domenica 31 dicembre 2017

Ecco cosa ci lascia il 2017

Ecco cosa ci lascia il 2017. Vogliamo ricordare alcuni avvenimenti che reputiamo più significativi.

Purtroppo anche il 2017 è stato segnato da tragici e drammatici attentati terroristici, la più colpita quest'anno è stata la Gran Bretagna con gli attacchi a Londra e Manchester, ma anche Barcellona e San Pietroburgo sono state colpite. Da segnalare anche gli attentati in Egitto e Afghanistan.

Ma il terrorismo e la stato dell'ISIS hanno subito duri colpi, è giusto ricordare lo sforzo fatto per liberare le città di Mosul e di Raqqa, la speranza è che le atrocità compiute in questi luoghi non debbano più ripetersi e che i cristiani possano tornare a vivere nella piana di Ninive pacificamente.

Il 2017 ha visto affermarsi in maniera definitiva la leadership di Xi Jinping in Cina.
Quest'anno scende invece la stella politica della signora Merkel, che vince solo a metà le elezioni, ed infatti non è ancora riuscita a formare un governo.
Ad approfittarne potrebbe essere il neo eletto Emmanuel Macron ,nuovo presidente della Repubblica francese. L'elezioni francesi e tedesche hanno segnato l'anno politico in UE ma di una certa rilevanza è stata anche la crisi catalana.

Negli USA invece nonostante la forte opposizione, sopratutto dei soliti media a senso unico, ma anche a livello internazionale (specie da parte della UE) il Presidente Trump ha ottenuto importanti risultati e 2 vittorie politiche importanti:
E' stato confermato Gorsuch, il giudice nominato da Trump alla Corte Suprema ed è stata approvata la sua ruiforma fiscal, la più importante dai tempi di Reagan. Certo le difficoltà anche all'interno del partito repubblicano sul'Obama Care e con la magistratura sui decreti restrittivi sull'immigrazione hanno segnato anche delle sconfitte o mezzi passi. Da ricordare poi la sua politica pro life con lo stop dei fondi federali pro aborto ha portato insieme a legislazioni locali rsstrittive la Planned Parenthood Federation of America a perdere altre 27 strutture sanitarie e scendere a 597 .
Tra chiari e scuri invece la sua politica estera segnata in particolare da tre eventi, la forte alleanza con al nuova leadership in Arabia Saudita, lo scontro con la Corea del Nord e l'annuncio di voler spostare l'ambasciata Americana a Gerusalemme.

Le minacce e le provocazioni della Corea del Nord sicuramente hanno caratterizzato il 2017 e riportato all'attenzione mondiale il pericolo nucleare.

L'avvento a Riad del nuovo leader principe ereditario Mohammed bin Salman segna una nuova tappa che ha portato ad un'inasprimento della lotta tra sciiti e sunniti per il predominio nel mondo mussulmano.

Alcuni paesi hanno vissuto e non ancora risolto gravi crisi politiche e economiche: lo Zimbawe, il Kenya, il Congo, il Venezuela, la Libia solo per citare quelli più gravi.

In Italia il 2017 sarà ricordato per la forte riduzione degli sbarchi dalla Libia con tutti I pro e contro della situazione che si è venuta a creare dal punto di vista umanitario, tanto che il governo italiano ha annunciato una missione militare in Niger dopo gli accordi con la Libia per il contenimento dei viaggi in mare. Ma ricorderemo il 2017 anche per la pessima legge sul biotestamento approvata dal parlamento che finalmente è giunto al termine del suo lavoro con la fine della legislatura.

Per Milano, il 2017 verrà ricordato per due eventi importanti, la visita di Papa Francesco e l'elezione a Vescovo di SE Mons Delpini.

domenica 24 dicembre 2017

I nostri auguri di Natale 2017

Lasciamoci interpellare dai bambini che non vengono lasciati nascere, da quelli che piangono perché nessuno sazia la loro fame, da quelli che non tengono in mano giocattoli, ma armi.

