mercoledì 30 novembre 2016

Castro si chiude la vita di uno degli ultimi dittatori comunisti


Con la morte di Castro si chiude la vita di uno degli ultimi dittatori comunisti.
La sua morte però è stata celebrata con molte parole enfatiche e di elogio che ne hanno ricordato il ruolo mondiale e di primo piano che senz'altro ha avuto, ma spesso hanno dimenticato di parlare del fatto che comunque il suo potere si basava sulla dittatura e quindi sulla repressione di ogni dissenso politico e di ogni libertà.
L'isola di Cuba purtroppo, anche se avviata a grandi cambiamenti, non ha ancora raggiunto la democrazia. Oggi sono possibili attività economiche private e maggiori libertà economiche sono garantite, non ancora quelli politiche e civili.
Nella vicenda cubana poi si è dimenticata la persecuzione, tipica di ogni dittatura ateista, della Chiesa e dei cristiani.
La Chiesa Cattolica ha avuto in questi anni un grande ruolo nella vicenda di Cuba, come non ricordare la mediazione di papa Francesco, indispensabile, nell'accordo USA-Cuba.

Di certo, però, l’incontro rimasto nella storia è quello del 1998, quando Castro ancora tiranno incontrastato di Cuba accolse ai piedi della scaletta dell’aereo l’anziano Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II aveva chiesto – oltre alla fine del pluridecennale embargo statunitense – più libertà per il popolo e per la chiesa. Fidel rispose ripristinando il Natale e garantendo pur sotto uno stretto controllo maggior libertà alla Chiesa. Giovanni Paolo II durante l’omelia pronunciata alla messa all’Avana pronunciò tredici volte la parola “libertà”, con i fedeli che iniziarono a scandire – in forma ritmata – “Libertad! Libertad”. Nel 2012 ci fu la visita di Benedetto XVI che chiese ed ottenne di ripristinare il Venerdì Santo come festa civile. In tutte le tre le tappe, fondamentale è stato il contributo di cucitura e pazienza del cardinale Jaime Ortega y Alamino, arcivescovo dell’Avana.

Al funerale di Castro saranno presente molte figure discusse e molti dittatori, non ci saranno invece Obama e Putin.
Trump uno dei pochi leader mondiali che col suo solito stile ha rotto il politically correct e ha commentato la morte di Castro ricordando che era un dittatore.

lunedì 21 novembre 2016

Obama e Putin un gelido saluto

L'ultimo incontro tra Obama e Putin, è stato segnato dalla freddezza ed è durato appena quattro minuti. La foto della loro stretta di mano prima dell’inizio del summit Apec a Lima, in Perù, dice molto più di molte parole e comunicati.
Il rapport tra Russia e USA durante la presidenza Obama è stato uno dei fallimenti di Obama e ha segnato profondamente due crisi, quella della Siria e dell'Ucraina.
Con la presidenza Trump, come sottolineato dallo stesso Putin, la speranza è che i rapporti tornino alla normalita e aggiungiamo noi possano portare alla risoluzione delle due gravi crisi che hanno duramente colpito le popolazioni civili.

mercoledì 16 novembre 2016

Giappone: ecco come si lavora

Fukuoka, sud del Giappone. L'8 novembre scorso su una strada a cinque corsie nel cuore della città si è aperta un'enorme voragine (larga 30 metri e profonda 15).Un collasso che minacciava anche di far cadere gli edifici vicini.
Sono bastate 48 ore per riparare la strada: gli operai hanno richiuso il tratto di strada crollato.Che adesso è stato riperto al traffico e ai pedoni.
Lavorare bene, velocemente e in modo efficiente si può...almeno in Giappone, e in Italia?

Squinzi nel CDA della Scala : ce n'era bisogno?

Giorgio Squinzi già ex presidente di Confindustria è stato votato ed è quindi entrato nel Consiglio di Amministrazione della Scala di Milano. Ce n'era proprio bisogno?



