mercoledì 27 aprile 2016

Sweep Svolta finale nelle primarie USA?


Dopo la tornato di primarie in Pennsylvania, Maryland, Delaware, Connecticut and Rhode Island è chiaro che siamo ad una svolta nelle elezioni primarie degli Stati Unti. Appare ora ancora più evidente come questa svolta sia avvenuta con le elezioni a NYC.

Infatti a NYC Trump e Clinton hanno convinto loro stessi e l’elettorato di non avere rivali, non solo per la vittoria ma per le proporzioni di essa. Hanno inoltre messo fine ad ogni pretesa di possibile rimonta degli avversari.

Qusta svolta appare evidente per Clinton che non ha avuto problemi a vincere oggi in 4 su 5 stati, ricordiamo che prima di NYC aveva inanellato una serie di sconfitte significativa. Ma ciò che è veramente cambiato è il clima delle elezioni primarie nel partito republlicano. Per la prima volta a NYC e poi adesso senza difficoltà in Pennsylvania, Maryland, Delaware, Connecticut and Rhode Island, Trump ha largamente vinto superando ampiamente il 50% dei voti. Sembra che gli elettori repubblicani si siano convinti che oramai sarà sua la nomination. C’è stato un sweep come affermano i media americani. E come riporta Howard Kurtz  su FOX News “Presidential campaigns are about media, math and momentum. But in the wake of Donald Trump’s five-state sweep in the Northeast yesterday, it’s time to add another measure. And that is psychology”. L’aurea del vincente conta più della matematica e questo dice che senza raggiungere la soglia dei delegati necessari a vincere automaticamente la convention sarà comunque davvero complicato privare Trump della nomination. Appare chiaro ora che è lui il più votato, supera ampiamente il 50% delle preferenze e contestare la sua nomination con Cruz o peggio ancora con Kasich significherebbe stravolgere il senso del voto popolare, magari stando nelle regole ma sarebbe davvero azzardato.

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