mercoledì 30 ottobre 2019

GB finalemente si voterà

Qualunque sia l'opinione che ognuno ha sulla Brexit sicuramente dopo 3 anni di indecisioni e blocchi reciproci tra remainer e brexiteer, tra conservatori laburisti e nord irlandesi , finalmente il Parlamento GB che non era in grado di decidere verrà sciolto e si tornerà a votare il 12 dicembre, almeno tutti sapranno veramente cosa ne pensano i cittadini inglesi che saranno liberi di votare il partito che più rappresenta la loro idea sulla Brexit, senza rifare il referendum che non avrebbe senso perchè altrimenti vorrebbe dire che il primo voto non era significativo.

I profughi non sempre sono in prima pagina

Oggi sono sbarcati dopo 11 giorni in mare più di 100 profughi della nave Ocean Viking, rispetto al clamore di quando succedeva col precedente governo notiamo che poco ci si è interessati di questi profughi. Forse sarà che al governo c'è il PD, forse sarà che eravamo in campagna elettorale, forse perchè i profughi sono usati a scopi politici da tutte le parti e il problema degli sbarchi e dei trafficanti di uomini invece semplicemente non si affronta.

Elezioni Umbria e conseguenze

In Umbria hanno vinto la Lega e FDI , per la prima volta dopo 50 anni la regione non sarà più governata da partiti di sinistra. L'alleanza PD-M5S_LEU ha fallito l'appuntameneto elettorale umbro, sicuramente ha pesato la ragione per cui l'Umbria votava cioè la caduta della giunta PD per sanitopoli denunciata da M5S , e questa già dice dell'incompatibilità di questa alleanza sopratutto in Umbria. Il PD minimizza il risultato dicendo che le città umbre erano già governate dal cdx, ma anche il Lombardia alcune grosse città sono governate dal csx ma la regione Lombardia non è negli ultimi 30 anni mai stata governata dal PD, quindi sembra una scusa per giustificare un crollo in una regione che governavano con la maggioranza caduta per lo scandalo della sanità. Sicuramente i litigi del governo giallo rosso sulla manovra economica e anche le modalità su come è nato questo governo hanno avuto un peso nel voto e per questo il voto non è solo locale. Un aggravante la foto di Narni con Conte. Da notare l'assenza di Renzi che è stato furbamente fuori da questa campagna regionale e potrà rivendicarlo. Si vedono le conseguenze del voto con il crollo sopratutto di M5S i cui elettori non erano probabilmente favorevoli all'alleanza col PD. DI Maio già ha annunciato la fine di questo esperimento che non verrà ripetuto nelle prossime regionali, questo aumenterà le tensioni nel governo dovendo M5S differenziarsi dal PD e questo si vede già sulla manovra economica. Il governo probabilmente non cadrà subito ma è sicuramente più debole.

lunedì 28 ottobre 2019

Morto al-Baghdadi capo dell'ISIS

Il capo dell'ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi, è morto sabato sera facendosi saltare in aria durante un raid delle forze speciali Usa nell'ultima enclave dominata dai terroristi, nella provincia di Idlib, nel nord della Siria. al-Baghdadi protagonista dell'ascesa dell'ISIS in Siria e Iraq dove aveva proclamato lo stato islamico nella moschea di Mosul, aveva caratterizzato il suo potere con la ferocia e la malvagità: eccidi, violenze gratuite, decapitazioni, massacri delle popolazioni iazide e l'esodo forzato dei cristiani della piana di Ninive. Una volta conquistato un ampia fetta di territorio e mostrato al mondo al sua forza l'ISIS aveva incominciato ad attrarre migliaia di giovani mussulmani da tutto il mondo, molti dall'Europa. La Turchia aveva consentito il passaggio attraverso al sua frontiera di questi candidati e fatto traffici (specie del petrolio) con lo stato islamico. L'ISIS si era poi resa protagonista di terribili attentati in Europa: Francia, Inghilterra, Spagna e Germania. Appare quindi tutto tranne che una coincidenza che la localizzazione e l'uccisione di al-Baghdadi sia avvenuta dopo che l'amministrazione USA abbia dato il via libera alla Turchia per l'operazione di attacco alle milizie curde nel nord della Siria. E guarda caso l'operazione delle forze speciali è avvenuta a pochi giorni dagli accordi tra Turchia e Russia. Insomma tutte sembra lasciar pensare che una volta trovata una "soluzione" politica e militare che assecondasse i piani tuchi per il nord della Siria in cambio la Turchia abbia consegnato al-Baghdadi agli USA. Trump ha festeggiato il successo politico e militare ringraziando tutti gli attori principali della guerra in Siria: Russia, Turchia, Siria, Iraq e persino i curdi. Trump può vantare un successo strepitoso a un anno dalle prossime presidenziali, ricordiamo che uno dei punti che aveva caratterizzato la scorsa campagna elettorale era proprio quella di porre fine all'ISIS e abbandonare la Siria riportando a casa i soldati USA.