Anche perchè diciamolo gli ultimi suoi impegni non hanno portato a grandi risultati: la sua presidenza di Confindustria passerà alla storia per quella in cui la Fiat è uscita dalla confederazione degli industriali e per la spaccatura della Confindustria stessa confermata dalla tribolata elezione del successore, e dalla scandalosa situazione finanziaria in cui ha lasciato "Il sole 24 ore"

Riguardo al quotidiano il 30 settembre scorso ha chiuso il bilancio semestrale con una perdita netta di 50 milioni di euro. Si parla di centinaia di milioni di euro bruciati negli ultimi anni ma la situazione non è chiara tanto che la Procura di Milano ha aperto un indagine per valutare bilanci e numeri dichiarati negli anni precedenti in cui non erano stati segnalati problemi. Ora si parla di una ricapitalizzazione e proprio questa ha portato alle dimissioni proprio di Squinzi  dal consiglio di amministrazione del giornale. Si parla di centinaia di licenziamenti e un danno di immagine per Confindustria enorme.

Ci chiediamo ma c'era proprio bisogno di eleggere Squinzi anche nel CDA della Scala? a che scopo? per fare cosa?
Speriamo la Scala non finisca come Il sole 24 ore.

martedì 15 novembre 2016

Il clima cambia. E’ tutta colpa dell’uomo? Guardiamo bene i dati

Bisogna fare un’attenta analisi e correlazione con altri dati.
(guarda la Presentazione)
In questi giorni i giornali e i siti sono pieni di allarmanti profezie sul clima, "Le temperature si alzeranno di 7 gradi centigradi. Ci sarà un game over" secondo la rivista Science Advance. Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), che dipende dalle Nazioni Unite, la temperatura è salita di 1,2 gradi rispetto alla media dell'era pre-industriale. E anche la concentrazione del principale gas serra nell'atmosfera ha raggiunto livelli senza precedenti. L'anno più caldo del secolo fino ad oggi era considerato il 2015, la Wmo ha precisato che comunque dal 2001 a oggi, il 21° secolo ha già registrato l'insieme degli anni più caldi della storia, con l'unica eccezione del caldissimo 1998, altro anno di forte influenza di El Nino.

Alcune di queste analisi date a margine del meeting mondiale COP22 in corso in Marocco, sembrano una strana coincidenza, quasi a spingere in una certa direzione, ma alcuni dati in ogni caso non possono essere trascurati.

Bisogna però fare un’attenta analisi e correlazione con altri dati.

I livelli pre e post industriali non correlano l’ipotesi della causa antropica. O ancora L’aumento della CO2 non ha solo effetti negativi, ma anzi anche molto positivi come la produttività agricola. O ancora quali sono le cause dell’aumento della CO2? Le emissioni dovute ai inquinanti di origine fossile sono molto più alte nell’emisfero nord che in quello sud eppure non si registra un aumento della CO2 significativamente diverso tra i due emisferi. All’aumento esponenziale non corrisponde l’equivalente aumento dei dati della temperatura. In epoche remote l’aumento della temperatura non si registrò in corrispondenza di un aumento della CO2. Come non tenere conto della ciclicità delle temperature, o del legame con i cicli solari, o fenomeni come il NINO in corrispondenza dei quali si registrano picchi di temperatura

Per una maggiore analisi e correlazione ecco una presentazione dell’Ing Pedrocchi professore emerito del dipartimento di Energia del politecnico di milano.

Che ruolo possono avere le azioni di mitigazione e di adattamento per far fronte ai cambiamenti climatici?
Sono possibili due differenti approcci 1-Mitigazione delle emissioni - Riduzione delle emissioni antropiche di gas serra, essenzialmente la CO2

2-Adattamento protettivo al cambiamento - Identificare gli effetti dannosi più probabili, progettare e realizzare interventi graduali di adattamento e protezione

Ma la Mitigazione se la causa fosse naturale è inefficace, scientificamente non si è certi che sia la CO2 antropica responsabile, se anche lo fosse, deve essere universalmente perseguita (pericolo della delocalizzazione).