Papa Francesco ci ricorda che Gesù è il centro del Natale; sembra ovvio ma non è così oggi, in una società distratta da tante cose e in cui per un pensiero di falsa tolleranza si vuole eliminare sia il presepe che l’augurio e con esso il vero simbolo del Natale: Gesù. Nel 2016 ricordava il Papa “Il mistero del Natale, che è luce e gioia, interpella e scuote, perché è nello stesso tempo un mistero di speranza e di tristezza. Porta con sé un sapore di tristezza, in quanto l’amore non è accolto, la vita viene scartata. Così accadde a Giuseppe e Maria, che trovarono le porte chiuse e posero Gesù in una mangiatoia, «perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (v. 7). Gesù nasce rifiutato da alcuni e nell’indifferenza dei più”. Giuseppe e Maria si sono fidati del progetto di Dio nonostante le difficoltà e i pregiudizi, hanno detto il loro sì, anche noi siamo chiamati a dire sì al progetto di vita, in un mondo dove ancora oggi molti bambini vengono rifiutati, non vengono fatti nascere e molti devono soffrire a causa della violenza e dell’egoismo di molti, “Lasciamoci interpellare dal Bambino nella mangiatoia, ma lasciamoci interpellare anche dai bambini che, oggi, non sono adagiati in una culla e accarezzati dall’affetto di una madre e di un padre, ma giacciono nelle squallide “mangiatoie di dignità”: nel rifugio sotterraneo per scampare ai bombardamenti, sul marciapiede di una grande città, sul fondo di un barcone sovraccarico di migranti. Lasciamoci interpellare dai bambini che non vengono lasciati nascere, da quelli che piangono perché nessuno sazia la loro fame, da quelli che non tengono in mano giocattoli, ma armi”. Come ricordava il poeta Quasimodo nella lirica Natale del 1972: “Pace nel cuore di Cristo in eterno; ma non v'è pace nel cuore dell'uomo. Anche con Cristo, e sono venti secoli, il fratello si scaglia sul fratello. Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino che morirà poi in croce fra due ladri?". Forte è la tentazione della cultura dello scarto verso i malati, i sofferenti, prevale una cultura che in nome di un giusto ma erroneamente assolutizzato principio di autodeterminazione tende a stravolgere i rapporti umani e l’umano stesso della nostra società. Una società in cui i desideri devono essere tradotti in diritti a scapito dei più deboli noi siamo chiamati a convertire innanzitutto il nostro cuore alla scuola dell’amore di Gesù come ci ricorda l’epistola: “La vostra amabilità sia nota a tutti […] E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri”. Come ha ricordato l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini nel primo Discorso alla città si deve partire dal «gesto minimo», che riconosce e realizza il «bene possibile» rispondendo alle sfide di questo tempo e ci suggerisce l’arte del buon vicinato e della decima come possibili vie per contrastare una società «ammalata» di individualismo, esposta «al rischio di essere sterile, senza bambini e senza futuro», e dove tutti sono più soli e manipolabili. Auguri Luca e Paolo Tanduo

Scandalo casette terremoto

Oltre i ben noti ritardi e inefficienze burocratiche nella consegna delle casette per i terremotati del centro Italia (consegnata il 50% e nelle Marche solo il 30%), ci sono due scandali che scuotono questa vicenda: i "furbi" che prendono gli indennizzi pur non vivendo nei paesi terremotati, e la qualità delle casette denunciate da un inchiesta de Il Giorno.
Sulla storia di chi approfitta per ricevere case e soldi potremmo purtroppo dire nulla di nuovo, bastava leggere la storia dei terromotati dell'irpinia pubblicata da La Stampa in questi giorni , nei container dopo 35 anni e alcuni che non ne avevano i diritti hanno da anni avuto la casa nuova.
Per lo scandalo della qualità invece dobbiamo riportare alcune cose che sembrano incredibili : case con tetti piatti in zone di montagna dove nevica, boiler posti sui tetti in cui l'acqua si congela viste le temperature invernali degli appennini e delle zone colpite.
Insomma il Governo e le Regioni hanno dimostrato di non saper risolvere neanche dopo 2 inverni la situazione degli sfollati in un area in cui l'inverno è notoriamente rigido.

