giovedì 31 dicembre 2015

2015 un anno ricco di eventi

Il 2015 passerà alla storia probabilmente come l'anno dell'Isis con i suoi attentati in Francia ma anche in Tunisia e in California e le atrocità commesse in Siria. La tensione e preoccupazione per il terrorismo sono tornati a livelli altissimi. Ma il 2015 per l'Europa è stato anche l'anno della crisi dell'euro e del suo modello a seguito della crisi della Grecia e delle elezioni europee e nazionali  in cui avanzano i partiti nazionalisti o antieuropei. Come l'anno delle grandimigrazioni che ha posto in special modo l'Europa di fronte alla domanda di come affrontarla.


Il 2015 è stato anche l'anno in cui si è acuita la crisi tra la Russia di Putin e gli Usa e la Ue, specie per le tensioni in Siria e lo scontro con uno stato della Nato come la Turchia. Russia e Turchia due paesi molto presenti come i loro leader Putin e Erdogan nelle cronache del 2015. Altro fatto del 2015 a livello internazionale che sicuramente entreranno negli annali della storia è la pace tra Usa e Cuba e il trattato tra Usa e Iran sul nucleare.
L'Africa con le stragi di Boko Aran e le guerre che la dilaniano è rimasta un po ai margini così come l'Asia se non per l'inizio della crisi cinese. In Cina da menzionare la fine della politica disastroso del figlio unico.

In Italia è stato sicuramente l'anno di Renzi che in più occasioni ha battuto e diviso i suoi avversari, Renzi si giocherà tutto nel referendum costituzionale di settembre. il 2015 è anche l'anno dell'elezione di Mattarella e della fine dell'era Napolitano, ma anche l'anno del declino di Roma e del rilancio di Milano col successo di Expo e delle sue nuove aree urbane come piazza Gaia Aulenti e la Darsena. Il 2016 sarà politicamente per le due città un anno decisivo con le amministrative di Maggio.

E' stato anche l'anno di Papa Francesco e del sinodo dei vescovi sulla Famiglia , i viaggi di Papa Francesco rimarranno nella storia da quello delle Filippine a inizio anno a quello negli Usa e sud America fino a quello in Africa con l'apertura dell'anno Santo nella Repubblica Centroafricana evento storico.  

Zichichi sul clima sfata molti miti


In queste settimane è intervenuto su diversi mezzi di comunicazione il fisico Zichichi mettendo l'attenzione su come molte affermazioni sul clima non sono dimostrabile "Sfido i climatologi a dimostrarmi che tra cento anni la Terrà sarà surriscaldata. La storia del climate change è un’opinione, un modello matematico che pretende di dimostrare l’indimostrabile". Molte teorie sono basate su modelli matematici e ipotesi discutibili, non essendo ancora note tutte le cause che governano il clima e I loro modelli “In nome di quale ragione si pretende di descrivere i futuri scenari della Terra e le terapie per salvarla, se ancora i meccanismi che sorreggono il motore climatico sono inconoscibili? Divinazioni”. E ancora più netto hanno costruito modelli matematici buoni alla bisogna. Ricorrono a troppi parametri liberi, arbitrari. Alterano i calcoli con delle supposizioni per fare in modo che i risultati diano loro ragione. Ma il metodo scientifico è un’altra cosa”.
Aggiunge poi Zichichi “occorre distinguere nettamente tra cambio climatico e inquinamento. L’inquinamento esiste, è dannoso, e chiama in causa l’operato dell’uomo. Ma attribuire alla responsabilità umana il surriscaldamento globale è un’enormità senza alcun fondamento: puro inquinamento culturale. L’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento. Al novanta per cento, il cambiamento climatico è governato da fenomeni naturali dei quali a oggi gli scienziati, come dicevo, non conoscono e non possono conoscere le possibili evoluzioni future. Ma io sono ottimista”. 


Parole non nuove e non isolate nella comunità scientifica, quelle di Zichici, e che dovrebbero eprlomeno metterci qualche dubbio su catastrofiche teorie e sul pressing mediatico, politico e lobbystico che agisce su questi temi come abbiamo potuto vedere nelle molte conferenze internazionali. Questo certo non esemi l'uomo dale sue responsabilità verso il creato e a cercare di minimizzare (impatto zero non esiste) l'impatto delel sue attività sfruttando al ricerca e la tecnologia.