L’ Adattamento invece è valida sia che la causa sia naturale che antropica. E’ tecnicamente certa l’efficacia. E’ valida anche se unilaterale.

Allora ci domandiamo perché non insistere sull’adattamento invece che sulla mitigazione?




domenica 13 novembre 2016

USA se questi sono democratici

Negli Stati Uniti continuano le manifestazioni in varie città di gente che protesta contro l'elezione democratica di Donald Trump a Presidente. Queste persone che si appellano alla libertà e alla democrazia e paventano scenari infausti per il futuro degli Stati Uniti e di intolleranza.
Va detto però che il vero rischio sono loro, chi non accetta un risultato di una elezione libera e democratica mette in pericolo questa democrazia. Chi fa manifestazioni violente (per fortuna ancora poche) è lui il primo intollerante.
E pensare che Trump era stato pesantemente attaccato da tutti, persino quelli del GOP, per aver detto che avrebbe voluto certezze sull'esito prima di accettarlo. Ora la certezza dell'esito c'è, la Clinton ha riconosciuto la sconfitta, i dati elettorali sono chiari e trasparenti, eppure queste persone non lo accettano.
Ci chiediamo cosa sarebbe accaduto a parti invertite, se cioè in caso di vittoria della Clinton i "trumpisti" fossero scesi in piazza e avessero proclamato di non accettare e riconoscere l'esito elettorale, cosa avrebbero detto se i manifestanti tutte le sere manifestazioni si fossero svolte sotto la casa dei Clinton? Facile pensare i titoloni dei giornali e le accuse, invece nessuna condanna per quello che sta accadendo.

giovedì 10 novembre 2016

Trump chi sono i suoi elettori

Molti si chiedono come ha fatto a vincere Trump, chi l'ha votato.

Innanzitutto ha votato Trump l'elettore bianco di istruzione medio bassa, lavoratore, impiegato, agricoltore, abitante nelle zone rurali o ex industriali che ha visto abbassarsi il suo livello di vita se non addirittura ha perso il lavoro , ha votato per Trump perchè Trump ha messo al centro della sua campagna elettorale il tema della perdita del lavoro e ha messo in discussione ruolo banche e i trattati internazionali che hanno fatto perdere milioni di posti di lavoro in Usa il NAFTA e il TTIP. Questo elettorato ha permesso a Trump di vincere in stati come Ohio, Pennsylvania, e sopratutto Michigan e Winsconsin.

Hanno votato per Trump parte degli ispanici, per esempio in Florida dove per il Senato ha vinto Marco Rubio, ispanici che nn hanno votato in massa per Hillary come dimostra la vittoria di Trump in Arizona che i sondaggi davano a rischio.

Ma molti assunti si sono rivelati sbagliati, per Hillary non hanno votato in massa neanche le donne, e sicuramente la scarsa simpatia e gli scadali della Clinton Foundation e Wikileak e la mancanza di sincerità della Clinton oltre ai suoi legami con le grandi banche e finanzieri confermati da wikileak hanno fatto perdere voti a Hillary anche tra altri segmenti della popolazione, per esempio l'appoggio del voto nero è stato minore di quello dato a Obama.

Hanno votato per Trump cattolici e evangelici che hanno considerato più importante l'elezione del nuovo membro della Corte Suprema promesso da Trump sceltro tra prolife e vicino alle loro posizioni etiche, piuttosto che lo stile di vita personale di Trump.

Ma sopratutto Trump ha vinto perchè ha rappresentato il candidato contro l'establishment, contro i poteri forti e la grande finanza e i suoi legami con la politica, contro i mass-media e il pensiero unico globale tutti ben rappresentati da Hilary Clinton e considerati lontani dai problemi della gente comune.



mercoledì 9 novembre 2016

Obama e Clinton sconfitti

La vittoria di Trump è la sconfitta non solo di Hillary ma anche di Obama. Non si era mai visto un Presidente uscente cosi attivo nella campagna elettorale, ma ne esce sconfitto anche perchè Trump rappresenta la risposta politica ai suoi fallimenti.

