giovedì 31 dicembre 2015

2015 un anno ricco di eventi

Il 2015 passerà alla storia probabilmente come l'anno dell'Isis con i suoi attentati in Francia ma anche in Tunisia e in California e le atrocità commesse in Siria. La tensione e preoccupazione per il terrorismo sono tornati a livelli altissimi. Ma il 2015 per l'Europa è stato anche l'anno della crisi dell'euro e del suo modello a seguito della crisi della Grecia e delle elezioni europee e nazionali  in cui avanzano i partiti nazionalisti o antieuropei. Come l'anno delle grandimigrazioni che ha posto in special modo l'Europa di fronte alla domanda di come affrontarla.


Il 2015 è stato anche l'anno in cui si è acuita la crisi tra la Russia di Putin e gli Usa e la Ue, specie per le tensioni in Siria e lo scontro con uno stato della Nato come la Turchia. Russia e Turchia due paesi molto presenti come i loro leader Putin e Erdogan nelle cronache del 2015. Altro fatto del 2015 a livello internazionale che sicuramente entreranno negli annali della storia è la pace tra Usa e Cuba e il trattato tra Usa e Iran sul nucleare.
L'Africa con le stragi di Boko Aran e le guerre che la dilaniano è rimasta un po ai margini così come l'Asia se non per l'inizio della crisi cinese. In Cina da menzionare la fine della politica disastroso del figlio unico.

In Italia è stato sicuramente l'anno di Renzi che in più occasioni ha battuto e diviso i suoi avversari, Renzi si giocherà tutto nel referendum costituzionale di settembre. il 2015 è anche l'anno dell'elezione di Mattarella e della fine dell'era Napolitano, ma anche l'anno del declino di Roma e del rilancio di Milano col successo di Expo e delle sue nuove aree urbane come piazza Gaia Aulenti e la Darsena. Il 2016 sarà politicamente per le due città un anno decisivo con le amministrative di Maggio.

E' stato anche l'anno di Papa Francesco e del sinodo dei vescovi sulla Famiglia , i viaggi di Papa Francesco rimarranno nella storia da quello delle Filippine a inizio anno a quello negli Usa e sud America fino a quello in Africa con l'apertura dell'anno Santo nella Repubblica Centroafricana evento storico.  

Zichichi sul clima sfata molti miti


In queste settimane è intervenuto su diversi mezzi di comunicazione il fisico Zichichi mettendo l'attenzione su come molte affermazioni sul clima non sono dimostrabile "Sfido i climatologi a dimostrarmi che tra cento anni la Terrà sarà surriscaldata. La storia del climate change è un’opinione, un modello matematico che pretende di dimostrare l’indimostrabile". Molte teorie sono basate su modelli matematici e ipotesi discutibili, non essendo ancora note tutte le cause che governano il clima e I loro modelli “In nome di quale ragione si pretende di descrivere i futuri scenari della Terra e le terapie per salvarla, se ancora i meccanismi che sorreggono il motore climatico sono inconoscibili? Divinazioni”. E ancora più netto hanno costruito modelli matematici buoni alla bisogna. Ricorrono a troppi parametri liberi, arbitrari. Alterano i calcoli con delle supposizioni per fare in modo che i risultati diano loro ragione. Ma il metodo scientifico è un’altra cosa”.
Aggiunge poi Zichichi “occorre distinguere nettamente tra cambio climatico e inquinamento. L’inquinamento esiste, è dannoso, e chiama in causa l’operato dell’uomo. Ma attribuire alla responsabilità umana il surriscaldamento globale è un’enormità senza alcun fondamento: puro inquinamento culturale. L’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento. Al novanta per cento, il cambiamento climatico è governato da fenomeni naturali dei quali a oggi gli scienziati, come dicevo, non conoscono e non possono conoscere le possibili evoluzioni future. Ma io sono ottimista”. 


Parole non nuove e non isolate nella comunità scientifica, quelle di Zichici, e che dovrebbero eprlomeno metterci qualche dubbio su catastrofiche teorie e sul pressing mediatico, politico e lobbystico che agisce su questi temi come abbiamo potuto vedere nelle molte conferenze internazionali. Questo certo non esemi l'uomo dale sue responsabilità verso il creato e a cercare di minimizzare (impatto zero non esiste) l'impatto delel sue attività sfruttando al ricerca e la tecnologia.

