo













E' morto Paolo Rossi, giocatore simbolo, probabilmente insieme a Tardelli col suo urlo in finale, della vittoria ai Mondiali di Spagna del 1982. In quei campionati del mondo Paolo Rossi segnò 6 goal diventando il capocannoniere del campionato. I suo , 3 goal al Brasile, 2 goal alla Polonia in semifinale e il primo goal nella finale vinta 3 - 1 con la Germania. 
Un campionato del mondo vinto battendo il Brasile di Zico Socrates Junor Falcao, l'Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e la Germania di Rummenigge. 
Come ha sottolineato qualcuno Paolo Rossi, che rinasce in quel "mundial" di Spagna dopo lo scandalo del calcio scommesse, è simbolo dell'Italia che usciva dagli anni bui del terrorismo, delle stragi, pronta a un nuovo "boom" economico e sociale. 
In quell'estate del 1982 la gente scese in piazza a festeggiare come non faceva da molto tempo, come una nazione, fu l'estate in cui si riscopri anche il tricolore, pensate che non c'erano abbastanza bandiere italiane, era ancora un periodo in cui il tricolore sventolava a fatica, perfino osteggiato da una parte politica.

sabato 5 dicembre 2020

I dati aggiornati dopo la seconda ondata Covid19

 I dati aggiornati al 4 dicembre 2020 mostrano che l'Italia nella seconda ondata è andata molto male. 

il numero dei morti in Italia è molto maggiore che in quasi tutti i paesi e stiamo anche raggiungendo i valori negativi della Gran Bretagna in cui la curva della seconda ondata è arrivata prima che da noi, anche Spagna e Francia che avevano iniziato peggio di noi l'autunno poi hanno numeri di morti minore del nostro.

La Germania poi rispetto a tutti questi paesi ha affrontato entrambe le due ondate molto meglio sia in termini di contagi che di cure e ha molti meno morti.

I morti in Italia stanno arrivando a 60.000 e i contagi hanno superato 1milione e 600 mila .

Siamo tra i paesi che hanno avuto più contagi nel mondo e con più morti rispetto al numero di contagiati, peggio di noi solo Messico e Iran.

Certo alcuni paesi in Europa come il Belgio e la Francia e la Spagna hanno più contagiati di noi rispetto alla popolazione ma hanno meno morti e la Gran Bretagna ha dati simili ai nostri,  sinceramente visti i numeri sarebbe ora di dire che il modello italiano non ha funzionato così bene.









A Natale non puoi festeggiare coi tuoi ma non per tutti



 Mentre in tutti i grandi paesi Europei Germania , Francia, Gran Bretagna, i governi allentano le misure restrittive per facilitare i ritrovi familiari pur mantenendo altre limitazioni, in Italia per il giorno di Natale e Santo Stefano vengono vietati gli spostamenti anche tra comuni per evitare i pranzi familiari.

Diciamolo oltre a non servire a limitare la pandemia perchè la gente andrà dai parenti il 24 il 27 o il 28 o altri giorni delle feste e quindi si sposta solo il giorno dell'incontro, il Governo italiano ha, a differenza degli altri europei, voluto proibire la festa in famiglia, un diritto che tra l'altro viene violato con grandi disuguaglianze.

Infatti limitando gli spostamenti tra comuni, come hanno fatto notare anche alcuni governatori , si penalizzano le regioni e gli abitanti dei piccoli comuni che non potranno andare dal parente distante magari pochi chilometri , mentre chi vive in comuni di città come Milano Napoli Roma potrà andare a trovare chiunque, con manifesta disuguaglianza e anche inutilità del provvedimento se nei luoghi più densamente abitati puoi andare da chiunque.

I ristoranti poi che si trovano nei piccoli comuni ci si chiede come faranno ad avere clienti con questi divieti.

I parenti che abitano in regioni lontane e che di solito si muovono specialmente da nord a sud potranno farlo solo prima del 21 dicembre , gli effetti saranno 2 : il primo che molti partiranno il 19 e il 20 e quindi anche stavolta il provvedimento è inutile, il secondo è che potrà farlo chi lavora in ditte che permettono il lavoro a distanza o che daranno ferie, con tutto la disuguaglianza che questa norma produce.

