giovedì 21 febbraio 2019

Sulle politiche pro-life passi indietro della Regione Lombardia

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la legge di riforma dei servizi cimiteriali e Funerari. E’ stato approvato all’unanimità anche un emendamento del Partito democratico, che modifica parzialmente le disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati, chiamati nell’emendamento «prodotti del concepimento»,  a seguito di interruzione (volontaria e non) di gravidanza. L’emendamento introduce che ciò dovrà avvenire «esclusivamente su esplicita richiesta della donna o di chi è titolato alla decisione» nel caso ad esempio di minorenni o di persone incapaci di intendere e di volere. La precedente norma imponeva che venisse loro data comunque sepoltura restituendo ai bambini non nati la dignità di persone invece di essere trattati come rifiuti speciali.
Un altra modifica significativa introdotta è che si trasferisce «dalla famiglia» alla «sola donna» la decisione.
«Così – avvisa don Maurizio Gagliardini, presidente dell’associazione “Difendere la vita con Maria” creata proprio per dare sepoltura ai bambini abortiti – nel sottolineare il peso decisionale esclusivo della donna, per voler accentuare a tutti i costi la legge 194, in realtà si va a discriminare il ruolo del padre e della genitorialità». Secondo il sacerdote, «il concepito con questo indirizzo diventa proprietà della donna, che infatti con la nuova norma ne potrebbe disporre. Ma non è così: il concepito è autonomo, nella sua vita e nella sua libertà».
Nell’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire don Gagliardini sostiene che le cose dovrebbero rimanere come sono ora, con l’obbligatorietà che embrioni e feti siano collocati all’interno dei cimiteri in appositi spazi per chi desidera ricordarli o in luoghi dove già oggi vengono inumati gli altri resti umani. Don Gagliardini, afferma «mi sembra che la norma sia un passo indietro nonostante rimanga il fatto che embrioni e feti si possano comunque onorare con una sepoltura». Il seppellimento dei bambini non nati, oltre a restituire una dignità a questi bambini, mantiene viva la coscienza sull’aborto che con il seppellimento esce dal nascondimento e lo rende pubblicamente visibile. Cancellare il seppellimento è come voler nascondere quello che è successo e far finta di nulla ma non è e non sarà mai così perchè quello che è avvenuto è la perdita di una vita umana.
La nuova legge di riforma dei servizi cimiteriali e Funerari da anche la possibilità che gli animali d’affezione siano tumulati con i loro proprietari. L’articolato è stato approvato dal Consiglio regionale con 41 sì e 29 no e specifica che «per volontà del defunto o su richiesta degli eredi, possono essere tumulati in teca separata, previa cremazione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia».
Questa regola porrà molti problemi come già sui social hanno evidenziato alcuni sacerdoti perchè non ci può essere un funerale cristiano per gli animali domestici, la decisione di seppellire insieme uomini e animali prefigura una equiparazione che non è possibile o il ritorno ad un paganesimo che si leggeva di solito sui libri di storia.
Insomma i cani seppelliti con gli uomini e i bambini non nati come rifiuti speciali. Una vergogna che si aggiunge alla decisione della Giunta regionale della Lombardia dello scorso 17 dicembre 2018 di rendere possibile la somministrazione del composto abortivo Ru486 anche in regime di day hospital. Decisione sbagliata perchè favorisce l'uso di queste pillole abortive che lasciano sempre più sole le donne di fronte al dramma dell'aborto e perchè questa pillola ha un tasso di mortalità 10 volte superiore all'aborto chirurgico. La deriva della regione Lombardia prosegue con la decisione di promuovere la distribuzione gratuita dei profilattici agli studenti. Insomma i tempi di un’amministrazione pro-life sembrano giunti alla fine.