DAL PAPA FRANCESCO PAROLE CHIARE E NETTE

Vogliamo sottolineare alcuni dei passaggi dei messaggi, angelus e omelie di Papa Francesco in questo periodo natalizio. Sono parole chiare inequivocabili e anche dure a volte. Un richiamo per tutti contro il terrorismo, per un impegno della comunità internazionale, sulle grave situazioni umanitarie a cui porre rimedio, sul significato della libertà e dell'autonomia, sul dono della vita e la famiglia,




25 Dicembre
"Al Signore domandiamo che l’intesa raggiunta in seno alle Nazioni Unite riesca quanto prima a far tacere il fragore delle armi in Siria e a rimediare alla gravissima situazione umanitaria della popolazione stremata. È altrettanto urgente che l’accordo sulla Libia trovi il sostegno di tutti, affinché si superino le gravi divisioni e violenze che affliggono il Paese. L’attenzione della Comunità internazionale sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità che, sia in quei Paesi come pure in Iraq, Yemen e nell’Africa subsahariana, tuttora mietono numerose vittime, causano immani sofferenze e non risparmiano neppure il patrimonio storico e culturale di interi popoli. Il mio pensiero va pure a quanti sono stati colpiti da efferate azioni terroristiche, particolarmente dalle recenti stragi avvenute sui cieli d’Egitto, a Beirut, Parigi, Bamako e Tunisi".




26 Dicembre
"Preghiamo per i cristiani che sono perseguitati, spesso con il silenzio vergognoso di tanti". Queste le parole forti di Papa Francesco in un tweet.


27 Dicembre
"La Madonna e san Giuseppe insegnano ad accogliere i figli come dono di Dio, a generarli e educarli cooperando in modo meraviglioso all’opera del Creatore e donando al mondo, in ogni bambino, un nuovo sorriso. È nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza, vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione, del perdono e della gioia".


30 Dicembre
"In questi giorni natalizi ci viene posto dinanzi il Bambino Gesù. Sono sicuro che nelle nostre case ancora tante famiglie hanno fatto il presepe, portando avanti questa bella tradizione che risale a san Francesco d’Assisi e che mantiene vivo nei nostri cuori il mistero di Dio che si fa uomo".


e poi una bellissima frase a partitr dal gioco per i bambini


"I bambini, infine, amano giocare. Far giocare un bambino, però, significa abbandonare la nostra logica per entrare nella sua. Se vogliamo che si diverta è necessario capire cosa piace a lui, e non essere egoisti e far fare loro le cose che piacciono a noi. E’ un insegnamento per noi. Davanti a Gesù siamo chiamati ad abbandonare la nostra pretesa di autonomia – e questo è il nocciolo del problema: la nostra pretesa di autonomia -, per accogliere invece la vera forma di libertà, che consiste nel conoscere chi abbiamo dinanzi e servirlo".

BLOCCO AUTO UN FALLIMENTO: IL PM10 AUMENTA

I dati non sono un'opinione, sono un fatto e mostrano e confermano l'inutilità del blocco delle auto.
I dati del PM10 sono infatti aumentati nonostante il blocco delle auto, mostrando a tutti quanto questa decisione fosse inutile e ideologica.


Ecco cosa dice un esparto del CNR "«l’aria che respiriamo oggi è molto meno inquinata rispetto a quella che respiravamo 50 o 70 anni fa, quando circolavano meno auto [..] L’inquinamento atmosferico non è solo collegato al numero di automobili che circolano. Prima di tutto i motori delle automobili e i combustibili usati oggi sono meno inquinanti rispetto a quelli del passato. Poi bisogna considerare che ci sono molte altri fonti di inquinamento che in passato erano certamente più importanti e che, oggi, si sono significativamente ridotte. Alcune sono addirittura sparite».