Insomma qualcuno potrà fare come gli altri anni il Natale in famiglia e altri no, alla faccia che tutti siamo cittadini dello stesso Stato, e questa norma non servirà neanche a ridurre la diffusione del virus perchè il virus non guarda il calendario.



Gli studenti che protestano piacciono solo se lo fanno per il clima

 


Da quando in Italia sono state applicate le zone "colorate" come le ha chiamate il Presidente del Consiglio Conte, in tutta Italia le scuole superiori sono passate alla Didattica a Distanza (DAD) , e in quelle rosse anche le classi 2 e 3 medie , lo stesso in altre regioni dove anche se gialle le ordinanze dei Governatori hanno applicato misure più restrittive.

A molti studenti la DAD non piace soprattutto perchè limita le relazioni, alcuni sono svantaggiati per motivi di disponibilità di mezzi elettronici adeguati, e quindi molti studenti hanno cominciato a protestare collegandosi per la DAD dalle strade, a volte fuori dagli istituti scolastici , o nei parchi in modo che all'aperto potessero seguire le lezioni insieme ai compagni di classe.

Ma questa forma di protesta legittima per chiedere un diritto non ha fatto molto rumore i giornali e i mass media non la applaudono, non la esaltano, a volte gli studenti che la applicano vengono osteggiati come a Torino dove una ragazza delle medie è stata sospesa perchè non segue la DAD da un luogo adeguato.

Lo stesso non succedeva quando per convinzione o per passare una giornata diversa gli studenti "scioperavano" manifestando per il clima, in questo caso tutti li applaudivano anche se perdevano giorni di lezione perchè era "green"......adesso che protestano studiando in strada per un loro diritto, quello di andare a scuola nessuno li ascolta.

Insomma per il clima si può saltare la scuola mentre se gli studenti a scuola ci vogliono andare e protestano per poterlo fare nessuno li ascolta....è proprio un mondo strano....



giovedì 3 dicembre 2020

Il problema della messa di Natale non è l’orario


Il problema della messa di Natale non è l’orario. E' chiaro che già negli scorsi anni le Sante messe erano spalmate in diversi orari a seconda della parrocchia, anche il Papa aveva già anticipato la messa della notte di Natale alle 22, i bambini a volte erano invitati ad andare alla messa alle ore 18, quindi la messa di Natale con la molteplicità di offerte appariva già un po’ "svuotata", non è quindi un problema di orario ma di metodo. 

Oltraggiose le parole del ministro Boccia che appare nella circostanza un po’ sbruffone quando dice che Gesù può nascere 2 ore prima. Ridicole le parole di Conte che per giustificare alcune restrizioni nelle settimane scorse si appellava ad un clima più spirituale per il Natale.

E’ chiaro che la decisione dello Stato sull’orario delle messe di Natale serve per far rispettare il coprifuoco, ma noi avremmo preferito affidare alla responsabilità di ogni parroco la decisione, soprattutto visto che nelle chiese italiane le regole di prevenzione e distanziamento sono state fino ad ora rispettate e le messe non sono state veicolo di diffusione del virus.

Bisognerebbe porsi il problema delle relazioni Stato Chiesa regolate da un concordato che sembra non esista più, l'autonomia della Chiesa è ancora garantita? La CEI non avrebbe potuto avviare una discussione più trasparente sul tema della gestione del Natale riaffermando le sue prerogative tutelate appunto dal concordato?

Avrebbe potuto magari spendere anche parole a difesa del ricongiungimento familiare?

Su questi punti condividiamo quindi le parole pacate ma significative del vescovo di Reggio Emilia-Guastalla monsignor Massimo Camisasca “Io non trovo scandaloso che la Messa possa essere spostata alle 20 invece che alle 24, a parte che non capisco bene perché il virus circoli di meno alle 20 invece che alle 24. Comunque, a parte queste considerazioni, mi va bene. Però io dico: stiamo attenti, perché nel momento in cui noi vogliamo continuamente toccare tutti i significati simbolici, affettivi e di fede delle persone, non facciamo un guadagno né per le persone né per la socialità. La socialità si nutre di rapporti, di simboli, di tradizioni e questo deve essere guardato con attenzione, soprattutto dalla Chiesa. Io come cittadino sono attentissimo a ciò che lo Stato mi chiede e voglio assolutamente salvaguardare la salute mia e dei miei fratelli. Nello stesso tempo, però, non voglio uno Stato che entri a regolamentare quello che la Chiesa deve decidere. Quindi ci deve essere su questo punto una forte attenzione sui significati simbolici, culturali e di fede di ciò che la Chiesa vive”.