martedì 22 ottobre 2019

In Libano la gente dice basta alla corruzione politica

Una classe dirigente corrotta, una crisi economica profonda, un governo incapace di affrontare i numerosi problemi sistemici del paese, costi sempre maggiori anche per le classi medie. Alla fine la gente è scesa in piazza per dire basta. Per chiedere un cambiamento, ed è scesa in piazza senza dividersi tra sunniti, sciiti e cristiani, superando cioè quella tripartizione che sostiene e blocca allo stesso tempo la politica e ogni aspetto del complicato paese.

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-libano-che-scende-in-piazza-ha-fame-anche-di-bene-comune 

lunedì 21 ottobre 2019

La Milano di Sala fa acqua da tutte le parti


Il sindaco Sala e la sua giunta così lesti a allargare la zona a pagamento per i parcheggi fino ai quartieri residenziali periferici e a bloccare l’uso delle machine “vecchie” in zona B si dimostrano però veramente inefficienti nella manutenzione delle strade e nella pulizia degli scoli per il drenaggio dell’acqua piovana nelle strade e nei sottopassi milanesi.
Basta un temporale più forte o una pioggia prolungata e la città è allagata.
Senza parlare dell’irrisolta questione dell’esondazione del Seveso e del Lambro, altro che riaprire I Navigli bisognerebbe evitare che la città si allaghi.

Ultimo aggiornamento…

"A causa delle forti piogge di questa notte si sono verificate infiltrazioni importanti in alcune scuole", ha fatto sapere l'amministrazione. Cinque scuole dell'infanzia sono rimaste chiuse: Adriano - quattro sezioni - e Fortis - cinque sezioni - nel Municipio 2; la Cesari - sette sezioni - nel Municipio 9; Meleri - cinque sezioni - nel Municipio 4 e la Parenzo - cinque sezioni - nel Municipio 6. Chiuse due sezioni su cinque anche nella scuola dell’infanzia Anemoni nel Municipio 6.

Complimenti per la manutenzione! Parliamo anche dei 52 euro a bambino di iscrizione alle scuole dell'infanzia introdotti dall'amministrazione Sala, venga dato un resoconto di come questo aggravio di tasse è stato usato per le stesse scuole dell'infanzia!


Caos in CILE

In Cile esplode la protesta sociale dopo l'annuncio dell'ennesimo aumento dei prezzi dei mezzi pubblici. Le proteste ha prima visto la devastazione delle stazioni della metropolitana nella capitale e poi si è diffusa in molte città con saccheggi e assalti ai supermercati, proprio in uno di questi episodi sono morte 3 persone. Nonostante il ritiro del provvedimento che aumentava i prezzi dei mezzi pubblici la situazione continua ad essere fuori controllo. Il governo ha risposto dichiarando nella capitale cilena e nei dintorni l'entrata in vigore del coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino. Per la prima dai tempi di Pinochet l'esercito è tornato nelle strade. Anche nella seconda notte di scontri sono continuati i saccheggi e gli incendi e altre 8 persone sono morte.

domenica 20 ottobre 2019

Boris Johnson sempre più in difficoltà

Boris Johnson ottiene un nuovo accordo dalla Unione Europea ma non riesce a farlo approvare al Parlamento inglese che anzi vota ancora una volta contro la Brexit e impone al governo inglese di richiedere un rinvio di 3 mesi della Brexit. Ancora una volta come accaduto per Teresa May, anche Boris Johnson non governa, non ha una maggioranza, in parlamento. Cosi per rispettare la legge Johnson fa pervenire una lettera all'Unione Europea per chiedere un rinvio di Brexit, ma non la firma e anzi invia una seconda lettera invece da lui firmata in cui chiede di ignorare la prima. Johnson rimane cosi convinto che un rinvio sarebbe un errore e ha aggiunto di essere convinto di poter far approvare dal parlamento britannico l’ultimo accordo raggiunto tra Regno Unito e Unione Europea entro il 31 ottobre, data fissata per Brexit. Francamente appare davvero difficile visto che non ha la maggioranza in Parlamento e che i nord irlandesi si sono espressi contro il nuovo accordo.