lunedì 28 dicembre 2015

Milano 2015 EXPO, il rilancio di Milano poca riconoscenza a chi lo ha voluto

Abbiamo preso spunto per questo post da un bell'articolo dal titolo  L’invisibile milanese dell’anno
I meriti della riuscita di Expo sono probabilmente molteplici ma il merito di aver creduto che fosse un'occasione preziosa per Milano per rilanciarla è stata Letizia Moratti. E' alla sua amministrazione che va dato il merito del rilancio della città, Pisapia ha tutto sommato inaugurato i progetti partiti durante la giunta Moratti (salvo poche eccezioni). La prova è il fallimento proprio in questi giorni della gestione delle aree delle ferrovie, nessun piano organico per Milano per colpa dei dissidi interni all'amministrazione Pisapia, un occasione di rilancio persa. Nessun nuovo progetto per Milano.
Appare un po paradossale la presa di distanza persino del candidato sindaco Sala, voluto dalla Moratti come direttore generale del comune e scelto sempre dalla Moratti per l'Expo. A lui sicuramente il merito di averlo gestito molto bene ma una presa di distanza cosi netta da chi lo ha proposto appare un po priva di riconoscenza.

Il blocco delle auto : la solita inutile iniziativa

Le polveri sottili attanagliano le nostre città e in particolare la pianura padana. Prima causa dell'aumento è la stagnazione atmosferica e l'assenza di precipitazioni. Si potrebbe anche dire che le nostre città sono meno inquinate che negli anni '60, ma a prescindere le polveri sottili rimangono pericolose e quindi meglio ridurle se possibile. Ma come fare? Le solite soluzioni ideologiche di blocco delle auto sono del tutto inutili. L'inquinamento è dovuto solo in parte alle auto, il vero problema sono i sistemi di riscaldamento. Inoltre fermare le auto per qualche ora per tre giorni (come accade a Miano) è solo un palliativo che sa moto di propaganda. Ci pare assurdo più assurdo se poi vien preso da una sola città, come se lo smog terminasse ai confini territoriali della città di Milano. Il sindaco si vanta di aver operato interventi strutturali per migliorare la qualità dell'aria di Milano. Ci chiediamo perché non spiega ai cittadini di Milano come ha speso i soldi ricavati dall'area C? Perché non dice quante caldaie e impianti ha rinnovato negli edifici pubblici di Milano? Perché non spiega ai cittadini milanesi a che temperatura vengono tenuti gli uffici e i palazzi di proprietà del comune e gestiti dallo stesso? Perché non dice quanti mezzi pubblici a basso impatto ambientale sono stati comprati coi soldi dell'area C. Insomma dietro l'inquinamento la solita propaganda inutile che in questo caso sa anche un po' di propaganda elettorale.
Che dire poi della brillante idea di colpire chi rimane in città, chi deve andare a trovare i parenti durante le festività, chi deve lavorare nonostante le feste? Come non le ricordare le numerose e altrettanto inutili domeniche a piedi imposte alla città di Milano dalla giunta Pisapia, con un costo elevatissimo e in date significative come la festa della mamma?
Perché colpire sempre gli automobilisti e non agire invece sulle vere cause dell'inquinamento: impianti di riscaldamento obsoleti, rete trasporti pubblici inefficace verso l'hinterland milanese, nessuna agevolazione verso i pendolari che vengono a Milano anzi spesso sottoposti a continui ritardi dei treni?
Infine lasciateci dire che appare grottesca la speculazione fatta da alcuni politici che hanno attribuito l'insolito aumento delle morti in Italia durante l'anno 2015  allo smog. Innanzitutto non pare che il livello dell'inquinamento registrato nel 2015 sia stato molto differente dagli anni precedenti e sicuramente non tale da giustificare un tale aumento di morti, e secondo perché l'aumento delle morti dovrebbe interrogare molto di più sullo sbilanciamento demografico del nostro paese e sulle ridotte capacità del sistema sociale italiano durante la crisi economica di garantire a tutti la stessa copertura sanitaria sia in termini preventivi sia in termini di cura.

giovedì 24 dicembre 2015

AUGURI DI UN SANTO NATALE 2015

Perchè ancora festeggiare il Natale? Perché, visto le tragedie che continuano a colpire l’umanità, la perdita di senso della vita in molti contesti dove l’arbitrio dei prepotenti rende effimera la vita degli uomini, oppure se pensiamo ai mille dubbi che sembrano prendere la nostra società di fronte alle sue paure e alla sfida del multiculturalismo e di una società con molti fedi.