DCPM Natale tutto confuso e assurde decisioni contro i ricongiungimenti familiari

Siamo oramai alla scadenza del periodo regolamentato dall’ultimo dpcm e ancora non sono chiare le regole per il periodo che precederà Natale e soprattutto i giorni delle festività natalizie.

Rimarranno le zone “colorate” pare, forse avremo un Italia tutta gialla, ma non si sa ancora quando si potrà uscire dal proprio comune. 

Due cose vorremmo sottolineare indipendentemente da cosa si pensi sulle chiusure.

E’ assurdo che si debba aspettare la sera per sapere cosa si può fare il giorno dopo.

L'incertezza sul periodo delle festività natalizie peserà pesantemente sia sulla programmazione delle famiglie che sull'economia. Ovviamente come potremo festeggiare il Natale inciderà significativamente sulle spese alimentari, sulle spese del commercio. Sembra escluso il turismo e lo sci e questo colpirà pesantemente il settore turistico della montagna.

L'incertezza ovviamente aggrava la pianificazione e l'organizzazione sia per le famiglie sia per le attività commerciali del settore dolciario, agroalimentare, della ristorazione, degli alberghi a cui serve programmare l'attività.

Pur comprendendo la necessità di non far riaccendere il numero dei contagi e non gravare ulteriormente sulle strutture sanitarie, bloccare gli spostamenti nei gironi del 25 e 26 dicembre ci sembra sbagliato. 

Alle famiglie dovrebbe essere permesso di ritrovarsi, l'importanza dei ricongiungimenti familiari almeno nella cerchia più stretta è indiscutibile. Giovani e figli che lavorano lontano non potranno rivedere la famiglia, i nonni dovranno vivere da soli anche questi giorni di festa e poi in modo del tutto assurdo si impedirà lo spostamento anche tra comuni limitrofi a fratelli sorelle figli e nipoti separati spesso da pochi chilometri a volte solo da una strada. Lo stesso varrebbe per i pranzi di Natale al ristorante, che senso avrebbe impedire di recarsi in un comune vicino a casa solo perchè risulta in un diverso comune? Perchè impedire di raggiungere le seconde case per esempio?

Pensare di vietare spostamenti solo il giorno di Natale e Santo Stefano sembra ridicolo come se ci si trovasse il 27 dicembre sarebbe diverso. Il fatto che lo Stato possa dire quante persone devono essere sedute a tavola sembra un po’ assurdo e difficilmente controllabile tra l'altro.

Ovviamente lo shopping pre natalizio viene garantito, troppo pesante il peso economico di questo periodo, ma gli impedimenti sui ricongiungimenti familiari avranno una certa incidenza anche su questo settore. Ci si potrebbe porre poi la domanda, davvero folle nei centri commerciali sono meno pericolose di un pranzo tra figli nipoti nonni?

Sulla chiusura dello sci, appare chiaro che un governo in cui non c'è alcuna significativa presenza proveniente dalle regioni alpine può più facilmente chiudere il turismo della montagna.

E' vero che sarebbe stato rischioso riaprire, ma perchè non pensare magari a lasciare al turismo locale la possibilità di accedere agli impianti magari con forti restrizioni nel numero degli skypass? Anche i gestori degli impianti sono apparsi incauti e impreparati a sottoporre proposte che limitassero tale numero, pagano errori del passato. Per il settore alberghiro la chiusura nel periodo delle festività natalie appare un ulteriore colpo durissimo. Difficile dire che si sarebbe dovuto riaprire tutto am forse anche qui con cautela e controlli serrati alcune concessioni si sarebbero potute concedere.



martedì 24 novembre 2020

USA 2020 Trump the end

 


Trump da "Via libera alla transizione con il team di Biden" Dopo che il Michgan ha certificato ufficialmente la vittoria nello stato di Joe Biden, il presidente Donald Trump ammette la sconfitta: o quasi. "Ho dato ordine alla General Service Administration e al mio team di avviare i protocolli" conferma via Twitter. "Nell'interesse del Paese". D'altronde il team legale di TRUMP ha perso tutti i ricorsi presentati fino ad oggi e anche suoi sponsor economici importanti come una parte del GOP chiedevano da giorni di riconoscere la sconfitta.

