martedì 26 novembre 2019

Alitalia e Governo Conte 2 senza idee


Il Governo ha ammesso che per Alitalia "non ha una soluzione di mercato a portata di mano".
Una vicenda questa di Alitalia dopo il fallimento della cordata italiana e poi dell'alleanza con Eithad che ha avuto una passività e una serie di errori da parte dei governi italiani, a partire dai 900 milioni donati dal Governo Gentiloni fino ai 400 milioni promessi dal Governo Conte 2.
Ma Alitalia è una compagnia non competitiva che per attrarre l'acquisto dovrebbe essere ristrutturata ma nessun governo si prende la responsabilità e intanto i cittadini pagano centinaia di milioni.
Assurda era l'ipotesi di farla comprare da Ferrovie e Atlantia concorrenti nei trasporti .
Una constatazione messa in risalto anche dal caso Alitalia : questo governo giallo-rosso non ha nessuna idea di come risolvere questa crisi come anche molte altre crisi aziendali. Un governo il Conte 2 senza idee e bloccato che non si sa ancora dopo mesi neanche come chiuderà la manovra economica.
Sicuramente se il governo pensasse di nazionalizzare Alitalia sarebbe contrario a qualunque regola UE e anche al buon senso e al rispetto dei contribuenti italiani.



lunedì 25 novembre 2019

A HONG KONG sconfitta per i Pro-CINA : i democratici vincono il 90 per cento dei seggi

Il voto amministrativo si trasforma in una clamorosa bocciatura della linea del governo cinese e dell'amministrazione di HONG-KONG verso le proteste degli ultimi mesi. Chi sperava in una maggioranza sileziosa che esprimesse nel voto un sostegno alla linea pro-CINA ha avuto un brusco risveglio col voto per i Consigli di distretto. Il 90% dei seggi sono andati ai rappresentanti delle opposizioni, finalmente unite.
Impressionante la partecipazione, sono andati alle urne il 71,2 % dei votanti (nel 2015 erano il 47%). Ulteriore dato che dovrebbe far riflettere la governatrice di HONG-KONG e il governo cinese che ha più volte minacciato la mano dura contro i manifestanti.
"La maggior parte dei candidati democratici che hanno vinto le elezioni sono vicini al movimento anti-estradizione e pur non condividendo l’estremismo vandalistico dei radicali, sostiene le “cinque domande” che caratterizzano il movimento, fra cui il varo di un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia e un chiaro percorso verso il suffragio universale".   leggi tutto su http://www.asianews.it/notizie-it/Elezioni-distrettuali-a-Hong-Kong:-i-democratici-vincono-il-90-per-cento-dei-seggi-48633.html?fbclid=IwAR3W1Bo87hbbciuo1qHj3L64gh-s1gFUR-Yjy9SEssjQHTnZsg4RbVTl4nc

giovedì 14 novembre 2019

Disastro a Venezia

A Venezia l'acqua alta raggiunge livelli record, come quelli del '66, e crea molti danni. Allagata anche la Basilica di San Marco, attività commerciali duramente colpite, traghetti e trasporti con gravi danni.
E tutto questo con sullo sfondo il disastro del MOSE mai entrato in funzione. Insomma le responsabilità dell'uomo in merito all'inneficienza (e corruzione come hanno dimostrato le indagini) nel costruire soluzione è certa, non parliamo almeno stavolta di cambiamenti climatici.
Insomma un disastro da tutti i punti di vista.











martedì 12 novembre 2019

IRAQ e i soldati italiani

Nei giorni scorsi 5 soldati italiani sono rimasti feriti in un atte ntato rivendicato dall'ISIS. La notizia ha riportato alla ribalda l'impegno militare italiano nelle missioni internazinali, quasi dimenticato da tutti e la minaccia dell'ISIS. Dopo la morte del suo leader l'ISIS ha risposto con una serie di attntati in Mali, in SIria e in Iraq appunto. Per quanto riguarda l'impegno italiano in IRAQ va giustamente ircordato lo sforzo fatto dall'Italia per sostenere il percorso democratico e di ricostruzine dell'Iraq fin da dopo la caduta di Saddam Hussein. In questi ultmi anni in particolare nell'addestramento delle truppe irachene che poi hanno docuto combattere contro l'ISIS nel nord Iraq.

In questi giorni cade l'anniversario della strage di Nassiriya, ci pare opportuno ricordare questo anniversario citando le parole del Presidente Mattarella «L'esempio dei nostri caduti rappresenta un vincolo morale per la continuità del contributo del nostro Paese nei diversi ambiti: le donne e gli uomini presenti nelle diverse aree di conflitto sanno di poter contare sul concorde sostegno del popolo italiano». Nella strage di Nassiriya, avvenuta 16 anni fa, va ricordato che morirono 28 persone: 19 italiani, tra cui 12 carabinieri e cinque soldati, e 9 iracheni. A testimonianza di come la base italiana fosse aperta all'incontro con il popolo iracheno e al suo aiuto e proprio questo aspetto fu usato per colpire i nostri militari. Purtroppo una parte del paese non ha ancora oggi lo stesso ricordo e lo stesso rispetto per i caduti italiani, spiace notare che mentre Mattarella ricorda il sacrificio dei nostri soldati per il bene comune un sacerdote come Padre Zanotelli senta il bisogno di intervenire sottolineando che i nostri soldati fossero li per difendere interessi aprticolari legati allo sfruttamento del petrolio.