La prima risposta ci sembra offerta dalle parole del Papa durante l’omelia a San Giovanni in Laterano “Non possiamo lasciarci prendere dalla stanchezza; non ci è consentita nessuna forma di tristezza, anche se ne avremmo motivo per le tante preoccupazioni e per le molteplici forme di violenza che feriscono questa nostra umanità. La venuta del Signore, però, deve riempire il nostro cuore di gioia. “Dio protegge” il suo popolo.” Come ci ricorda San Paolo nella lettera ai Filippesi (4,5) la consapevolezza che il Signore ci è vicino deve rallegrarci, nel Natale questa consapevolezza ci viene
rinnovata, il Signore si è fatto vicino fino ad incarnarsi in un bambino ricordando il suo amore tenero e gratuito. Ma questo amore va testimoniato e raccontato a tutti e nei luoghi che viviamo “se a noi il
Signore Gesù ha cambiato la vita, come non sentire la passione di farlo conoscere a quanti incontriamo al lavoro, a scuola, nel condominio, in ospedale, nei luoghi di ritrovo?”.

Un periodo speciale per vivere questa testimonianza sarà l’anno santo della Misericordia, un momento privilegiato per imparare “ciò che a Dio piace di più” [..] “Perdonare i suoi figli, aver misericordia di loro, affinché anch’essi possano a loro volta perdonare i fratelli, risplendendo come fiaccole della misericordia di Dio nel mondo” (Papa Francesco udienza 9 dicembre 2015).

Certamente di perdono ha bisogno questo mondo segnato da conflitti, persecuzioni, sofferenza, un
perdono ricevuto può anche essere dato, ricordando come scrisse San Giovanni Paolo II per la XXXV
Giornata Mondiale della Pace 2002 che “Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono”.

Il Presepe e i canti di Natale possono essere un’occasione nella società, nella cultura e nelle nostre case per testimoniare l’amore umile di Dio. Fanno parte della nostra fede ma anche della nostra tradizione e cultura. Non offendono nessuno ma anzi annunciano l’amore del Signore proprio come gli angeli annunciavano la Sua venuta ai pastori.

Ricordiamoci nel farci gli auguri di Natale quanto diceva San Giovanni Paolo II “Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta". 

Banche italiane erano veramente così sane?

Nelle ultime settimane è scoppiato il caso del fallimento di 4 banche salvate con I soldi degli obbligazionisti e azionisti, creando perdite anche grandi a risparmiatori che in fiducia della banca e dei loro dipendenti hanno sottoscritto queste obbligazioni ad alto rischio. A parte discutere della conoscenza o meno dei rischi, si sa che soprattutto per le cosiddette banche territoriali molto si basano sui rapporti tra i direttori delle filiali e i cittadini. Altre banche locali stanno andando in crisi, insomma quello che per anni si è spacciato come un sistema sano, le banche italiane prive dei subprime, in verità aveva titoli “tossici” e ora sta andando in crisi . La differenza con gli altri paesi che subito si sono accorti dei guai è che hanno salvato con soldi pubblici le banche vedi Germania e Spagna, noi italiani invece con l’orgoglio di un sistema sano non l’abbiamo fatto ma ora sono cambiate le regole e a rischiare sono i cittadini con i loro risparmi. Il rischio è che col solito ritardo italiano a prendere decisioni poi a pagare siano i piccoli risparmiatori. Ci si chiede dov’erano la Consob e la Banca d’Italia a fare i controlli, che poi Visco vada in tv a dire che non si erano accorti è ancora più grave. A quando il cambio dei vertici di Banca Italia dimostratisi inefficienti nei controlli? 
Il 2016 potrebbe essere un anno nero visti anche i problemi di grosse banche come Unicredit che ha già nei mesi scorsi annunciato esuberi, e l’accorpamento necessario delle popolari in vista della quotazione in borsa, altre banche che hanno problemi come Veneto banca, e i casi ancora in corso di MPS e Carige, inoltre è già iniziata la discussione tra Italia e Ue sugli aiuti di Stato: se dov'essero esserci altri casi di fallimento cosa succederà?