lunedì 16 novembre 2020

Esodo armeno dal Nagorno-Karabakh ed espansionismo turco-azero



Dopo quasi 2 mesi di combattimenti e migliaia di morti è stato firmato un armistizio tra Azerbaigian e Armenia con la mediazione della Russia che schiererà 2000 militari al confine delle due aree oggetto del trattato. 
L'Armenia sopraffatta dalle forze azere e dalle milizie jihadiste turche appoggiate dall'aviazione turca che non ha risparmiato bombardamenti sulle città, ha dovuto accettare che la maggior parte della regione contesa del Nagorno-Karabakh passi sotto le autorità azere. L’accordo siglato il 9 novembre tra Russia, Azerbaigian e Armenia prevede che entro il 1° dicembre l’Armenia si dovrà impegnare a restituire all’Azerbaigian i sette distretti limitrofi al Nagorno-Karabakh conquistati nella guerra del 1991-94. 

La popolazione armena prima dell'entrata in vigore del trattato ha iniziato l'esodo verso l'Armenia bruciando le case e portando via le bare dei defunti, temendo la devastazione delle milizie jihadiste in arrivo. 
Il trattato considerato in Armenia un tradimento, ho prodotto scontri e manifestazioni in Armenia , ma il rischio era che l'Azerbaigian conquistasse tutta la regione e che il conflitto dilagasse anche in Armenia rischiando di coinvolgere direttamene la Russia che ha un trattato di difesa del territorio armeno. I profughi sono decine di migliaia ma quasi nulla si è detto in Europa, ancora una volta evanescente su questioni cruciali ai suoi confini, quasi nulla hanno detto le potenze europee senza parlare dell'ONU completamente assente.  Tutto nel sostanziale silenzio dei media occidentali.

Proprio oggi è entrato in funzione il nuovo gasdotto TAP che porta il gas azero in Europa passando da Grecia Albania e Italia. La multinazionale Tap annuncia che è operativo il gasdotto che porterà in Europa gas dall'Azerbaigian e che avvia le operazioni commerciali lungo gli 878 km che attraversano la Grecia, l'Albania, il Mare Adriatico e l'Italia. «Tap - precisa la multinazionale in una nota - è il tratto europeo del Corridoio Meridionale del Gas, un'infrastruttura in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi all'anno di nuove forniture di gas dall'Azerbaigian verso i mercati europei». 

Forse questo è anche il motivo per cui in Europa nessuno si interessa degli armeni mentre Erdogan inneggia alla vittoria e continua la sua politica espansionistica.

domenica 15 novembre 2020

Covid la seconda ondata colpisce Europa e Americhe


L'Italia ha superato il 1milione di contagi e i 45.000 morti di covid, preoccupa soprattutto l'alto numero di morti giornaliero ormai da una settimana sopra i 500 , mentre i contagi oscillano tra 35000 e 40000 con 240mila tamponi. 
I tamponi rimangono un punto dolente della strategia italiana , altri paesi che hanno un numero di contagi superiore al nostro come Francia effettua però 2milioni di tamponi alla settimana e la Gran Bretagna 400mila al giorno.
In Gran Bretagna dopo un lock down la curva dei contagi si sta appiattendo mentre in Francia e in Austria la situazione continua ad aggravarsi e sono stati prolungati i lock down nazionali e aumentate le restrizioni. Anche se in aumento sembra migliore la situazione in Germania con i contagi fermi a 20mila al giorno se si pensa che in Austria sono 10mila al giorno di capisce la differenza.
Nel mondo aumentano i casi in Russia e Stati Uniti dove sono stati superati i 10milioni di casi. Nel sud America la situazione continua ad aggravarsi Colombia Peru Argntina e Messico hanno superato 1 milione di contagi e il Messico guida la classifica dei morti con più di 90mila mentre gli altri superano i 35000.
Male la situazione anche in India con 8 milioni di contagi mentre i paesi asiatici e il continente australiano sembrano aver evitato la seconda ondata.

sabato 14 novembre 2020

Altre regioni diventano rosse. Verso un lockdown nazionale

 


La cartina delle regioni italiane si colora sempre di più di rosso. E così sempre un maggior numero di regioni cadono in un lockdown soft che presto siamo convinti verrà esteso a livello nazionale. I medici e l''iss insistono e premono da giorni vista la situazione di sofferenza degli ospedali.