Per quanto riguarda la Clinton è una donna con tanti scheletri negli armadi, le mail hanno rivelato che riceveva soldi da Qatar Arabia Saudita e tanti altri, che usava la segreteria di Stato per farsi finanziare, che sosteneva le guerre in Medioriente, una donna che voleva portarci allo scontro con Putin, una sostenitrice dell'aborto senza limiti...anche a 9 mesi, quello tardivo leggere cos'è prima, per capire di cosa parliamo, riceveva soldi da Planned Parenthood...

 Perchè dovremmo rimpiangere la sua sconfitta?

Ancora oggi dopo la sonora sconfessione dei sistema dei media e dei sondaggi c'è chi scrive che avrebbe vinto Sanders, continuano ad illudersi e a dipingere una realtà che gli piacerebbe ma che non esiste. 

STASERA COMMENTIAMO RISULTATO ELEZIONI USA CON ANDREW SPANNAUS


9 Novembre 2016 ore 21
USA 2016 CHI E' IL NUOVO PRESIDENTE   https://cccsanbenedetto.files.wordpress.com/2015/08/volantino9112016_usa1.jpg
Commenteremo insieme il risultato delle elezioni americane con Andrew Spannaus – Giornalista e analista Americano.
Sala Blu – Via Osoppo 2
(BUS 63-74-80 Filobus 90 o 91 MM De Angeli)
Riflettiamo sui principali temi della campagna elettorale e su come potrebbero cambiare gli equilibri geopolitici e cosa significa per noi.
Iniziativa organizzata da Centro Culturale Cattolico San Benedetto, Centro Culturale San Protaso  e CSA Petrarca

9 Novembre cade un altro muro

E' una coincidenza curiosa, 9 novembre 1989 cadeva il muro di Berlino che segnava la fine del comunismo in Europa, oggi 9 novembre 2016 la vittoria di Trump, rappresenta a suo modo la caduta di un altro muro: la caduta del main stream , del politically correct, di un sistema partitico quello Americano oramai bloccato in un falso dualismo, la fine di una certa visione globalista e mondialista che a suo modo con una forte accelerazione con la presidenza Obama ha voluto imporre un pensiero comune e una visione del mondo che non accettava altre vie, la fine anche dei neoconservatori che hanno spinto gli USA nella stessa direzione.

Cadono le dinastie che hanno governato Washington negli ultimi 30 anni: i Bush e i Clinton.

TRUMP 45 presidente USA


TRUMP 45 presidente USA

Clinton riconosce vittoria Trump con una telefonata

Ai repubblicani anche la Camera e il Senato
 


Prevedibile che avranno un ruolo importante Rudy Giuliani, Chris Christie e Ben Carson subito tra i primi ringraziati da Trump nel discorso in cui annuncia la vittoria.

Un discorso molto moderato in cui ha richiamato all'unità il paese e nel quale ha  rilanciato i suoi punti programmatici sopratutto in economia.
 

TRUMP presidente manca solo l'annuncio

Trump vince in Florida Ohio North Carolina e Pennsylvania , la Clinton in Virginia ma Trump è avanti anche in Michigan e Wisconsin e Arizona



E se fosse PRESIDENT TRUMP?

I dati sono ancora incerti, ma alcuni trend sembrano confermare un "onda anomala" non intercettata dai sondaggi, e come potevano verrebbe da chiedersi, visto che tutti i media hanno sostenuto la Clinton, nessun giornale ha fatto endorsment per Trump.

Trump potrebbe essere il 45 esimo presidente americano

sarebbe clamoroso, uno shock per il sistema partitico. Trump avrebbe vinto senza l'appoggio del GOP, almeno della sua leadership e il partito democratico ne uscirebbe distrutto.