A1 inaugurata la variante



E' stata inaugurata la variante di valico sulla A1 tra Bologna e Firenze, finalmente e come ha detto Renzi contro chi pensava non ce l'avremmo mai fatta.
Però alcune cose da dire ci sono
Negli anni 50-60 per fare tutta l'autostrada A1 da Milano a Napoli ci misero 8 anni.
Negli anni 2000 con tecnologie molto superiori per fare 56 km di variante ci sono voluti 11 anni , senza contare quelli persi prima nei permessi. Qualcosa che non va nella gestione degli appalti e dei lavori c'è.

martedì 22 dicembre 2015

Immigrazione 2015 i veri numeri

Siamo alla fine dell'anno e finalmente si possono fare i conti sui VERI numeri su dati dell'immigrazione in Italia e in Europa. In Europa sono arrivati 1 milione di profughi (ma l'intera Unione europea si estende su oltre 4 milioni di km² e conta 503 milioni di abitanti).  In Italia nel 2015 sono sbarcati 144.200 immigrati, meno del 2014. Sono morti 3700 immigrati nel tentativo di arrivare in Europa via mare. Il flusso dei migranti nella UE è il più alto dai tempi della guerra, ma per l’Italia non si può parlare di invasione visto che più di 800.000 non sono passati dal nostro paese. Visto le dimensioni e la popolazione Europea questo che è sicuramente nei numeri un fenomeno nuovo, ma che esiste da anni e continuerà, dovrebbe essere gestito meglio dalla Ue e dai singoli Paesi. Per interrompere parte del flusso basterebbe far finire alcune guerre visto che la metà è arrivato dalla Siria e anche per l’Italia un buon numero è arrivato da Nigeria Eritrea e Somalia.

Approvata la manovra finanziaria

E' stata approvata la manovra finanziaria, o come si chiama ora legge di stabilità.
Ci sono alcune cose positive :  una tranche di soldi per gli esodati (di cui ancora sottolineiamo la vergognosa creazione da parte della Fornero), viene ABOLITA la tassa sulla prima casa (ERA ORA) , verrà dato un bonus per e famiglie numerose con 3 o più figli (FINALMENTE).
Ci lascia un po perplessi i bonus di 500 euro ai 18 enni per andare al cinema , musei e acquistare libri: non era meglio abbassare IVA sui libri e biglietti cinema e musei per tutti?
A parte gli incentivi per le ristrutturazioni e per i camper (ma chissà perchè ) mancano linee guida di politica economica , anche se ci sono incentivi all'occupazione, e  sopratutto energetica ma non è una novità. Il pagamento del canone in bolletta viene confermato e noi confermiamo il nostro giudizio negativo. Vengono aumentate risorse per l'antiterrorismo ma manca una politica estera e di difesa vera.

sabato 19 dicembre 2015

Siria : Russia e Turchia alta tensione



Dopo gli attentati di Parigi c'e' stata la risoluzione dell'ONU per invitare gli stati a intervenire contro l'ISIS che ha portato la Gran Bretagna ad unirsi ai raid aerei dopo che Russia e Francia già l'avevano iniziato a fare, ma ci sono anche gli Usa e la Turchia e i paesi del golfo, spesso molti con alleanze e interessi diversi: i russi a difesa di Assad e delle loro basi, i turchi contro i curdi e a difesa dei turcomanni, i paesi del golfo e gli Usa a favore dei ribelli, la Francia ora con spirito di vendetta, l'Iran e Ehzbolla a difesa di Assad, Israele contro Ehzbolla. Intanto l'Isis traffica col petrolio e oggetti d'arte depredati a Palmira e nelle città assire in Iraq.
La tensione tra russi e turchi era in crescita a causa di obbiettivi opposti e i turchi hanno sciaguratamente deciso abbattere un caccia russo provocando la morte di due militari russi e complicando ancora di più la situazione. I russi iniziano embarghi economici contro la Turchia, Putin continua a minacciare  ritorsioni alla Turchia che accusa di trafficare con l'Isis in armi e petrolio. Si sono rischiati scontri navali nel mar Nero e Putin minaccia gli aerei turchi nel caso entrassero ancora in Siria. Erdogan non fa niente per ridurre la tensione e sono stati annullati vari incontri diplomatici che erano già programmati .
Erdogan e Putin rischiano di far salire la tensione fino al punto di non ritorno ma se succedesse visto l'affollamento di interessi e truppe in Siria il rischio sarebbe un conflitto di proporzioni enormi