C'è da dire che l'indice RT sembra diminuire un questi giorni vedremo. 

È stato comunque giusto non fare norme nazionali ma norme che tenessero conto delle situazioni regionali. L'incapacità dei presidenti regionali di assumersi responsabilità è stata però in questa circostanza grave. Anche all'interno delle regioni la situazione non è omogenea e se ne sarebbe dovuto tener conto.

Appaiono assurde alcune decisioni del governo come quella di non dichiarare fin  da subito zona rossa, al pari di Lombardia e Piemonte, anche la Campania, il che denota l'albitrarieta delle decisioni.

Ci auguriamo che la situazione possa migliorare e che le norme non vengano ulteriormente inasprire e che anzi nel mese di dicembre si torni a riaprire, con più attenzione e sorveglianza di quanto fatto questa estate, le varie attività economiche lasciando lavorare chi rispetta le regole e ounndo Chinle disattendere.

Ma si sa controllare non è facile e per un governo in ritardo su tutto è più "facile" chiudere tutti. 

Usa 2020 ultimi risultati

 


Oggi anche la CNN è altri media hanno definitivamente assegnato L'Arizona a Biden. Lo scarto è di soli 11mila voti pari allo 0.3%. L'Arizona prevede il riconteggio solo se lo scarto è inferiore allo 0.1%. Questo insieme alla assegnazione della Pennsylvania a Biden mette fine alle speranze di TRUMP.  Rimangono formalmente aperti solo gli esiti del riconteggio previsto per legge in Georgia e quello richiesto dai legali di TRUMP in Wisconsin.

Rimane il dubbio sul perché e con quale criterio molti mediaabbiano assegnato con certezza L'Arizona con uno spoglio largamente incompleto visto che il risultato è stato in realtà conteso fino ad oggi. 

Sulla Pennsylvania pende il ricorso dei legali di TRUMP sul volto per posta per distinguere i voti arrivati dopo la chiusura dei seggi.

Le speranze di ribaltare il voto sono praticamente nulle e anche Trump affermando dalla Casa bianca che questa amministrazione non chiederà mai un lockdown del paese qualsiasi cosa accada, ha lasciato intuire che dal 20 gennaio non sarà più lui alla guida del paese. Non ha in ogni caso ammesso ancora la sconfitta che si delinea a questo punto di 306 a 232 dopo che Alaska e North Carolina sono state assegnate a Trump.

L'altro dato importante di questo duello elettorale è che il GOP ha mantenuto 50 seggi al senato, ora bisognerà attendere gennaio per i ballottaggi previsti dalla legge della Georgia per vedere sei i democratici raggiungeranno la parità ma pare improbabile.

In tal caso col Senato guidato dai repubblicani molte delle iniziative previste dalla piattaforma elettorale democratica saranno bloccate. 

Forse proprio per questa ragione la borsa Usa festeggia in questi giorni. Il governo dell'amministrazione Biden dovrà ogni volta trovare l'accordo coi repubblicani e questo eviterà una deriva statalista. 

domenica 8 novembre 2020

La situazione degli ospedali sta diventando critica

 In diverse città d'Italia la situazione degli ospedali sta diventando critica. Pronti soccorsi pieni, reparti pieni. Purtroppo a volte malati covid insieme a malati comuni. Molti reparti ordinari chiusi e trasformati in reparti covid.

