martedì 18 ottobre 2016

USA 2016: di quali scandali parliamo?

Gli scandali sessisti sembrano aver travolto la campagna elettorale di Trump. Alcune sue affermazioni passate e i suoi costumi si sa non sono mai stati esemplari, ma le accuse che ora gli si addebitano se confermate sarebbero gravi. Se confermate...ci chiediamo come mai arrivano proprio adesso ad un mese dalle elezioni. E come mai la stampa si sia tanto impegnata nella ricerca della verità su queste vicende trascuranddo invece il tema dello scandalo delle e-mail della Clinton e del suo stretto collaboratore Podestà. Qui c'è una notizia certa, non solo un sospetto. Ma sembra interessare molto meno.Non sorprende, in fondo in alcune mail viene rivelato che i mass media pubblicano e scrivono sulla Clinton solo dopo essersi consultati col suo staff, che alcune interviste erano del tutto concordate, altro che giornalismo libero e d'inchiesta. I codici culturali profondamente radicati, le credenze religiose e le fobie strutturali devono essere modificate. I governi devono utilizzare i loro strumenti e le risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali”.
Peggio scopriamo che per Hillary è noto che Arabia Saudita e Qatar finanziano l'ISIS, ma questo non impedisce alla Clinton e alla sua fondazione di continuare a ricevere finanziamenti da questi stati. Oppure scopriamo che lo staff della Clinton mal digerisce le religioni per l'autonomia che esse consentono di esercitare nella libertà di coscienza sui temi etici, appaiono chiaramente  toni sprezzanti verso cattolici ed evangelici conservatori,  una frase con cui inizia la mail inviata a firma di Sandy Newman, presidente e fondatore dell’organizzazione no-profit (di stampo progressista) Voices for Progress, ex-dipendente e amico intimo del presidente Obama a John Podesta non lascia dubbi: “L’inizio di una primavera cattolica? Una necessità”. Il testo è  “C’è bisogno di una Primavera Cattolica”, scrive Newman, “in cui gli stessi cattolici reclamino la fine di quella che è una dittatura medievale, e l’inizio di una piccola democrazia che rispetti l’equità di genere nella Chiesa cattolica." Insomma ci sarebbe da dire molto....come non ricordare le affermazioni dette pubblicamnete durante un convegno abortista da Hillary Clinton “
Il Presidente della conferenza episcopale americana Joseph Edward Kurtz ha stigmatizzato i toni di questa campagna elettorale usati sia verso le donne sia verso le persone di fede auspincando un cambiamento profondo e rispettoso per entrambi.

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