Situazione politica italiana

Il voto del parlamento italiano dei giudici della Corte Costituzionale sancisce la crisi di Forza Italia incapace di votare i propri candidati e spaccata al suo interno e priva di una strategia, sancisce anche la doppia maggioranza a cui Renzi si presterà a seconda dei temi e leggi da far approvare, per i grillini che sbandierano la vittoria sul metodo potrebbe essere invece la fine da una parte dell'isolazionismo e dall'opposto la fine della specificità contro il sistema.

venerdì 18 dicembre 2015

Voto regionali in Francia

Si sono svolte le elezioni regionali in Francia. Al primo turno aveva sorpreso, ma non troppo , la vittoria parziale del FN delle Le Pen che erano in vantaggio in 6 regioni su 13. Al secondo turno tutte le regioni sono state vinte da gollisti o socialisti nessuna dal front national. Alcune considerazioni sul secondo turno, i socialisti hanno ritirato alcuni candidati nelle regioni dove il FN era più forte, la paura della vittoria del FN ha portato al voto il 7% in più di votanti che hanno fatto perdere il FN. Rimane comunque che il FN è a pari voti a livello nazionale dei gollisti e i socialisti hanno perso questo turno elettorale.
Sulla crescita del FN ha influito la paura creata dagli attentati a Parigi, certamente anche l'ideologia di Hollande che ha spaccato il paese, ma anche molte incapacità dimostrate dal governo socialista ad affrontare i problemi. 
Ora se Gollisti e Socialisti insieme riescono a battere il FN per le elezioni presidenziali si potrebbero verificare due scenari :
1) il front national crescerà ancora sfruttando radicamento nel territorio e rimarrà per i partiti tradizionali il problema per le presidenziali del 2017 di avere un candidato forte perchè sia Sarkozy e sopratutto Hollande sembrano perdenti. 
2) queste elezioni dimostrano che il FN non vincerà mai. Chiunque arriverà al ballottaggio con la Le Pen vincerà perche i francesi non vogliono la Le Pen dimostrando che la scelta radicale è perdente. 
Facendo il paragone con l'Italia la destra storica è arrivata al governo solo grazie a Berlusconi uscendo da un ghetto politico da cui invece Le Pen fatica a uscire, per Salvini e chi crede che radicalismo e populismo siano vincenti potrebbe essere un segnale da capire.