Insomma ancora una volta l'assistenza a domicilio non è stata preparata e la rete territoriale non ha funzionato. In ritardo evidentemente le misure per creare fin da subito ospedali covid. 





sabato 7 novembre 2020

Per i media USA Biden è il nuovo presidente

 


I media USA assegnano la Pennsylvania e il Nevada (dopo aver assegnato anche L'ARIZONA) a Biden che così diventa il nuovo presidente USA. Trump sembra voler procedere con i ricorsi giudiziari e contesta la proclamazione affermando che questi stati come anche il Wisconsin, dove la legge permette a TRUMP ricorso essendo lo scarso inferiore allo 0.5%, non hanno potuto proclamare ufficialmente Biden vincitore.  Appare chiaro che Trump abbia scarse possibilità anche di fronte allo schieramento unanime dei media. E vero comunque che il voto postale questa volta ha rappresentato una evidente novità come è vero che sia stato scelto sopratutto dagli elettori democratici. 
La conclusione di questo voto è che Biden ha vinto in molti stati di pochissimo e che Trump a differenza di quanto raccontato da tutti i media rappresenta ancora metà degli Stati Uniti. La vittoria di Biden è stata di misura come d'altronde lo era stata quella di TRUMP nel 2016 in diversi stati. Se si va poi ad osservare alcuni stati come Arizona e Wisconsin le decine di migliaia di voti raccolte dal partito libertario della Jorgensen hanno favorito la vittoria di stretta misura di Biden.

Intanto è interessante notare come il voto postale abbia effettivamente stravolto i risultati lasciando più di un dubbio come mostrano i seguenti grafici. 






mercoledì 4 novembre 2020

E se L'Arizona fosse di Trump

 


Forse un clamoroso errore ha assegnato L'Arizona a Biden ma potrebbe non essere così e allora Trump potrebbe ancora vincerebbe se tiene Georgia e Pennsylvania.

Wisconsin vittoria di Biden ma Trump chiederà riconteggio. In Nevada sapremo risultato solo il 5 novembre e in Pennsylvania solo venerdì.

E se a decidere Presidente USA 2020 fosse il NEVADA?

 


Trump potrebbe perdere Michigan and Wisconsin ma ugualmente vincere se tenesse Pennsylvania Georgia North Carolina come sembra possa accadere e se vincesse in Nevada dove i due sfidanti sono separati da solo 8mila voti e dove il conteggio è 

Biden takes a narrow lead in Michigan and Wisconsin.

 


LIVE UPDATES Votes are still being counted in key states as Biden takes a narrow lead in Michigan and Wisconsin. Trump leads in Pennsylvania.

Se BIDEN vincesse entrambi come le tendenze sembrano confermare per Trump sarebbe sconfitta quasi certa. 

Usa 2020 Presidential Election Results

 



Usa 2020 risultato in bilico ma tende al rosso

 


Il risultato definitivo delle elezioni americane non è ancora disponibile.

Florida e Ohio tra gli stati storicamente in bilico sono stati vinti da Trump. L'Arizona stato tradizionalmente repubblicano è stato attribuito a Biden e rappresenta una delle sorprese maggiori.

Restano in bilico Georgia, Wisconsin, North Carolina e un po a sorpresa anche il Nevada dove Trump sta recuperando. 

In Pennsylvania Trump appare nettamente in vantaggio ma qui si aspetta lo spoglio del quasi 1 milione ne di voti postali che lo stato della Pennsylvania ha tempo di scrutinare fino al 6 novembre. Anche Michigan sembrerebbe andare a favore di Trump. 

Entrambi i candidati rivendicano una vittoria vicina. Biden che ha invitato alla pazienza dell'attesa dello scrutinio finale, ha un po fatto uno sgarbo rivendicando un a probabile vittoria. Trump ha risposto duramente rivendicando per sé stesso una vittoria netta e agitando lì spauracchio del ricorso alla corte suprema per rivendicarla.

Come si sono mostrati sbagliatissimi i sondaggi così lo stati anche tutti gli allarmismi per possibili scontri di piazza che per fortuna non sono minimamente avvenuti. 

L'onda blu non c'è


L'onda blu non c'è questo appare certo oramai.

La Florida è chiaramente vinta da Trump, Ohio e Michigan e Wisconsin Georgia sembrano andare a Trump. 

Il Texas resterà repubblicano. 


Florida a Trump Ohio e North Carolina in bilico


Lo staff di Biden ammette sconfitta in Florida. Il dato è abbastanza clamoroso perché mostra come i sondaggi siano sbagliati e che la famosa onda blu appare molto più debole.

North Carolina e Ohio appaiono contese anche se BIDEN appare in vantaggio 

La Florida si conferma stato conteso

 


La Florida si conferma uno stato in bilico. Il risultato è "to close to call" ma mostra che Trump ha recuperato moltissimo negli ultimi giorni. Sembra che Trump possa vincere la Florida. 