E' doveroso allora ricordare come l'Italia NON partecipò all'intervento armato sbagliato contro l'Iraq e che anche Giovanni Paolo II aveva condannato, ma solo nella fase successiva sotto l'egida dell'ONU. La presenza dell'ONU nella seconda fase era talmente evidente che uno dei primi gravi attentati nel dopo Saddam fu proprio contro la delegazine ONU.

Intanto oggi l'Iraq sta sprofrondando in una grave crisi politica e sociale, da mesi proteste di piazza sempre piu violente e sempre più represse rischiano di destabilizarre il già precario equilibrio dello stato iracheno: sono già 300 i morti.

lunedì 11 novembre 2019

Elezioni spagnole, ancora frammentazione

Le elezioni spagnole (le quarte in 2 anni) non hanno dato la maggioranza sperata al leader del partito spagnolo Sanchez ed anzi gli hanno tolto la possibilità di un governo solo di sinistra, Podemos perde infatti 7 seggi e cosi le sinistre insieme totalizzerebbero 158 seggi, molto lontano dalla maggioranza assoluta di 176 deputati. Le nuove elezioni hanno premiato invece il partito popolare che passa da 66 a 88 seggi e l'estrema destra di VOX ma il blocco di destra, avrebbe solo 152 seggi. Crolla il partito Ciudadanos, che da 57 deputati passa a 10.
Ora per evitare un nuovo ritorno alle urne si potrebbe aprire la strada di un governo socialisti-popolari, unica vera alternativa vista anche la presenza dei vari movimenti separatisti, specialmente quelli catalani.

sabato 9 novembre 2019

9 novembre 1989

9 novembre 1989 una data storica . Il crollo del muro di Berlino che ha portato alla riunificazione della Germania e al crollo dei regimi comunisti dell'est Europa e dell'URSS.
Questo fatto storico ha portato poi alla riunificazione dell'Europa con l'allargamento ad est e alla nascita dell'euro, voluto dalla Francia in cambio della riunificazione tedesca che così rinunciò al marco tedesco.


Va ricordato che la caduta del muro e delle dittature comuniste dell'est europa come quella della DDR avvennero senza sparare un colpo e senza spargimento di sangue un vero miracolo.
Tutto, pur avendo dei segnali premonitori come le elezioni i Polonia e la fine della cortina di ferro tra Ungheria e Austria , avvenne all'improvviso la DDR si sciolse come neve al sole liberando un popolo oppresso da una dittatura che aveva fatto del controllo delle persone la ragione della sua esistenza.

Tutto l'est Europa ha sofferto per 50 anni privazione della libertà e violenze a causa dei regimi comunisti ed oggi ricordiamo con gioia una data che ha ridato libertà e unità all'Europa anche se non tutte le speranze di allora si sono realizzate.

Guarda il video della serata  organizzata da Centro Culturale San Benedetto - Centro Culturale San Protaso - Russia Cristiana per ricordate quanto avvenuto e le ragioni che portarono alla fine del comunismo. il ruolo dei cristiani, ma anche la deprivazione dell'umano portata dal comunismo, e le diversità regionali con cui è finito il socialismo reale. E' intervenuto il prof. Adriano Dell'Asta professore di lingua e letteratura russa all'Università Cattolica di Milano.

https://cccsanbenedetto.wordpress.com/2019/11/09/linimmaginabile-e-accaduto-a-30-anni-dalla-caduta-del-muro-di-berlino/

Brasile se l'inquinamento da petrolio fa meno notizia dell'Amazzonia

Tutti nei mesi scorsi hanno parlato degli incendi in Amazzonia che non riguardavano solo il Brasile che però è rimasto l'unico imputato.
Dopo gli attacchi politici e mediatici al Brasile gli incendi sono stati limitati.
Ora però il Brasile vive una vera crisi ecologica con 200 spiagge e 2000KM di costa invasi da macchie di petrolio, quasi nel silenzio generale.
Danni enormi alle foreste di mangrovie e alla pesca, pochi però i proclami e gli aiuti internazionali per questa crisi ecologica e economica molto grave.



La crisi politica della Ue

L'Europa sopratutto a causa dell'opposizione della Francia di Macron ha deciso di rinviare la decisione sull'adesione di Albania e Macedonia del Nord alla UE. Questo proprio nell'anniversario dell'unificazione dell'Europa grazie alla caduta del muro di Berlino. L'Europa si dimostra ancora bloccata sulle sue decisioni strategiche.
La nuova commissione deve ancora entrare in carica, il Parlamento deve approvare i nuovi commissari dopo quelli bocciati e questo ritarda le azioni politiche in Europa.
Si aspettano poi le elezioni in Gran Bretagna del 12 dicembre per sapere come finirà la questione della Brexit.
Insomma tutto fermo.





lunedì 4 novembre 2019

Rogoredo sulla via del recupero


Questa foto del Corriere della Sera mostra il recupero del boschetto di Rogoredo
Da mesi al centro della cronaca dello spaccio di droga, ora dopo continui controlli di polizia e carabinieri, dopo la sistemazione del boschetto con il taglio di piante e sistemazione dell'area il parco sembra sulla via del recupero, spacciatori quasi spariti e cittadini che tornano a utilizzare il parco.
Il recupero e la vivibilità dei parchi sono l'unico antidoto al degrado.

Campioni



Hamilton ha vinto il suo 6 titolo mondiale piloti F1 secondo solo a Schumacher



Il SudAfrica ha vinto il campionato mondiale di Rugby in Giappone , è il suo terzo titolo mondiale


Berrettini è il 4 tennista italiano a entrare nelle prime 10 posizioni della classifica ATP e il primo ad andare alle ATP finals dei migliori 8 tennisti della stagione dai tempi di Barazzutti e Panatta