DAL PAPA FRANCESCO PAROLE CHIARE E NETTE

Vogliamo sottolineare alcuni dei passaggi dei messaggi, angelus e omelie di Papa Francesco in questo periodo natalizio. Sono parole chiare inequivocabili e anche dure a volte. Un richiamo per tutti contro il terrorismo, per un impegno della comunità internazionale, sulle grave situazioni umanitarie a cui porre rimedio, sul significato della libertà e dell'autonomia, sul dono della vita e la famiglia,




25 Dicembre
"Al Signore domandiamo che l’intesa raggiunta in seno alle Nazioni Unite riesca quanto prima a far tacere il fragore delle armi in Siria e a rimediare alla gravissima situazione umanitaria della popolazione stremata. È altrettanto urgente che l’accordo sulla Libia trovi il sostegno di tutti, affinché si superino le gravi divisioni e violenze che affliggono il Paese. L’attenzione della Comunità internazionale sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità che, sia in quei Paesi come pure in Iraq, Yemen e nell’Africa subsahariana, tuttora mietono numerose vittime, causano immani sofferenze e non risparmiano neppure il patrimonio storico e culturale di interi popoli. Il mio pensiero va pure a quanti sono stati colpiti da efferate azioni terroristiche, particolarmente dalle recenti stragi avvenute sui cieli d’Egitto, a Beirut, Parigi, Bamako e Tunisi".




26 Dicembre
"Preghiamo per i cristiani che sono perseguitati, spesso con il silenzio vergognoso di tanti". Queste le parole forti di Papa Francesco in un tweet.


27 Dicembre
"La Madonna e san Giuseppe insegnano ad accogliere i figli come dono di Dio, a generarli e educarli cooperando in modo meraviglioso all’opera del Creatore e donando al mondo, in ogni bambino, un nuovo sorriso. È nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza, vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione, del perdono e della gioia".


30 Dicembre
"In questi giorni natalizi ci viene posto dinanzi il Bambino Gesù. Sono sicuro che nelle nostre case ancora tante famiglie hanno fatto il presepe, portando avanti questa bella tradizione che risale a san Francesco d’Assisi e che mantiene vivo nei nostri cuori il mistero di Dio che si fa uomo".


e poi una bellissima frase a partitr dal gioco per i bambini


"I bambini, infine, amano giocare. Far giocare un bambino, però, significa abbandonare la nostra logica per entrare nella sua. Se vogliamo che si diverta è necessario capire cosa piace a lui, e non essere egoisti e far fare loro le cose che piacciono a noi. E’ un insegnamento per noi. Davanti a Gesù siamo chiamati ad abbandonare la nostra pretesa di autonomia – e questo è il nocciolo del problema: la nostra pretesa di autonomia -, per accogliere invece la vera forma di libertà, che consiste nel conoscere chi abbiamo dinanzi e servirlo".

BLOCCO AUTO UN FALLIMENTO: IL PM10 AUMENTA

I dati non sono un'opinione, sono un fatto e mostrano e confermano l'inutilità del blocco delle auto.
I dati del PM10 sono infatti aumentati nonostante il blocco delle auto, mostrando a tutti quanto questa decisione fosse inutile e ideologica.


Ecco cosa dice un esparto del CNR "«l’aria che respiriamo oggi è molto meno inquinata rispetto a quella che respiravamo 50 o 70 anni fa, quando circolavano meno auto [..] L’inquinamento atmosferico non è solo collegato al numero di automobili che circolano. Prima di tutto i motori delle automobili e i combustibili usati oggi sono meno inquinanti rispetto a quelli del passato. Poi bisogna considerare che ci sono molte altri fonti di inquinamento che in passato erano certamente più importanti e che, oggi, si sono significativamente ridotte. Alcune sono addirittura sparite».

lunedì 28 dicembre 2015

Milano 2015 EXPO, il rilancio di Milano poca riconoscenza a chi lo ha voluto

Abbiamo preso spunto per questo post da un bell'articolo dal titolo  L’invisibile milanese dell’anno
I meriti della riuscita di Expo sono probabilmente molteplici ma il merito di aver creduto che fosse un'occasione preziosa per Milano per rilanciarla è stata Letizia Moratti. E' alla sua amministrazione che va dato il merito del rilancio della città, Pisapia ha tutto sommato inaugurato i progetti partiti durante la giunta Moratti (salvo poche eccezioni). La prova è il fallimento proprio in questi giorni della gestione delle aree delle ferrovie, nessun piano organico per Milano per colpa dei dissidi interni all'amministrazione Pisapia, un occasione di rilancio persa. Nessun nuovo progetto per Milano.
Appare un po paradossale la presa di distanza persino del candidato sindaco Sala, voluto dalla Moratti come direttore generale del comune e scelto sempre dalla Moratti per l'Expo. A lui sicuramente il merito di averlo gestito molto bene ma una presa di distanza cosi netta da chi lo ha proposto appare un po priva di riconoscenza.

