venerdì 9 marzo 2018

Legge fine vita Gigli dopo caso Isaiah chiede correzione

Un’agonia di 7 ore per Isaiah. Nelle braccia del papà che lo guarda intensamente mentre la mamma ha una mano appoggiata sulla sua fronte. Così è morto, alle 19.50 di mercoledì, Isaiah Haastrup, il piccolo di 12 mesi, ricoverato al King’s College Hospital di Londra, affetto da una grave disabilità causata da mancanza di ossigeno alla nascita. 
I medici dell’Alder Hay Children Hospital di Liverpool avevano chiesto ai giudici di sospendere alimentazione e respirazione assistite, i genitori si erano opposti ricorrendo inutilmente alla Corte Suprema che ha datoloro torto.
"Il nuovo Parlamento italiano corregga la legge sul biotestamento prima che il 'dovere' di evitare cure inutili possa causare anche in Italia tragici epiloghi come quello del piccolo Isaiah, morto oggi per interruzione dei sostegni vitali ordinata dalla magistratura britannica". Lo afferma Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita Italiano. "La strage di bambini per decisione giu...diziaria, lasciati morire senza alcuna pieta' nonostante l'opposizione dei genitori, prosegue senza tregua - sottolinea Gigli - e nel totale disprezzo delle centinaia di migliaia di persone mobilitatesi per chiedere clemenza ai giudici. In Gran Bretagna basta infatti la decisione del rappresentante legale per decidere di lasciar morire un bambino gravemente malato per ordine dei giudici 'nel migliore interesse' del piccolo. Quando arrivera' dal buon Dio, Isaiah sara' contento di apprendere di essere morto 'nel suo interesse', ma non smettera' mai di chiedersi se a stabilirlo dovessero essere i giudici del suo Paese". (ANSA).

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