Ennesima dimostrazione che le élite e il modo che ci viene raccontato è molto lontano dalla realtà. Sarebbe una débâcle anche per il sistema mediatico americano già molto compromesso da quanto rivelato da wikileak.

Che dire poi di tutti i governi, italiani in primis, che hanno espresso chiari appoggi alla Clinton?

Ad avvantaggiarsene forse sarà l'UK , dopo la Brexit l'asse USA - UK con Trump sarà molto forte.

Trump in vantaggio in Georgia, Ohio, Florida e North Carolina

Trump in vantaggio in Georgia, Ohio, Florida e North Carolina

Pennsylvania in vantaggio la Clinton

Incerto anche il Michigan






USA2016 TOO CLOSE TO CALL

L'incertezza regna sovrana in molti stati importanti, VIRGINIA, FLORIDA e OHIO e NORTH CAROLINA, GEORGIA, questo evidenzia una grande incertezza e la solita inaffidabilità dei sondaggi.

martedì 8 novembre 2016

Inizia la lunga notte #Election 2016


Primi risultati

Kentucky  Vince TUMP, nessuna sorpresa
Indiana      Vince TRUMP,  ricordiamo che nel 2008 vinse Obama e nel 2012 vinse Romney col 54% dei voti. TRUMP vince col 71%

New Hampshire potrebbe il primo segnale di una notte di sorprese, vince Trump 52% e la Clinton solo al 41%.

sabato 5 novembre 2016

Norcia : I vigili del fuoco hanno recuperato le opere d'arte dai resti delle chiese distrutte dal sisma


I vigili del fuoco a lavoro nella Basilica di San Benedetto a Norcia (ansa)
I vigili del fuoco hanno recuperato le opere d'arte dai resti delle chiese distrutte dal sisma che ha colpito il Centro Italia. Hanno messo al sicuro diversi oggetti antichi e di valore, come la pala d'altare di Jacopo Siculo, datata 1541, custodita nella Chiesa di San Francesco a Norcia. Altri interventi sono stati effettuati nella Basilica di San Benedetto a Norcia.

E' opportuno infatti salvare il patrimonio artistico e religioso per quanto possibile, come anche le macerie che contengono i resti degli affreschi. Urgente intervenire priam che il maltempo comprometta ogni possibilità di restauro.

Intanto ci domandiamo come mai dopo le scosse di agioosto non siano stati presi provvedimenti per mettere in sicurezza almeno le chiese più importanti di Norcia, e non solo, che erano state già colpite, in tre mesi da quelle scosse alla doppia scossa di ottobre, qualcosa di più sarebbe potuto essere fatto.
 

La Turchia verso la dittatura?

La Turchia va verso la dittatura? Dopo il fallito golpe dalla metà di luglio le autorità turche hanno arrestato 37mila persone; altre 100mila sono state indagate o sospese dal servizio. Le purghe hanno coinvolto intellettuali, oppositori politici, dissidenti, militari, funzionari pubblici, insegnanti, giudici e cittadini accusati di “simpatie” verso il predicatore islamico Gülen.

La situazione oggi si aggrava per l'arresto dei presidenti Selahattin Demirtas e Figen Yüksekda e di alcuni deputati del più importante partito di opposizione HDP Partito Democratico dei Popoli. Per inquadrare meglio il significato di questi arresti va ricorrdata che al prima vittoria del HDP che era riuscito ad entrare nel parlamento aveva costretto Erdogan a indire nuove elezioni dopo il fallimento del tentativo di formare un governo di maggioranza. Sono con le nuove elezioni aveva ottenuto la maggioranza che cercava in Parlamento ma l'HDP curdo era riuscito nuovamente a superare le pesanti soglie di sbarramento e tornare in Parlamento. L'HDP rappresenta quindi oggi la spina nel fianco nel quadro politico turco per Erdogan. Dopo la repressione, che continua, verso giornali e apparati ritenuti ostoli nei vari gangli dell'amministrazione, delle università e nella polizia e nell'esercito, l'arresto di deputati dell'opposizione segna l'ultimo salto di qualità nella violazione delle regole democratiche.
Europa batti un colpo, è urgente intervenire, anzi forse è troppo tardi.

