domenica 27 marzo 2016

Auguri Pasqua 2016


Le notizie che ogni giorno ci giungono ci addolorano e rischiano di schiacciarci in un’angoscia che potrebbe per taluni cadere nella disperazione, o nella tentazione di dire che il male ha vinto.
Il papa emerito Benedetto XVI ci ricordava in occasione della XXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ nel 2012 "il cristiano autentico non è mai disperato e triste, anche davanti alle prove più dure, la gioia cristiana non è una fuga dalla realtà, ma una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane. Sappiamo che Cristo crocifisso e risorto è con noi, è l’amico sempre fedele”.
Come ci ricorda la lettera ai Rm 1, 18-23a “Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi” e ancora la lettera ai Colossesi 1, 12-20, noi abbiamo una speranza che è una certezza per chi crede e che ci invita a ringraziare con gioia “il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. Infatti “È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati”.
Il logo dell’anno giubilare della misericordia ci ricorda il significato e l’importanza della misericordia di Dio. L’artista sloveno Rupnik in questa immagine del logo fonde insieme le due figure del buon pastore e del buon samaritano. Cristo, Gesù che ha i segni della crocifissione, ha questa evidente aureola, porta sulle spalle non la pecorella smarrita ma un uomo, un Adamo, che siamo tutti noi, che abbiamo bisogno di essere portati da Gesù. Soffermandoci sul volto delle due figure ci si accorge che hanno in comune un occhio. Noi finalmente portati così da Gesù sulle sue spalle, possiamo vedere con gli occhi di Dio. Possiamo vedere la realtà in maniera nuova, in maniera trasfigurata, con questa luce che è tutta attorno. Gesù ci fa uscire dalla disperazione, dall’angoscia del nostro vivere. E la scritta: misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) ci propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre.

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