giovedì 21 maggio 2015

I vescovi bocciano il reddito minimo. No all'assistenzialismo

Parole chiare quelle del Papa e della CEI che arrivano dall'assemlea della CEI.
«Accompagnare è la parola che il Papa ha detto a noi vescovi, la diciamo alla società». Accompagnare alla formazione, ad un lavoro, evitando «progetti di assistenzialismo».
«Bisogna fare in modo che ci siano iniziative di sostegno per chi perde il lavoro, ma sempre finalizzate ad accompagnare, in modo che non si precipiti nel buco nero della povertà».
E' noto da varie esperienze di microcedito che hanno aiutato e si sono imposte come modello nei paesi in via di sviluppo, che i sussidi solo di tipo assisteziale più che incoraggiare uno sviluppo riducono la spinta motivazionale a reagire alla povertà, tipico appunto dell'assistenzialismo.
Questo ovviamente non significa abbandonare e dissinteressarsi di chi è al margine della soietà e nella povertà.
Non servono per loro «progetti di assistenzialismo» dice la CEI, ma piuttosto «il punto nodale sta nell’aiutarli ad elaborare e attuare un loro progetto di autopromozione che valorizzi anche le loro capacità».

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