sabato 29 agosto 2015

Migranti: una tragedia senza fine a cui serve una risposta

Continuano le tragedie legate al flusso ormai inarrestabile di disperati che scappano dalle guerre o dalla povertà. 71 morti soffocati nei camion in Austria , 200 soffocati o annegati di fronte alle coste Libiche. Non si può rimanere nell'indifferenza o abituarsi a queste tragedie. Nei giorni scorsi si è visto che ormai oltre il passaggio dall'Italia via mare dalla Libia c'è il percorso che dalla Turchia e Grecia risalendo fino all'Ungheria crea un flusso enorme di profughi. I vari Stati sulla via dei Balcani, tentano prima di respingere poi di spedire più a nord, questo flusso inarestabile. Le domande di asilo nei vari paesi della Ue continuano ad aumentare come la disorganizzazione e le proteste create da quest'ultima. E' ora che la Ue cambi politica sui migranti o meglio cominci a farne una comune. E' un fenomeno che non finirà ed è inarrestabile bisogna decidersi a governarlo pena l'aumento di ingiustizie e di rivolte sia dei profughi che delle popolazioni locali. L'Europa come hanno detto Junker e la Merkel, che ha aperto le porte della Germania ai siriani, deve essere accogliente. In questo la Merkel si mostra di spessore politico superiore rispetto a molti altri politici. Certamente è necessaria una collaborazione tra i vari stati nell'identificazione, nella redistribuzione e anche nel punire i trafficanti di uomini.
Inoltre è necessaria la costruzione di canali umanitari che evitino le tragedie di questi ultimi mesi. 
Per risolvere il problema poi è necessario fermare le guerre in questo l'ONU e le istituzioni internazionali continuano
a mostrare tutta la loro inefficacia e assenza.

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