venerdì 3 febbraio 2017

Piaccia o no Trump fa quello che aveva annunciato

Si può pensare di Trump il peggio, il meglio, oppure opportunamente aspettare i fatti e giudicarli singolarmente. In ogni caso a Trump va riconosciuto che fin dai suoi primi atti presidenziali, anche quelli più concreti come i decreti presidenziali, sta facendo quanto aveva promesso e annunciato in campagna elettorale.
 
Trump ha suito firmato un decreto per l’uscita degli USA dal Tpp.
 
L'atto più importante forse ad oggi è aver indicato il successore di Antonin Scalia alla Corte Suprema: Neil Gorsuch. Ha scelto come promesso un giudice pro-life ma è significativo che il candidato scelto segue lo stesso approccio “originalista”, che cioè cercava di rispettare il dettato costituzionale dei padri fondatori, invece di interpretarlo secondo le sue inclinazioni, del defunto e rimpianto Scalia
Gorsuch è inoltre strenuo difensore della libertà religiosa, si è battuto contro quella parte dell'Obamacare che voleva costringere tutti i datori di lavoro, a passare “come mutua” ai dipendenti metodi per il controllo delle nascite (contraccezione, aborto, sterilizzazione).
 
Trump ha tra i suoi primi gesti, convocato le grandi aziende produttrici di automobile in America per ribadire la necessità di produrre in America le auto che poi verranno vendute sul mercato americano.
 
Trump ha firmato subito il decreto per fermare i finanziamenti federali alle ONG che sostengono e promuovo l'aborto all'estero. La misura, definita “Mexico City”, fu adottata per la prima volta nel 1984 dall’allora presidente Ronald Reagan ed è stata firmata per altro ogni presidente republicano dal 1984 ad oggi. Questa misura non riguarda il territorio statunitense, ma si applica alle agenzie che operano all’estero, prima fra tutte Planned Parenthood International.
 
Trump ha firmato due ordini esecutivi che danno il via libera alla costruzione degli oleodotti Keystone XL e Dakota Access. Entrambi i progetti erano stati bloccati da Barack Obama.
 
Trump ha firmato un ordine esecutivo che ha dato il via libera alla costruzione di un muro al confine meridionale con il Messico per prevenire “l’immigrazione illegale, il traffico di droga e di persone e gli atti di terrorismo”.
 
Per noi italiani tanta coerenza tra le promesse e i fatti e la rapidità delle scelte è davvero sorprendente, a prescindere dai contenuti.

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