sabato 16 febbraio 2019

La Spagna nuovamente al voto

La Spagna tornerà al voto il 28 Aprile .
Il Governo di minoranza del socialista Sanchez è caduto sulla manovra finanziaria abbandonato dagli indipendentisti catalani, ma la vera sconfitta è stata proprio sulla crisi catalana. Di fronte al rischio di accordi con I catalani le oppsizioni hanno oraganizzato lo scorso weekend una manifestazione con centinaia di migliaia di persone scese in piazza per non accettare accordi con gli indipendentisti. Sanchez ha dovuto quinid rifiutare accordi con liste catalane che gli hanno così tolto l’appoggio. Un governo quello Sanchez che per stare in piedi rischiava di far dividere la Spagna e di delegare all’ultra sinistra di Podemos la manovra economica.
Alle elezioni probabilmente Sanchez e I socialisti pagheranno elettoralmente le loro ambiguità anche se I partiti di opposizione Ciudadanos Popolari e Vox non sono così vicini e simili tra loro , ma hanno già dato prova di governare in Andalusia dove proprio l’ambiguità di Sanchez ha portato ad una storica sconfitta qualche mese fa I socialisti.
Interessante notare come un paese con una grave crisi politica che dura da 3 anni, con tensioni molto forti per la questione catalana, che va ad elezioni anticipate con una finanziaria bocciata, non sia sotto "attocco" delle agenzie di rating e dello spread. Ma ovviamente si sa la Spagna nonostante tutto non è l'Italia che è ancora una delle 7 potenze del G7.
Ultima considerazione si allarga all'Europa, tutti I leader socialisti giovani e in camicia Bianca che dovevano essere il ricambio generazionale dei socialisti in Europa escono così di scena, Sanchez, Valls, Renzi. Per I socialisti in calo anche in Olanda e Germania le elezioni europee rschiano di essere una storica sconfitta.

mercoledì 13 febbraio 2019

Grazie a Delpini per le parole al Consiglio Comunale - Pubblicata su Avvenire


La nostra lettera pubblicata su Avvenire del 13/2/2019


Ringraziamo SE Mons Delpini per il bel messaggio che ha voluto dare alla città di Milano in occasione dell’intervento presso il consiglio comunale.
Abbiamo innanzitutto apprezzato il richiamo a guardare alla Chiesa e a confrontarsi con essa non solo per quello che fa e per la sua "utilità" ma quello che di più proprio la Chiesa cattolica ha da offrire che "è la persuasione che la vita abbia un senso, che abbia una direzione, che sia risposta alla promessa di Dio della vita eterna". 
In particolare vogliamo ringraziare SE Mons Delpini per aver richiamato la centralità del tema della famiglia e il coraggio che ha mostrato anche nel sottolineare che “La considerazione della famiglia e la sua centralità per il benessere della città si scontra con la tendenza diffusa a dare enfasi ai diritti individuali, nel costume, nella mentalità e nella legislazione nazionale come nelle delibere comunali”. Invece come dice Delpini, in vista della promozione del bene comune, è necessario che “si promuova la famiglia come forma stabile di convivenza, di responsabilità degli uni per gli altri, di luogo generativo di futuro” soprattutto difronte ai dati che sempre più indicano le problematicità verso cui la famiglia innanzitutto può rappresentare una risorsa e una risposta : “preoccupante calo demografico, la desolata solitudine degli anziani, i fenomeni allarmanti della dispersione scolastica, delle dipendenze in giovanissima età, dell’indifferenza individualistica”.
Ringraziamo poi SE Mons Delpini per aver sottolineato il ruolo che svolgono le numerose associazioni e istituzioni nella città nel promuovere il buon vicinato, e tra questi anche il ruolo dei centri culturali.
Infine siamo lieti che abbia richiamato il fatto che “La prospettiva di Milano deve essere Europea e Mediterranea, per essere fedele alla sua vocazione. Questi orizzonti irrinunciabili acquistano particolare fascino e sono una particolare responsabilità in questa stagione che prepara le elezioni europee e registra una povertà preoccupante di contenuti”.