Giappone e Cina problemi demografici



Giappone e Cina hanno entrambi un problema demografico : il Giappone ha un numero di figli per donna di 1,4 (l'Italia 1,34) la Cina ha applicato per 30 anni la politica del figlio unico. Entrambi ora anno un problema demografico enorme: il Giappone prevede che nel 2065 il 38,4% della popolazione sarà di oltre 65%, già oggi è il 25%, e la forza lavoro passerà da 65 milioni a 40 milioni entro il 2060. In Cina secondo le Nazioni Unite nel 2040 la forza lavoro calerà del 10% mentre nello stesso anno gli over 60 corrisponderanno al 28,6 della popolazione (l'Italia oggi gli ultra 65 sono il 22,3%).
Per entrambi i paesi si tratta anche di un problema culturale.
In Giappone i giovani stanno in ufficio per moltissime ore e escono tardi la sera dall'ufficio e questo riduce sia i tempi sociali sia di condivisione in famiglia. Questa mancanza di tempo libero e anche la riduzione demografica ha portato un declino dei consumi e una stagnazione economica che dura dagli anni 90. Mancano però politiche che cerchino nuove strategie. 
In Cina nonostante la fine della politica del figlio non è aumentato il numero di figli per donna: è difficile dopo 30 anni di aborti e sterilizzazioni e violenze cambiare la mentalità. Ora il partito comunista cinese ha iniziato una propaganda contro le cosiddette "donne di scarto" quelle che mettono al primo posto la carriera e sono single e senza figli, ma anche questa propaganda difficilmente otterrà un rapido cambiamento. Il rischio per l'economia cinese sono i costi del welfare per gli anziani soli sopratutto nelle regioni interne e di campagna abbandonate dai giovani, e inoltre la riduzione demografica renderà difficile mantenere i tassi di crescita di oggi.
In entrambi i casi si è resa una condizione difficile anche dal punto di vista economico e della conciliazione dei tempi famiglia lavoro.
Il problema preoccupa i governi dei due paesi e forse visto i numeri simili dovrebbe preoccupare anche quello italiano.

giovedì 21 dicembre 2017

Paradossi d'Italia, confronto col resto del mondo

Mentre in Italia da decenni si parla di tagliare le tasse, Trump ha in 1 anno fatto la riforma fiscale.
Mentre da noi si rischia di far chiudere l'Ilva per ricorsi di amministrazioni locali contro lo Stato, l'acciaio in Europa sarà rilanciato dai dazi messi a quello cinese. Mentre da noi i centri commerciali apriranno anche nelle festività e i lavoratori per vedere garantita la pausa festiva dovranno scioperare, in Europa sono chiusi.
Mentre da noi si litiga sulle responsabilità di chi ha fatto fallire le banche, in Europa gli altri Stati le banche le hanno salvate senza far pagare i risparmiatori.

In CINA Il Partito comunista vieta il Natale per i funzionari

“Con l'avvicinarsi del Natale, i leader ed i funzionari di tutti i gradi devono promuovere la cultura tradizionale cinese e assumersi il compito di costruire una casa spirituale per il popolo”, si legge nel documento. “Essi sono tenuti a studiare seriamente la dottrina dell’autoconsapevolezza culturale, introdotta al 19mo Congresso del Partito, ed astenersi dal celebrare ciecamente feste straniere o impegnarsi nelle religioni occidentali. Non devono partecipare a celebrazioni di origine occidentale e svolgere un buon lavoro di sicurezza in occasione della vigilia e del giorno di Natale”.