venerdì 4 dicembre 2015

California: non c'entra nulla nè la lobby delle armi nè il disagio sociale


Quanto successo in California dove una giovane coppia ha fatto fuoco durante una festa di Natale (particolare forse un po’ troppo tralasciato dalle cronache) uccidendo 14 persone e ferendone anche gravemente altre 17 c'entra nulla nè con la lobby delle armi. E’ incredibile come tutti i media americani e italiani in particolare continuino a puntare il dito su un problema certamente vero ma che non c’entra nulla in questo caso. Incredibile l’atteggiamento sconsiderato del presidente USA che senza avere informazioni certe ha sfruttato questo episodio per una sua campagna politica. In qualsiasi altro paese del modo le critiche sarebbero piovute numerose. Qualche sospetto poteva venire però dalle immediate prese di distanza della comunità islamica della California che mai aveva fatto in altre stragi dovute ad episodi di stragi negli Usa, come all’impiego di mezzi corazzati per verificare la presenza di ordigni nel SUV degli attentatori, come il fatto che si trattava non di un singolo ma di una coppia , che il raptus sia istantaneamente capitato a entrambi con stesse reazioni è alquanto improbabile.
Invece man mano che le ore passano è sempre più evidente che il gravissimo episodio di sangue svoltosi avvenuto in California sia un atto terroristico. Innanzitutto perché non è improvvisato e tanto meno scaturisce quindi da un raptus, armi, esplosivi erano stati preparati ben prima del “presunto” litigio su cui troppi hanno indugiato nel raccontare la notizia. Poi come i tragici fatti di Parigi mostrano, e le perquisizioni in Belgio confermano, i terroristi non sembrano avere problemi a trovare armi anche in paesi dove le leggi sono più restrittive.
Una preparazione che determina una premeditazione e anche il desiderio di provocare una strage, per fortuna gli elementi dinamitardi non sono esplosi. E poi appaiono sempre più certi legami con esponenti dell’estremismo islamico. Infine le due persone di religione mussulmana erano appena tornate da un viaggio in Medioriente. Questo elemento dei passaggi in certi paesi prima degli attentati dovrebbe far riflettere.
Vorremmo poi sottolineare due altri aspetti, il primo che conferma quanto molto spesso accade, i terroristi non erano dei disadattati sociali, non avevano problemi economici e nessun problema di inserimento nella società. Lui aveva un lavoro da 70 mila dollari all’anno, aveva un lavoro regolare e stabile, da cinque anni lavorava come ispettore al Dipartimento sanitario della contea. Farook era nato in Illinois. Era quindi cittadino americano, proprio come i terroristi di Parigi erano cittadini francesi.
Certo per Obama sarà uno smacco ammettere un'attentato di matrice islamista in USA soprattutto dopo le azzardate affermazioni iniziali, è quindi chiaro che ora tutti sono molto cauti e i media non hanno ancora del tutto cavalcato quella che dovrebbe essere una reazione emotiva difronte a tante vite spezzate.
Dovremmo infine riflettere su una circostanza drammatica e che ci appare assurda, i due terroristi di San Bernardino avevano una bambina di soli 6 mesi. Immaginiamo che una coppia giovane, senza problemi economici, viva l’arrivo della sua prima figlia con entusiasmo, gioia immensa, e uno sguardo aperto al futuro. Loro invece no, un futuro hanno scelto di non averlo per immolarsi in un’azione terribile e inspiegabile se guardata coi nostri occhi.

Scuola e religione e laicità la confusione del clero‏ e dei presidi



Diversi casi  di cronaca hanno messo in questione il festeggiamento del Natale nelle scuole. Vorremmo ricordare a tutti coloro che si oppongono alla celebrazione del Natale nelle scuole , che innanzitutto i bambini stanno a casa da scuola perchè c'è la festa cristiana del Natale, quindi tutti quei presidi che cambiano nome alla festa chiamandola festa della luce o d'inverno travisano del tutto il significato della festa riconosciuta dalla Stato per inventare qualcosa di nuovo che non c'entra nulla con la nostra storia e tradizione. Verrebbe da chiedere loro un po provocatoriamente perchè non vanno a lavorare il 25 dicembre al posto di festeggiare con regali e banchetti a casa loro dove non pensiamo che in famiglia dicano che festeggiano la luce o l'inverno.
Il simbolo per eccellenza del Natale cristiano è il presepe perchè rappresenta la natività, ed è anche un patrimonio culturale nazionale, eliminarlo con la pretesa di non offendere i musulmani è una scusa di chi vuole eliminare i simboli religiosi da luoghi pubblici. Quindi il vescovo di Padova mons Cipolla che asserisce che per la pace "Sono pronto a fare marcia indietro sulle nostre tradizioni" dovrebbe farsi un giro in Francia dove il laicismo senza simboli religiosi è al suo apice e vedere che i musulmani non ne sono per niente soddisfatti perchè a differenza del vescovo di Padova i musulmani ritengo che la regione debba avere uno spazio pubblico.
Il vescovo che per definizione è pastore della Chiesa non dovrebbe avere come scopo primario la guida delle sue pecore e la priorità della evangelizzazione? ma come fa se rivendica il diritto a eliminare i simboli della sua stessa religione? Cosa significa asserire che la religione è fonte di divisione, dovrebbe sinceramente rileggere diversi interventi di Papa Francesco e il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI.
Veniamo ai casi di scuole che hanno invitato cori parrocchiali a cantare per Natale canti laici, scusate ma i cori parrocchiali lascino fare i canti laici ad altri e si ricordino lo scopo del loro essere, che non è esibirsi ma testimoniare col canto la fede, se così non piace si lasci perdere di invitarli e I cori parrocchiali facciano il concerto in parrocchia invitando anche i musulmani che verranno più volentieri che non alla festa della luce. Perché dipingere poi i musulmani, con la scusa di “tutelarli”, di gente che vuole eliminare le nostre feste e tradizioni, non ci sembra il modo migliore per favorire un integrazione vicendevolmente rispettosa.
Infine veniamo al parroco di Monza don Marco Oneta che ha eliminato la messa di Natale dalla scuola parrocchiale con la motivazione che nella scuola ci sono fedi diverse e "La messa, e il sacramento dell’eucaristia, per alcuni può essere un atto di culto troppo forte, non solo per chi professa una fede diversa, ma anche per chi non è solito frequentare la chiesa", per lo meno sia coerente e quando chiede l'iscrizione, sicuramente onerosa visto che si tratta di una scuola paritaria, non la chieda presentando la scuola come cattolica, oppure se la scuola è cattolica chi si iscrive sa che li si svolgerà tra le altre cose anche la messa di Natale ed esiste una specificità educative accettata all'atto dell'iscrizione. 
Insomma ci sembra proprio che certi presidi e anche certa parte del clero voglia rinnegare la nostra tradizione e rinunciare a raccontare la nostra cultura, in questo mostrandosi molto lontani del sentire comune del nostro popolo e mostrando di non avere capito bene cosa vuol dire integrare.