Il blocco delle auto : la solita inutile iniziativa

Le polveri sottili attanagliano le nostre città e in particolare la pianura padana. Prima causa dell'aumento è la stagnazione atmosferica e l'assenza di precipitazioni. Si potrebbe anche dire che le nostre città sono meno inquinate che negli anni '60, ma a prescindere le polveri sottili rimangono pericolose e quindi meglio ridurle se possibile. Ma come fare? Le solite soluzioni ideologiche di blocco delle auto sono del tutto inutili. L'inquinamento è dovuto solo in parte alle auto, il vero problema sono i sistemi di riscaldamento. Inoltre fermare le auto per qualche ora per tre giorni (come accade a Miano) è solo un palliativo che sa moto di propaganda. Ci pare assurdo più assurdo se poi vien preso da una sola città, come se lo smog terminasse ai confini territoriali della città di Milano. Il sindaco si vanta di aver operato interventi strutturali per migliorare la qualità dell'aria di Milano. Ci chiediamo perché non spiega ai cittadini di Milano come ha speso i soldi ricavati dall'area C? Perché non dice quante caldaie e impianti ha rinnovato negli edifici pubblici di Milano? Perché non spiega ai cittadini milanesi a che temperatura vengono tenuti gli uffici e i palazzi di proprietà del comune e gestiti dallo stesso? Perché non dice quanti mezzi pubblici a basso impatto ambientale sono stati comprati coi soldi dell'area C. Insomma dietro l'inquinamento la solita propaganda inutile che in questo caso sa anche un po' di propaganda elettorale.
Che dire poi della brillante idea di colpire chi rimane in città, chi deve andare a trovare i parenti durante le festività, chi deve lavorare nonostante le feste? Come non le ricordare le numerose e altrettanto inutili domeniche a piedi imposte alla città di Milano dalla giunta Pisapia, con un costo elevatissimo e in date significative come la festa della mamma?
Perché colpire sempre gli automobilisti e non agire invece sulle vere cause dell'inquinamento: impianti di riscaldamento obsoleti, rete trasporti pubblici inefficace verso l'hinterland milanese, nessuna agevolazione verso i pendolari che vengono a Milano anzi spesso sottoposti a continui ritardi dei treni?
Infine lasciateci dire che appare grottesca la speculazione fatta da alcuni politici che hanno attribuito l'insolito aumento delle morti in Italia durante l'anno 2015  allo smog. Innanzitutto non pare che il livello dell'inquinamento registrato nel 2015 sia stato molto differente dagli anni precedenti e sicuramente non tale da giustificare un tale aumento di morti, e secondo perché l'aumento delle morti dovrebbe interrogare molto di più sullo sbilanciamento demografico del nostro paese e sulle ridotte capacità del sistema sociale italiano durante la crisi economica di garantire a tutti la stessa copertura sanitaria sia in termini preventivi sia in termini di cura.

giovedì 24 dicembre 2015

AUGURI DI UN SANTO NATALE 2015

Perchè ancora festeggiare il Natale? Perché, visto le tragedie che continuano a colpire l’umanità, la perdita di senso della vita in molti contesti dove l’arbitrio dei prepotenti rende effimera la vita degli uomini, oppure se pensiamo ai mille dubbi che sembrano prendere la nostra società di fronte alle sue paure e alla sfida del multiculturalismo e di una società con molti fedi.