Scontro di potere a pochi giorni dalle elezioni USA 2016

Cosa succede negli Stati Uniti? Non si era mai visto uno scontro tra poteri come quello che sta avvenedo in questi giorni.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha attaccato James Comey il direttore dell’Fbi. responsabile di aver riaperto il caso dello scandolo delle e-mail di Hillary Clinton quando era Segretario di Stato. Ma isognerebbe anche sottolineare che la decisione del capo dell'FBI si è scontrata con il parere del dipartimento di Giustizia (cioè il governo) che non voleva far riaprire il caso. Appare inoltre insolito il pesante appoggio di Barack Obama, Oresidente in Carica, a favore della candidata Hillary.  Quando in luglio James Comey archiviò il caso e-mail, si sollevarono per lui grida di giubilo. Un eroe. Oggi Comey è una minaccia per la democrazia americana.

Appare comunque chiaro che se Hillary dovesse in ogni caso vincere la sua Presidenza sarà molto deole perchè sarà esposta ai continua attacchi sul caso e-mail e questo potrebbe inficiarne l'operato specie in caso di maggioranza republica al Congresso che potrebbe volere aprire un'inchiesta e addirittura mettere sotto accusa il nuovo presidente.

Ci si domanda ora perchè il direttore dell'FBI abbia cambiato idea, certo nuove prove sono apparse ed era quindi doveroso tenrne conto, ma allora perchè chiudere frettolosamente il caso a luglio?

Nuovi scandali sembrano colpire i Clinton, l’FBI ha pubblicato 129 pagine di documenti sull’inchiesta relativa alla grazia concessa dall’allora presidente Bill Clinton - nell’ultimo giorno del suo mandato, il 20 gennaio del 2001 - al finanziere americano Marc Rich, il «fuggitivo» morto in Svizzera nel 2013 che evase 48 milioni di dollari di tasse.
 

Dalle mail rivelate da witileak si scopre inoltre che il Qatar ottenne commesse dal dipartimento di Stato quando segretario era Hillary, solo dopo aver fatto una lauta offerta alla fondazione Clinton. Il rappresentante del fondo dell'ex Presidente americano Bill Clinton ha confermato le informazioni secondo cui il Governo del Qatar ha fatto una donazione al suo fondo di 1 milione di dollari in occasione del suo compleanno, riferisce l'agenzia Reuters.
 
C'e poi il fronte che vede la chiesa cattolica Americana accusare l'amministrazione Obama-Clinton di ingerenza e pressioni,  l’arcivescovo di Filadelfia, Charles J. Chaput, ha scritto il 14 ottobre sul giornale diocesano della sua città dei danni provocati dalle iniziative di infiltrazione organizzate dal gruppo di potere Obama-Clinton nei confronti della Chiesa cattolica americana, nel tentativo di farle abbandonare, a almeno rallentare, la sua battaglia per la difesa della vita e della libertà religiosa. Chaput si chiede anche come mai Hillary non abbia ripudiato le mail del suo staff che attacavvano i vertici cattolici.
Mail hackerate da witiliak avevano poi messo in evidenza mail tra il capo della campagna di Hillary Podesta e Sandy Newman, presidente dell'aasociazine progressista Voices for Progress la volontà di insinuarsi nella Chiesa Cattolica America per suscitare un "rivoluzione" che la rendesse meno ostile alle politiche di Obama in particolare nell'uso dei contraccettivi e di farmaci abortive inseriti nella riforma sanitaria.

venerdì 4 novembre 2016

Mosul ora si combatte contro l'ISIS e dopo?