mercoledì 6 febbraio 2019

Trump State of the Union address 2019 about abortion

Il presidente Trump ha cosi parlato delle recenti leggi di NYC e della Virginia sul tema dell'aborto durante il discorso dell'Unione al Congresso americano.
"Non c'è più grande contrasto che la bellissima imagine di una madre che regge il suo bambino infante e le cose agghiaccianti che la nostra nazione ha visto in questi ultimi giorni. I legislatori di new York hanno celebrato con gusto quando hanno firmato la legge che permette di strappare un bambino dal grembo materno pochi momenti prima della nascita. Questi sono bellissimi bambini che vivono e che non avranno mai l'opportunità di condividere il loro amore e i loro sogni con il mondo. E poi abbiamo il caso del governatore della Virginia che ha dichiarato che ucciderebbe un bambino dopo la nascita. Per difendere la dignità di ogni persona chiedo al Congresso di approvare una legge che proibisca l'aborto a tardo termine dei bambini, che possono sentire dolore nel grembo materno". A questo annuncio è seguita una standing ovation da parte dei deputati repubblicani, ma quello che ha colpito sono le immagini di tutte le donne deputate democratiche, tutte vestite di bianco per richiamare la difesa dei diritti delle donne, che sono rimaste immobili all'annuncio, senza alcuna eccezione, come soldatesse che debbano obbedire ad un ordine, o meglio ad una ideologia che non può confrontarsi nemmeno con al realtà.
Trump ha continuato dicendo "Lavoriamo insieme per creare una cultura che si prende cura della vita nascente e riaffermiamo la fondamentale verità che tutti i bambini, nati e non nati sono stati fatti a immagine di Dio

Messa in pubblico negli emirati arabi uniti: fatto storico

Una foto, un'immagine a volte raccontano meglio di molte parole. Ieri è stato un giorno storico, per la prima volta in un paese della penisola arabica si è celebrata una messa in pubblico e in un paese in cui le chiese non possono avere la croce sul tetto, ieri, nello stadio, ce n’era una alta una decina di metri. In uno Stato, gli Emirati Arabi Uniti, in cui le attività religiose delle minoranze devono essere svolte tra le mura dei luoghi di culto, ieri c’erano 180mila persone che partecipavano alla prima Messa pubblica nel Golfo, culla dell’islam. Messa presieduta da un Papa. Un segnale di un desiderio che qualcosa cambi forse. Una grande speranza.


martedì 5 febbraio 2019

Dite a Toninelli che Lione non è una città qualsiasi

Il ministro Toninelli ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture parlando di TAV dopo aver detto che lui darebbe la priorità alla realizzazione della metro 2 a Torino ha pronunciato una frase sconcertante per declassare l'opera della Torino - Lione, ha detto : "Chi se ne frega di andare a Lione, lasciatemelo dire". Non vogliamo entrare nel merito dell'opera ma almeno dite al ministro che Lione non è una città a caso e che andare a Lione significa unirsi ai corridoi del trasporto europeo.