La prima risposta ci sembra offerta dalle parole del Papa durante l’omelia a San Giovanni in Laterano “Non possiamo lasciarci prendere dalla stanchezza; non ci è consentita nessuna forma di tristezza, anche se ne avremmo motivo per le tante preoccupazioni e per le molteplici forme di violenza che feriscono questa nostra umanità. La venuta del Signore, però, deve riempire il nostro cuore di gioia. “Dio protegge” il suo popolo.” Come ci ricorda San Paolo nella lettera ai Filippesi (4,5) la consapevolezza che il Signore ci è vicino deve rallegrarci, nel Natale questa consapevolezza ci viene
rinnovata, il Signore si è fatto vicino fino ad incarnarsi in un bambino ricordando il suo amore tenero e gratuito. Ma questo amore va testimoniato e raccontato a tutti e nei luoghi che viviamo “se a noi il
Signore Gesù ha cambiato la vita, come non sentire la passione di farlo conoscere a quanti incontriamo al lavoro, a scuola, nel condominio, in ospedale, nei luoghi di ritrovo?”.

Un periodo speciale per vivere questa testimonianza sarà l’anno santo della Misericordia, un momento privilegiato per imparare “ciò che a Dio piace di più” [..] “Perdonare i suoi figli, aver misericordia di loro, affinché anch’essi possano a loro volta perdonare i fratelli, risplendendo come fiaccole della misericordia di Dio nel mondo” (Papa Francesco udienza 9 dicembre 2015).

Certamente di perdono ha bisogno questo mondo segnato da conflitti, persecuzioni, sofferenza, un
perdono ricevuto può anche essere dato, ricordando come scrisse San Giovanni Paolo II per la XXXV
Giornata Mondiale della Pace 2002 che “Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono”.

Il Presepe e i canti di Natale possono essere un’occasione nella società, nella cultura e nelle nostre case per testimoniare l’amore umile di Dio. Fanno parte della nostra fede ma anche della nostra tradizione e cultura. Non offendono nessuno ma anzi annunciano l’amore del Signore proprio come gli angeli annunciavano la Sua venuta ai pastori.

Ricordiamoci nel farci gli auguri di Natale quanto diceva San Giovanni Paolo II “Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta". 

Banche italiane erano veramente così sane?

Nelle ultime settimane è scoppiato il caso del fallimento di 4 banche salvate con I soldi degli obbligazionisti e azionisti, creando perdite anche grandi a risparmiatori che in fiducia della banca e dei loro dipendenti hanno sottoscritto queste obbligazioni ad alto rischio. A parte discutere della conoscenza o meno dei rischi, si sa che soprattutto per le cosiddette banche territoriali molto si basano sui rapporti tra i direttori delle filiali e i cittadini. Altre banche locali stanno andando in crisi, insomma quello che per anni si è spacciato come un sistema sano, le banche italiane prive dei subprime, in verità aveva titoli “tossici” e ora sta andando in crisi . La differenza con gli altri paesi che subito si sono accorti dei guai è che hanno salvato con soldi pubblici le banche vedi Germania e Spagna, noi italiani invece con l’orgoglio di un sistema sano non l’abbiamo fatto ma ora sono cambiate le regole e a rischiare sono i cittadini con i loro risparmi. Il rischio è che col solito ritardo italiano a prendere decisioni poi a pagare siano i piccoli risparmiatori. Ci si chiede dov’erano la Consob e la Banca d’Italia a fare i controlli, che poi Visco vada in tv a dire che non si erano accorti è ancora più grave. A quando il cambio dei vertici di Banca Italia dimostratisi inefficienti nei controlli? 
Il 2016 potrebbe essere un anno nero visti anche i problemi di grosse banche come Unicredit che ha già nei mesi scorsi annunciato esuberi, e l’accorpamento necessario delle popolari in vista della quotazione in borsa, altre banche che hanno problemi come Veneto banca, e i casi ancora in corso di MPS e Carige, inoltre è già iniziata la discussione tra Italia e Ue sugli aiuti di Stato: se dov'essero esserci altri casi di fallimento cosa succederà?

A1 inaugurata la variante



E' stata inaugurata la variante di valico sulla A1 tra Bologna e Firenze, finalmente e come ha detto Renzi contro chi pensava non ce l'avremmo mai fatta.
Però alcune cose da dire ci sono
Negli anni 50-60 per fare tutta l'autostrada A1 da Milano a Napoli ci misero 8 anni.
Negli anni 2000 con tecnologie molto superiori per fare 56 km di variante ci sono voluti 11 anni , senza contare quelli persi prima nei permessi. Qualcosa che non va nella gestione degli appalti e dei lavori c'è.