Ora tutti combattono contro l'ISIS per liberare Mosul: turchi, milizie sunnite, milizie sciite , l'esercito regolare iracheno, kurdi, gli Usa. Ma quando Mosul sarà liberata cosa succederà?
Certo perchè ormai è chiaro a tutti quelli che seguono un po le news su internet come noi che sciiti sunniti kurdi e turchi tutti hanno idee diverse sul dopo e che per gli Usa molto dipenderà dal prossimo presidente Usa. Insomma l'Iraq rimarrà unito o diviso tra sciiti kurdi e sunniti? e come verrà diviso? quali le influenze di Iran e Turchia ? ci saranno scontri tra sunniti e sciiti probabilmente con vendette reciproche come avvenuto già per le altre città liberate, ma Mosul è molto più grande è la seconda città dell'Iraq ed è fondamentale per l'assetto di tutto il nord dell'Iraq. I Kurdi vogliono l'indipendenza piena ma fino a dove potranno arrivare? sunniti e sciiti quanto terreno gli lasceranno se ma accetteranno? Gli sciiti e l'Iran cercheranno la rivincita sui sunniti che hanno appoggiato l'ISIS? questo spingerà i sunniti la Turchia e l'Arabia Saudita a uno scontro con l'Iran? Gli Usa che posizione prenderanno?
Insomma liberata Mosul, che nessuno sa quanto ci vorrà e quanti morti ci saranno, il dopo è ancora più nebuloso e difficilmente la liberazione di Mosul porterà alla fine dei combattimenti, anzi il rischio è un tutti contro tutti.

Miliziani iracheni camminano tra il fumo che si alza dai pozzi di petrolio dati alle fiamme dai jihadisti dello Stato islamico

Il 4 novembre feste delle forze armate e ricorda la fine della Grande Guerra.

Il 4 novembre per l'Italia è una festa nazionale e la feste delle forze armate e ricorda la fine della Grande Guerra.
Il 24 ottobre 1918 le armate italiane attaccavano sul fronte del Piave, rompendo le difese austro-ungariche, raggiungevano Rovereto il 2 novembre, il 3 novembre Trento, e in direzione Trieste raggiungevano il mare. Il 4 novembre a Villa Giusti vicino ad Albano veniva firmato l’armistizio che poneva fine alle ostilità. (pag 116 libro La Grande Guerra Politica Chiesa Nazioni LINDAU)

giovedì 3 novembre 2016

Cosa succede in Egitto?

Senza grande risalto sulla stampa ma qualcosa di grave sta accadendo in Egitto. Una profonda crisi economica a cui il governo non sembra essere in grado di dare risposte e soluzioni che rischia di far collassare il paese. Cosa succede in Egitto? Il presidente Al Sisi non riesce a fermare il declino economico del suo paese e il rischio di un’altra rivoluzione è enorme. Qualche giorno fa, nell’indifferenza generale dell'Europa, il regime ha messo sotto sequestro gli zuccherifici, sono state sequestrare tonnellate di zucchero nelle fabbriche dolciarie e nei depositi dei distributori alimentari. Scarseggiano anche farina e olio per friggere. La crisi valutaria non permette di acquistare sui mercati mondiali i quantitativi necessari al fabbisogno.

La sterlina egiziana è crollata del 50 per cento. L’Egitto ha chiesto dodici miliardi di dollari di aiuti al Fondo monetario internazionale.

Come sottolinea Il Foglio "L’Egitto ha 94 milioni di abitanti, al 90 per cento musulmani, con l’età media di 23.8 anni. Serve altro per capire quanto è importante per noi la stabilità dell’Egitto?"

Sarebbe interessante anche capire che legame c'è tra la crisi egiziana e la posizione assunta dall'Egitto nel sostenere il generale Haftar nella crisi libica, dove il governo Sarraj volute dall'Europa appare sempre più in difficoltà, mentre il generale Haftar che non lo ha mai riconosciuto appare sempre più solido nelle sue posizioni specie dopo la vittoria sul campo per il controllo dei porti petroliferi.