USA 2020 Affluenza record

 Le elezioni USA 2020 hanno già un dato clamoroso. La sfida tra il presidente Donald Trump e Joe Biden segna un’affluenza alle urne del 67%, la più alta da oltre un secolo negli Stati Uniti (nel 2016 era stata del 55,8%)

Europa sotto attacco dopo Nizza ecco Vienna

Il terrorismo colpisce ancora e colpisce clamorosamente la città di Vienna. Ancora un attacco islamista ancora una volta condotto da una singola persona, che aveva provato negli scorsi anni ad unirsi all'isis in Siria ma era stato respinto alla frontiera tra Turchia e Siria.

Il bilancio poteva essere molto più grave anche se 4 morti sono già un pesante fardello. L'attentato è stato ucciso. La città di Vienna ha vissuto ore di terrore con spari all'impazzata suo passanti e sulle persone ai bar e ai ristoranti.

Per fortuna sembra scongiurato lì scenario di un commando che abbia agito in maniera coordinata in più punti della città ridimensionando così almeno la portata logistica e strategica dell'attacco. 

L'ISIS ha rivendicato l'attentato attribute solo ad un solo suo soldato. Un segnale di grave allarme comunque per l'Europa che vede il terrorismo rialzare la testa.

Sullo sfondo sempre le tensioni politiche con la Turchia, che negli anni ha avuto un ruolo molto ambiguo verso L'ISIS.

Intanto in Francia viene ucciso unprete ortodosso a Lione nelle nemico episodio di attacco islamista verso i cristiani. 

giovedì 29 ottobre 2020

Orrore a Nizza

 


Oggi un terribile attacco terroristico ha colpito ancora una volta la Francia e ancora la città di Nizza. Un uomo nella cattedrale ha ucciso un uomo e due donne con un coltello. E' un 21enne tunisino sbarcato a Lampedusa a settembre, è polemica politica in Italia. La Francia è sgomenta per questo crudele e feroce atto dopo poche settimane dalla decapitazione delu un professore a Parigi. La tensione sale e l'allarme per tutta la comunità ma per i cattolici in particolare. 

Come riporta il giornale Avvenire "Le vittime dell'attacco di questa mattina alla basilica di Notre Dame sono il sacrestano e due donne, una settantenne e una mamma di 40 anni. La 70enne è stata ferita profondamente alla gola, quasi decapitata, secondo quanti riferiscono fonti della scientifica a France Info. Il suo corpo giaceva nei pressi dell'acquasantiera. Il sacrestano aveva 50 anni ed era padre di due bambini. È stato sgozzato. Infine, una donna di circa 40 anni, morta all'esterno della basilica dopo essere fuggita per rifugiarsi in un bar, dove è deceduta per le conseguenze delle ferite profonde alla gola. Prima di morire il suo ultimo pensiero è stato per i suoi bambini: 'Dite ai miei figli che li amo'."

Episodi riferibili alterrorismo sono avvenuto oggi in Francia anche ad Avignone e Lione. Inoltre un attacco al consolato francese si è registrato a Gedda.

La Francia si trova sotto attacco dopo che vari leader del mondo arabo, a partire dal presidente turco Erdogan, nei giorni scorsi si erano scagliati contro il presidente Emmanuel Macron per la sua difesa della libertà d'espressione, a proposito della pubblicazione delle vignette del settimanale satirico Charlie Hebdo.

mercoledì 28 ottobre 2020

Francia e Germania tornano a chiudere

 






La Francia è il primo grande paese europeo a tornare per la seconda volta al lock down. Macron lo ha annunciato in TV. Prima della Francia già il Galles è l'Irlanda erano tornati in lock down.

 Il nuovo lockdown nazionale partirà da domani e durerà fino al 1° dicembre contro l'epidemia che solo oggi in Francia ha fatto registrare 69.854 nuovi casi, 767 decessi, 2821 ricoveri e 372 in terapia intensiva. Dalla chiusura si salvano le scuole che come ha detto il capo dell'Eliseo "resteranno aperte, la didattica a distanza solo alle superiori" così come "uffici pubblici, aziende agricole, alcune fabbriche perchél'economia non può affondare".