martedì 22 dicembre 2015

Immigrazione 2015 i veri numeri

Siamo alla fine dell'anno e finalmente si possono fare i conti sui VERI numeri su dati dell'immigrazione in Italia e in Europa. In Europa sono arrivati 1 milione di profughi (ma l'intera Unione europea si estende su oltre 4 milioni di km² e conta 503 milioni di abitanti).  In Italia nel 2015 sono sbarcati 144.200 immigrati, meno del 2014. Sono morti 3700 immigrati nel tentativo di arrivare in Europa via mare. Il flusso dei migranti nella UE è il più alto dai tempi della guerra, ma per l’Italia non si può parlare di invasione visto che più di 800.000 non sono passati dal nostro paese. Visto le dimensioni e la popolazione Europea questo che è sicuramente nei numeri un fenomeno nuovo, ma che esiste da anni e continuerà, dovrebbe essere gestito meglio dalla Ue e dai singoli Paesi. Per interrompere parte del flusso basterebbe far finire alcune guerre visto che la metà è arrivato dalla Siria e anche per l’Italia un buon numero è arrivato da Nigeria Eritrea e Somalia.

Approvata la manovra finanziaria

E' stata approvata la manovra finanziaria, o come si chiama ora legge di stabilità.
Ci sono alcune cose positive :  una tranche di soldi per gli esodati (di cui ancora sottolineiamo la vergognosa creazione da parte della Fornero), viene ABOLITA la tassa sulla prima casa (ERA ORA) , verrà dato un bonus per e famiglie numerose con 3 o più figli (FINALMENTE).
Ci lascia un po perplessi i bonus di 500 euro ai 18 enni per andare al cinema , musei e acquistare libri: non era meglio abbassare IVA sui libri e biglietti cinema e musei per tutti?
A parte gli incentivi per le ristrutturazioni e per i camper (ma chissà perchè ) mancano linee guida di politica economica , anche se ci sono incentivi all'occupazione, e  sopratutto energetica ma non è una novità. Il pagamento del canone in bolletta viene confermato e noi confermiamo il nostro giudizio negativo. Vengono aumentate risorse per l'antiterrorismo ma manca una politica estera e di difesa vera.

sabato 19 dicembre 2015

Siria : Russia e Turchia alta tensione



Dopo gli attentati di Parigi c'e' stata la risoluzione dell'ONU per invitare gli stati a intervenire contro l'ISIS che ha portato la Gran Bretagna ad unirsi ai raid aerei dopo che Russia e Francia già l'avevano iniziato a fare, ma ci sono anche gli Usa e la Turchia e i paesi del golfo, spesso molti con alleanze e interessi diversi: i russi a difesa di Assad e delle loro basi, i turchi contro i curdi e a difesa dei turcomanni, i paesi del golfo e gli Usa a favore dei ribelli, la Francia ora con spirito di vendetta, l'Iran e Ehzbolla a difesa di Assad, Israele contro Ehzbolla. Intanto l'Isis traffica col petrolio e oggetti d'arte depredati a Palmira e nelle città assire in Iraq.
La tensione tra russi e turchi era in crescita a causa di obbiettivi opposti e i turchi hanno sciaguratamente deciso abbattere un caccia russo provocando la morte di due militari russi e complicando ancora di più la situazione. I russi iniziano embarghi economici contro la Turchia, Putin continua a minacciare  ritorsioni alla Turchia che accusa di trafficare con l'Isis in armi e petrolio. Si sono rischiati scontri navali nel mar Nero e Putin minaccia gli aerei turchi nel caso entrassero ancora in Siria. Erdogan non fa niente per ridurre la tensione e sono stati annullati vari incontri diplomatici che erano già programmati .
Erdogan e Putin rischiano di far salire la tensione fino al punto di non ritorno ma se succedesse visto l'affollamento di interessi e truppe in Siria il rischio sarebbe un conflitto di proporzioni enormi

Situazione politica italiana

Il voto del parlamento italiano dei giudici della Corte Costituzionale sancisce la crisi di Forza Italia incapace di votare i propri candidati e spaccata al suo interno e priva di una strategia, sancisce anche la doppia maggioranza a cui Renzi si presterà a seconda dei temi e leggi da far approvare, per i grillini che sbandierano la vittoria sul metodo potrebbe essere invece la fine da una parte dell'isolazionismo e dall'opposto la fine della specificità contro il sistema.