lunedì 4 febbraio 2019

Storica visita di Papa Francesco nella penisola arabica

Papa Francesco primo Papa nella penisola arabica, è giunto negli Emirati Arabi Uniti esprimendo "apprezzamento per l’impegno di questo Paese nel tollerare e garantire la libertà di culto, fronteggiando l’estremismo e l’odio. Così facendo, mentre si promuove la libertà fondamentale di professare il proprio credo, esigenza intrinseca alla realizzazione stessa dell’uomo, si vigila anche perché la religione non venga strumentalizzata e rischi, ammettendo violenza e terrorismo, di negare sé stessa".
Il discorso del Papa condanna la violenza nel nome di Dio, richiama a riconoscerci tutti fratelli, a garantire la libertà religiosa e la stessa dignità ad ogni uomo.
Il Pontefice chiarisce che «non si può onorare il Creatore senza custodire la sacralità di ogni persona e di ogni vita umana: ciascuno è ugualmente prezioso agli occhi di Dio. Perché Egli non guarda alla famiglia umana con uno sguardo di preferenza che esclude, ma con uno sguardo di benevolenza che include». Ha continuato affermando che "il giusto atteggiamento non è né l’uniformità forzata, né il sincretismo conciliante: quel che siamo chiamati a fare, da credenti, è impegnarci per la pari dignità di tutti, in nome del Misericordioso che ci ha creati e nel cui nome va cercata la composizione dei contrasti e la fraternità nella diversità". E ricordando l'episodio di Noè ha aggiunto che anche «noi oggi, nel nome di Dio, per salvaguardare la pace, abbiamo bisogno di entrare insieme, come un’unica famiglia, in un’arca che possa solcare i mari in tempesta del mondo : l’arca della fratellanza».

Il punto di partenza è uno solo: «Riconoscere che Dio è all’origine dell’unica famiglia umana. Egli, che è il Creatore di tutto e di tutti, vuole che viviamo da fratelli e sorelle, abitando la casa comune del creato che Egli ci ha donato». Ecco, si fonda «qui, alle radici della nostra comune umanità, la fratellanza. Essa ci dice che tutti abbiamo uguale dignità e che nessuno può essere padrone o schiavo degli altri».

Il dialogo «domanda il coraggio dell’alterità, che comporta il riconoscimento pieno dell’altro e della sua libertà, e il conseguente impegno a spendermi perché i suoi diritti fondamentali siano affermati sempre, ovunque e da chiunque». Perché senza libertà non si è più «figli della famiglia umana, ma schiavi». E tra le libertà «vorrei sottolineare quella religiosa. Essa non si limita alla sola libertà di culto, ma vede nell’altro veramente un fratello, un figlio della mia stessa umanità che Dio lascia libero e che pertanto nessuna istituzione umana può forzare, nemmeno in nome suo».

Venezuela: imbarazzante silenzio del governo italiano

Spagna, Regno Unito, Francia e Germania riconoscono Guaidò come presidente ad interim del Venezuela fino alla convocazione di nuove elezioni presidenziali. Il Governo italiano non si esprime bloccato ancora una volta dalle divergenza tra lega e 5stelle. Una scelta imbarazzante che ci emargina ancora di più in Europa ed appare incomprensibile, se non alla luce delle posizioni 5stelle, verso un paese dove c'è una folta comunità italiana e dove la democrazia e la libertà non sono tutelate da troppo tempo e la popolazione è oramai priva di tutto.

La comunità italiana in Venezuela , 150.000 cittadini italiani e quasi 2 milioni di discendenti italo-venezuelani, durante la manifestazione di sabato organizzata dall’opposizione di Guaidò è stata fortemente criticata la mancata presa di posizione del governo italiano “Il governo italiano si è messo dalla parte sbagliata della storia” ha detto dal palco di Caracas, Angelo Palmieri, avvocato venezuelano di origini italiane, rappresentate della comunità italiana in Venezuela e ha letto pubblicamente un appello al Presidente Mattarella perchè appoggi la democrazia in Venezuela. Ricordiamo infatti che Maduro ha iniziato il secondo mandato senza legittimazione costituzionale perchè le elezioni che lo hanno eletto non erano libere, e il parlamento liberamente eletto ha eletto Guaidò presidente ad interim.

Il presidente Mattarella richiama il Governo, il richiamo del capo dello Stato, Sergio Mattarella, per una linea chiara e in sintonia con l’Ue. Le pressioni internazionali sono l’unica via pacifica per tornare al voto presidenziale in Venezuela. Ago della bilancia è l’esercito ad ora ancora schierato con Maduro. Guaidò ha lanciato un appello all’esercito perchè faccia entrare in Venezuela gli aiuti umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione.