mercoledì 6 settembre 2017

Il tragico caso di malaria a Trento: quando l'ideologia strumentalizza una tragedia

La notizia della morte della bimba di 4 anni all’ospedale di Trento ha scatenato reazioni e commenti che, più che attinenti ai fatti, volevano sostenere tesi ideologiche. Da chi subito ha voluto puntare il dito contro l’immigrazione a chi ha voluto attribuirla ad una infezione autoctona resa possibile dai cambiamenti climatici.
Questa tragica storia invece è probabilmente spiegabile con un clamoroso errore dell’ospedale, infatti secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa “il parassita che ha causato la malaria alla bimba trentina di 4 anni morta a Brescia, dopo il ricovero a Trento, è lo stesso che aveva fatto ammalare i due bambini di ritorno dal Burkina Faso che erano in pediatria a Trento negli stessi giorni della piccola. A dirlo è Nunzia Di Palma, direttrice dell’unità operativa di pediatria dell’ospedale di Trento”. 
Siccome la malaria non si trasmette per contatto ma solo per via ematica un grave errore o negligenza nelle procedure deve aver prodotto il tragico evento.
Questa triste storia mette però ancora una volta di più in luce la strumentalizzazione che i media tendono a fare delle notizie per fini ideologici. Grave la responsabilità del primario che ha parlato di malaria autoctona lanciando un allarmismo ingiustificato.

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