venerdì 18 dicembre 2015

Voto regionali in Francia

Si sono svolte le elezioni regionali in Francia. Al primo turno aveva sorpreso, ma non troppo , la vittoria parziale del FN delle Le Pen che erano in vantaggio in 6 regioni su 13. Al secondo turno tutte le regioni sono state vinte da gollisti o socialisti nessuna dal front national. Alcune considerazioni sul secondo turno, i socialisti hanno ritirato alcuni candidati nelle regioni dove il FN era più forte, la paura della vittoria del FN ha portato al voto il 7% in più di votanti che hanno fatto perdere il FN. Rimane comunque che il FN è a pari voti a livello nazionale dei gollisti e i socialisti hanno perso questo turno elettorale.
Sulla crescita del FN ha influito la paura creata dagli attentati a Parigi, certamente anche l'ideologia di Hollande che ha spaccato il paese, ma anche molte incapacità dimostrate dal governo socialista ad affrontare i problemi. 
Ora se Gollisti e Socialisti insieme riescono a battere il FN per le elezioni presidenziali si potrebbero verificare due scenari :
1) il front national crescerà ancora sfruttando radicamento nel territorio e rimarrà per i partiti tradizionali il problema per le presidenziali del 2017 di avere un candidato forte perchè sia Sarkozy e sopratutto Hollande sembrano perdenti. 
2) queste elezioni dimostrano che il FN non vincerà mai. Chiunque arriverà al ballottaggio con la Le Pen vincerà perche i francesi non vogliono la Le Pen dimostrando che la scelta radicale è perdente. 
Facendo il paragone con l'Italia la destra storica è arrivata al governo solo grazie a Berlusconi uscendo da un ghetto politico da cui invece Le Pen fatica a uscire, per Salvini e chi crede che radicalismo e populismo siano vincenti potrebbe essere un segnale da capire.

venerdì 4 dicembre 2015

California: non c'entra nulla nè la lobby delle armi nè il disagio sociale


Quanto successo in California dove una giovane coppia ha fatto fuoco durante una festa di Natale (particolare forse un po’ troppo tralasciato dalle cronache) uccidendo 14 persone e ferendone anche gravemente altre 17 c'entra nulla nè con la lobby delle armi. E’ incredibile come tutti i media americani e italiani in particolare continuino a puntare il dito su un problema certamente vero ma che non c’entra nulla in questo caso. Incredibile l’atteggiamento sconsiderato del presidente USA che senza avere informazioni certe ha sfruttato questo episodio per una sua campagna politica. In qualsiasi altro paese del modo le critiche sarebbero piovute numerose. Qualche sospetto poteva venire però dalle immediate prese di distanza della comunità islamica della California che mai aveva fatto in altre stragi dovute ad episodi di stragi negli Usa, come all’impiego di mezzi corazzati per verificare la presenza di ordigni nel SUV degli attentatori, come il fatto che si trattava non di un singolo ma di una coppia , che il raptus sia istantaneamente capitato a entrambi con stesse reazioni è alquanto improbabile.
Invece man mano che le ore passano è sempre più evidente che il gravissimo episodio di sangue svoltosi avvenuto in California sia un atto terroristico. Innanzitutto perché non è improvvisato e tanto meno scaturisce quindi da un raptus, armi, esplosivi erano stati preparati ben prima del “presunto” litigio su cui troppi hanno indugiato nel raccontare la notizia. Poi come i tragici fatti di Parigi mostrano, e le perquisizioni in Belgio confermano, i terroristi non sembrano avere problemi a trovare armi anche in paesi dove le leggi sono più restrittive.
Una preparazione che determina una premeditazione e anche il desiderio di provocare una strage, per fortuna gli elementi dinamitardi non sono esplosi. E poi appaiono sempre più certi legami con esponenti dell’estremismo islamico. Infine le due persone di religione mussulmana erano appena tornate da un viaggio in Medioriente. Questo elemento dei passaggi in certi paesi prima degli attentati dovrebbe far riflettere.
Vorremmo poi sottolineare due altri aspetti, il primo che conferma quanto molto spesso accade, i terroristi non erano dei disadattati sociali, non avevano problemi economici e nessun problema di inserimento nella società. Lui aveva un lavoro da 70 mila dollari all’anno, aveva un lavoro regolare e stabile, da cinque anni lavorava come ispettore al Dipartimento sanitario della contea. Farook era nato in Illinois. Era quindi cittadino americano, proprio come i terroristi di Parigi erano cittadini francesi.
Certo per Obama sarà uno smacco ammettere un'attentato di matrice islamista in USA soprattutto dopo le azzardate affermazioni iniziali, è quindi chiaro che ora tutti sono molto cauti e i media non hanno ancora del tutto cavalcato quella che dovrebbe essere una reazione emotiva difronte a tante vite spezzate.
Dovremmo infine riflettere su una circostanza drammatica e che ci appare assurda, i due terroristi di San Bernardino avevano una bambina di soli 6 mesi. Immaginiamo che una coppia giovane, senza problemi economici, viva l’arrivo della sua prima figlia con entusiasmo, gioia immensa, e uno sguardo aperto al futuro. Loro invece no, un futuro hanno scelto di non averlo per immolarsi in un’azione terribile e inspiegabile se guardata coi nostri occhi.