 Intanto la situazione è grave anche in Germania dove la cancelliera Merkel continua a fare appelli per stare in casa e adottare tutte le precauzioni del caso e annuncia che da lunedì 2 novembre saranno chiusi ristoranti, bar, teatri, cinema e palestre e piscine. Resteranno invece aperti negozi, asili e scuole.

martedì 27 ottobre 2020

Tensione tra Turchia e Francia

La tensione tra Erdogan e Macron e tra Turchia e Francia sta aumentando dopo le accuse di Erdogan alla Francia di trattare i musulmani come gli ebrei negli anni 30 dopo le nuove dichiarazioni di Macron dopo l'omicidio brutale di un professore francese da parte di un ragazzo legato all'estremismo islamico.

Non solo le tensioni su Cipro e sulla nuova guerra tra  Azerbajan e Armenia su cui Erdogan ha sicuramente un ruolo di appoggio e spinta a favore degli azeri, Erdogan ha dichiarato che Macron deve andare in cura psichiatrica e ha annunciato il boicottaggio dei prodotti francesi . La Francia ha risposto con il boicottaggio dei prodotti turchi.

Francia e Turchia si contendono l'influenza nel Mediterraneo e nel medioriente. L'Europa come sempre è divisa e non prende una posizione univoca anche se ormai l'espansionismo e l'arroganza di Erdogan hanno superato le soglie della provocazione e sono passate all'azione nei teatri di conflitto regionali.

ACB CONFIRMED TRUMP TRIUMPH

 



Amy Coney Barrett is the new Supreme Court justice. 

Barrett's confirmation solidified a conservative majority on the high court

Era dai tempi di Nixon che un Presidente non aveva l'occasione di nominare un terzo della corte suprema.

Il ruolo della Corte Suprema negli USA è fondamentale perchè è il tribunale di ultima istanza ed è anche il garante e l'interprete della Costituzione . La Corte Suprema si esprime su casi delle corti inferiori e delle controversie tra gli stati e le sue sentenze vincolano i tribunali stati e federali.

Il potere giudiziario in USA come in tutto l'occidente ha assunto sempre più un ruolo primario e purtroppo ha eroso anche il potere legislativo dei parlamenti. Le scelte di Trump rappresentano quindi una vittoria incredibile per i conservatori e i pro life, vittoria che non potrà essere rimossa nemmeno da una eventuale sconfitta di Trump alle elezioni. 

In particolare poi il giudice Amy Coney Barret che è un alfiere della linea originalista come il suo mentore il defunto Antonin Scalia, i giudici originalisti sono quelli che fanno riferimento alla Costituzione così come scritta dai padri fondatori e quindi poco favorevoli alla reinterpretazione della Costituzione.

Barrett ha credenziali individuali e professionali ottime, è madre di 7 figli 2 dei quali adottati ad Haiti supera quindi ogni stereotipo che possa incasellarla come estremista come anche lei ha ribadito durante le udienze al senato. Stimata anche nell'università dove insegna. 

"Il giuramento che ho fatto solennemente stasera - ha detto Amy Coney Barret ringraziando - significa che mi impegnerò ad assolvere il mio dovere senza paura e senza favoritismi e che lo farò indipendentemente sia dai partiti politici che dalle mie preferenze individuali".

E Trump ha salutato così la sua conferma: "Stasera il giudice Barrett diventa non solo la quinta donna eletta nella più Alta corte della nostra Nazione, è anche la prima madre di bambini in età scolare a diventare un giudice della Corte Suprema, una cosa molto importante".

I democratici, alcuni almeno, ora minacciano di ampliare un caso di vittoria di Biden il numero dei giudici della corte suprema per riequilibrare a loro favore, sottolineando come non accettino le regole democratiche quando portano in una direzione a loro non gradita. Sia Biden che Harris non hanno voluto rendere pubblica la loro posizione su questa proposta in campagna elettorale ci auguriamo che rifuggano a questa tentazione che danneggerebbe enormemente la corte suprema stessa. 

Ultima nota questa nomina potrebbe essere importante anche per il risultato elettorale in caso di controversie del risultato perchè come nel famoso caso Bush contro Gore è la Corte Suprema che esprime un parere vincolante sui ricorsi. Questo giustifica anche la nomina accellerata perchè altrimenti si poteva verificare una parità nei voti della Corte Suprema.