Tratto da Asianews http://www.asianews.it/notizie-it/Il-Partito-comunista-vieta-il-Natale:-%E2%80%98%C3%88-l%E2%80%99oppio-dello-spirito%E2%80%99-42643.html

un giudizio negativo sull’approvazione della Legge sul Biotestamento

“Il Movimento per la vita Ambrosiano esprime un giudizio negativo sull’approvazione della Legge sul Biotestamento che ritiene una legge sbagliata”, così in una nota si esprime il direttivo del Movimento per la Vita Ambrosiano a margine dell’approvazione della legge sul biotestamento.

Una legge che toglie al medico la responsabilità penale per l’omicidio del consenziente, smascherando così la mancanza nella legge del divieto di eutanasia . Una legge che non garantisce l’obiezione di coscienza né per il medico né per le strutture ospedaliere. Una legge che pretende di dare valore terapeutico a nutrizione e idratazione che sono sostegni vitali, e ne autorizza l’interruzione senza nessun riferimento alla condizione del paziente e quindi apre all’abbandono terapeutico e alla introduzione dell’eutanasia omissiva”, continuano i leader dell’associazione prolife milanese.

Leggi tutto il comunicato su  http://www.movimentovitamilano.it/comunicato-mva-sulla-legge-sul-biotestamento/ 


Biotestamento, Gigli: Parolin conferma legittima dell’obiezione di coscienza alla legge sulle Dat
Vitanews, 20 DIC – “Visto quanto sta già accadendo a Torino, la presa di posizione del Card. Parolin sull’obiezione di coscienza per le strutture sanitarie cattoliche è quanto mai opportuna. L’Assessore Saitta ha adombrato infatti la possibilità che la Regione Piemonte possa togliere la convenzione alle strutture sanitarie che non applicheranno la legge. Una minaccia nemmeno tanto velata per il Cottolengo, il cui superiore generale ha già dichiarato che non aderirà a richieste di sospensione di sostegni vitali”. Lo dichiara in una nota il deputato e Presidente del Movimento per la Vita Italiano, Gian Luigi Gigli.
“Questa legge non riconosce alcuno spazio per l’obiezione delle strutture sanitarie – sottolinea Gigli -. È previsto, che anch’esse, al pari di quelle pubbliche, siano obbligate ad applicarla.

Sempre più forti le tensioni tra sciiti e sunniti


La guerra tra sciiti e sunniti prosegue e dopo l'Iraq, la Siria e lo Yemen ora il prossimo terreno di scontro potrebbe diventare il Libano. 

Che la tensione si stia alzando tra Iran e Arabia Saudita è testimoniato dai missili che dallo Yemen sono stati lanciati sull'Arabia Saudita . L'Arabia Saudita sembra aver stretto un'alleanza con Israele e Stati Uniti contro l'Iran e oltre agli accordi di acquisti di armamenti lo testimonia la mossa di Trump di spostare l'ambasciata Usa a Gerusalemme e la scarsa reazione dei paesi sunniti Arabia in testa. Unica voce discordante quella di Erdogan che già con l'appoggio fallito dei fratelli musulmani in Egitto ha cercato di togliere la guida politica dei sunniti all'Arabia che però col nuovo principe eriditario ha accellerato con lo scontro con l'Iran e le alleanze nella regione come con l'Egitto di Al Sisi nemico dei fratelli musulmani. 

Va ricordato che Israele confina col Libano e che nel Libano ci sono gli Hezbollah alleati con l'Iran e arcinemici sia dei sunniti che di Israele, oltre ad aver combattuto in Siria contro i sunniti.