Scuola e religione e laicità la confusione del clero‏ e dei presidi



Diversi casi  di cronaca hanno messo in questione il festeggiamento del Natale nelle scuole. Vorremmo ricordare a tutti coloro che si oppongono alla celebrazione del Natale nelle scuole , che innanzitutto i bambini stanno a casa da scuola perchè c'è la festa cristiana del Natale, quindi tutti quei presidi che cambiano nome alla festa chiamandola festa della luce o d'inverno travisano del tutto il significato della festa riconosciuta dalla Stato per inventare qualcosa di nuovo che non c'entra nulla con la nostra storia e tradizione. Verrebbe da chiedere loro un po provocatoriamente perchè non vanno a lavorare il 25 dicembre al posto di festeggiare con regali e banchetti a casa loro dove non pensiamo che in famiglia dicano che festeggiano la luce o l'inverno.
Il simbolo per eccellenza del Natale cristiano è il presepe perchè rappresenta la natività, ed è anche un patrimonio culturale nazionale, eliminarlo con la pretesa di non offendere i musulmani è una scusa di chi vuole eliminare i simboli religiosi da luoghi pubblici. Quindi il vescovo di Padova mons Cipolla che asserisce che per la pace "Sono pronto a fare marcia indietro sulle nostre tradizioni" dovrebbe farsi un giro in Francia dove il laicismo senza simboli religiosi è al suo apice e vedere che i musulmani non ne sono per niente soddisfatti perchè a differenza del vescovo di Padova i musulmani ritengo che la regione debba avere uno spazio pubblico.
Il vescovo che per definizione è pastore della Chiesa non dovrebbe avere come scopo primario la guida delle sue pecore e la priorità della evangelizzazione? ma come fa se rivendica il diritto a eliminare i simboli della sua stessa religione? Cosa significa asserire che la religione è fonte di divisione, dovrebbe sinceramente rileggere diversi interventi di Papa Francesco e il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI.
Veniamo ai casi di scuole che hanno invitato cori parrocchiali a cantare per Natale canti laici, scusate ma i cori parrocchiali lascino fare i canti laici ad altri e si ricordino lo scopo del loro essere, che non è esibirsi ma testimoniare col canto la fede, se così non piace si lasci perdere di invitarli e I cori parrocchiali facciano il concerto in parrocchia invitando anche i musulmani che verranno più volentieri che non alla festa della luce. Perché dipingere poi i musulmani, con la scusa di “tutelarli”, di gente che vuole eliminare le nostre feste e tradizioni, non ci sembra il modo migliore per favorire un integrazione vicendevolmente rispettosa.
Infine veniamo al parroco di Monza don Marco Oneta che ha eliminato la messa di Natale dalla scuola parrocchiale con la motivazione che nella scuola ci sono fedi diverse e "La messa, e il sacramento dell’eucaristia, per alcuni può essere un atto di culto troppo forte, non solo per chi professa una fede diversa, ma anche per chi non è solito frequentare la chiesa", per lo meno sia coerente e quando chiede l'iscrizione, sicuramente onerosa visto che si tratta di una scuola paritaria, non la chieda presentando la scuola come cattolica, oppure se la scuola è cattolica chi si iscrive sa che li si svolgerà tra le altre cose anche la messa di Natale ed esiste una specificità educative accettata all'atto dell'iscrizione. 
Insomma ci sembra proprio che certi presidi e anche certa parte del clero voglia rinnegare la nostra tradizione e rinunciare a raccontare la nostra cultura, in questo mostrandosi molto lontani del sentire comune del nostro popolo e mostrando di non avere capito bene cosa vuol dire integrare.