martedì 15 ottobre 2019

Premio Nobel Pace 2019

Finalmente il Nobel per la Pace torna a premiare una persona che si è attivamente impegnata a far tornare la pace in una regione del mondo.
E’ stato infatti premiato il premier dell’Etiopia che ha posto fine a un conflitto che durava da decenni con l’Eritrea.
Nella motivazione si legge che il Nobel per la pace è andato al premier etiope Abiy Ahmed Ali "per i suoi sforzi   per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea".
Forse qualcuno si stupisce che non sia avvenuto come in altri casi che il premio sia andato anche al rappresentante dell’altra parte coinvolta, ma certo avrà pesato il fatto che l’Eritrea rimane una dittatura che ha poco rispetto dei diritti umani. Ci compiaciamo del premio al premier etiope, un leader coraggioso e giovane che bene può fare per tutta l’area dell’Africa Orientale .

giovedì 10 ottobre 2019

La Turchia viola il diritto internazionale e invade il nord della SIRIA

La Turchia alla fine inizia l'invasine del nord della SIRIA, con la scusa di crearsi una zona di cuscinetto per la propria sicurezza ma in realtà per riaffermare il suo ruolo di potenza regionale, dopo le sconfitte dei gruppi di ribelli siriani da lei appoggiati. Erdogan in patria perde consensi e rilanciare il teorema del vecchio nemico curdo potrebbe servirgli anche per riconquistare il consenso politico ma anche per rilanciare la guerra contro Assad.
L'amministrazione USA di Donald Trump è convinta giustamente a non farsi coinvolgere in lunghi conflitti costosi sia in termini economici che in termini di vite umane ma purtroppo questa visione limitata ai soli propri interessi sacrifica il popolo curdo usato ancora una volta fino a quando serviva per combattere l'ISIS e poi abbandonato.
L'opinione pubblica internazionale appare silente, nessun appello di VIP per fermare l'ennesima strage annunziata e l'ennesimo flusso di profughi che questo nuovo conflitto alimenterà.
La comunità internazionale di fronte ad una palese azione unilaterale che viola il diritto internazionale appare impotente, l'Europa in particolare, visto che non è impegnata militarmente nel conflitto e soprattutto perché appare sotto il ricatto dei 3 milioni di profughi attualmente presenti sul territorio turco. Iran e Russia al momento fanno generici appelli per evitare un'escalation, vedremo fino a che punto Erdogan vorrà sfidare anche gli alleati di Assad.

mercoledì 9 ottobre 2019

Finalmente lo Stato da una risposta agli incendi dolosi dei capannoni in Lombardia


Dopo i numerosissimi incendi dolosi dei capannoni di stoccaggio di rifiuti avvenuti lo scorso anno in Lombardia l'impressione che ci fosse qualcosa di losco dietro era chiara. Ora finalmente la magistratura ha colpito lodevolmente i presunti colpevoli. "Stando alle indagini dei militari, che hanno portato all’arresto di undici persone (due in carcere e nove ai domiciliari) tra organizzatori, imprenditori compiacenti e manovalanza" (https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/traffico-rifiuti-1.4824284) mostrando chiari legami con la malavita organizzata che ha cosi organizzato lo smaltimento di 14 mila tonnellate di rifiuti sull'asse Campania-Lombardia -Calabria, assumendo il controllo di una storica società di Busto Arsizio. Il guadagno è stimato intorno ai 1,7 milioni di euro.

COMPLIMENTI ALLE FORZE DELL?ORDINE E ALLA MAGISTRATURA

mercoledì 2 ottobre 2019

CINA sfoggio militare per 70 anni RPC

Nel 70esimo anniversario della nascita della Repubblica popolare cinese il presidente XI PING , eletto a vita, ha sfoggiato in una parata militare la potenza militare cinese e ha usato termini molto nazionalisti  : "Nessuna forza può neanche scuotere lo stato della Cinao fermare il popolo e la nazione cinesi dal marciare in avanti".
Solo ad Hong Kong ci sono state proteste represse dalla polizia.
Pochi i commenti anche dei giornali occidentali su una manifestazione che aveva poco di pacifico e che ha ricordato l'unità della Cina richiamando Macao e Hong Kong all'unità ma anche Taiwan che ad oggi non fa parte della Cina.
Chissà se la stabilità promessa coincide con quella che chiedono i giovani di Hong Kong che manifestano da mesi contro Pechino, o quella di Taiwan che non ha nessuna intenzione di unirsi alla Cina, o è quello che pensano nelle regioni sottoposte a repressione nella Cina continentale come il Tibet e lo Xinjiang .