Il predominio sul mondo islamico tra sciiti e sunniti purtroppo sembra destinato a far scoppiare nuovi conflitti.

domenica 10 dicembre 2017

La scommessa di Trump su Gerusalemme

Il presidente americano, Donald Trump, ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele e ha avviato il processo per trasferire lì l’ambasciata statunitense che ora, come tutte le altre sedi diplomatiche, è a Tel Aviv. Come ha dichiarato durante l'annuncio Trump è ora di riconoscere che Gerusalemme è la capitale di Israele e procedere sulla strada della pace nella direzione due popoli due stati. Trump fa quello che prevedeva una legge del Congresso del 1995, venuta dopo il Trattato di Oslo del 1993, che riconosceva Gerusalemme capitale, ogni presidente americano ogni 6 mesi doveva firmare un decreto per rinviarne l'applicazione. Trump col realismo che sembra contraddistinguere la sua politica oltre schemi ideologici e orami superati ha deciso di rompere gli indugi. D'altronde era una delle promesse della sua campagna elettorale. Certamente questa mossa gli garantisce anche il sostegno di una parte della destra americana, ma bisogna dire che anche i democratici hanno sempre sostenuto questa posizione, può quindi avere un riflesso interno. MA può rappresentare anche una scommessa sul rilancio di un dialogo che è fino ad oggi morto e senza sbocchi. Una mossa forse azzardata ma che potrebbe costringere i due interlocutori (israeliani e palestinesi) a rimettersi in discussione e rilanciare un dialogo bloccato da veti reciproci. Ognuno dovrà certamente cedere qualcosa. La situazione internazionale che vede una parte del mondo sunnita, Arabia Saudita prima fra tutti, alleata con Israele in versione antri-Iran, lascia presupporre che i palestinesi non troveranno facilmente un sostegno internazionale ad una nuova intifada, sembrerebbe quindi che la mossa, provocazione, di Trump possa sfruttare le attuali divisioni tra sciiti e sunniti e all'interno del mondo sunnita stesso (vedi isolamento del Qatar) per provare ad avere uno sbocco che oggi sembra impossibile e un po azzardato pensare. Certamente Trump scompiglia le carte e vedremo se questo sarà utile o no ad un processo di pace che fino ad oggi era morto...e certamente non è stato Trump ad ucciderlo.

mercoledì 6 dicembre 2017

La legge sul biotestamento risponde solo a logiche partitiche

Un Parlamento in scadenza accelera l’approvazione della legge sul biotestamento, legge ingiusta, legge che mina alle fondamenta l’alleanza terapeutica medico paziente, legge che non garantisce l’obiezione di coscienza, legge che pretende di dare valore terapeutico a nutrizione e idratazione, una legge che in pratica depenalizza l’eutanasia omissiva.
Tutto questo perché? Per puri fini politici, non è infatti un’emergenza nazionale, ben altre istanze dovrebbero essere messe come priorità dalla politica nel nostro paese. Ma questa legge serve per saldare i rapporti del PD con l’ala radicale vista la rottura con la sinistra. Il bene comune sacrificato sull’altare delle alleanze elettorali.

lunedì 4 dicembre 2017

In CINA il partito comunista vuole entrare nelle aziende

La Cina vuole imporre una sezione del PCC in ogni azienda straniera…. Gli unici che hanno protestato e stanno ripensando la politica delle loro ditte in Cina sono quelle tedesche. Giornali e mondo politico tacciono su questo fatto grave.

Se le tasse per le imprese passano dal 33% al 20%

Le tasse per le imprese passano dal 35% al 20%, non è una fake news, è la riforma fiscale approvata dal Senato Americano e voluta da Donald Trump. Dopo la nomina del nuovo giudice della corte suprema, certamente la vittoria più significativa per Trump.
Una notizia nascosta dal clamore del presunto scoop sul generale Flynn riguardo il suo spergiuro all’Fbi. Ricordiamo che Flynn fu "licenziato" dalla Casa Bianca proprio per aver mentito al Vice Presidente Pence sui colloqui coi russi. Niente di nuovo e soprattutto la notizia inizialmente erroneamente riportata in merito al coinvolgimento di Trump come candidato (mentre era già stato eletto) è costata al giornalista Brian Ross quattro settimane di sospensione da parte della sua stessa emittente ABC.
 
La vera notizia, quella che davvero può influire in modo più significativo sulla presidenza Trump e sull'economia vene prativcamente celata da tutti i media.