venerdì 27 novembre 2015

In merito ai funerali laici a Venezia


In merito ai funerali laici di Valeria a Venezia, ci sembra, nel rispetto di tutti e nella libertà di ciascuno, si debba ragionare un pochino sul fatto di ritenere i segni e la religione cristiana come divisivi....i genitori di Valeria infatti hanno scelto un funerale laico motivandolo cosi «Non abbiamo voluto un funerale cattolico perché mia figlia non ha avuto un’educazione religiosa, ma non sono contraria a una benedizione o all’intervento di un imam» «Volevamo qualcosa che non fosse di proprietà di qualcuno, che non fosse divisivo, ma aiutasse ad unire».
Ci chiediamo ma è il sincretismo o l’anonimato di un rito che ci aiuta ad essere uniti, ci pare proprio di no, per noi questa idea che la religione vado messa da parte per unire è la vera tragedia dell’Europa e forse anche una delle maggiori incomprensioni col mondo islamico che invece per nulla separa la religione dall'aspetto pubblico e perfino politico. La dimostrazione può essere che il solo a non aver rinunciato a rendere pubblica la sua fede nel funerale laico di Valeria è stato l'Iman di Venezia. 

Anche papa Francesco nel suo viaggio in Africa ricorda che Le credenze religiose “influenzano ciò che siamo e la comprensione del mondo circostante”, diventando “fonte di illuminazione, saggezza e solidarietà” ed arricchendo la società. Formando le rispettive comunità, i leader religiosi diventano quindi una “benedizione” per la gente che fa loro riferimento.“In una società democratica e pluralistica come questa – ha proseguito il Santo Padre - la cooperazione tra i leader religiosi e le loro comunità diviene un importante servizio al bene comune”. La collaborazione tra le diverse chiese e comunità è dunque fondamentale per la difesa della “dignità conferita da Dio ai singoli individui e ai popoli, e il loro diritto di vivere in libertà e felicità”, oltre che per la preparazione di “buoni cittadini, capaci di infondere nella società civile onestà, integrità e una visione del mondo che valorizzi la persona umana rispetto al potere e al guadagno materiale”.

Venezuela rischio violenza

Il Venezuela è vicino a una nuova scadenza elettorale importante, le opposizioni a Madouro sembrano intesta ai sondaggi, ma il clima elettorale è molto teso e il rischio che in Venezuela scoppi una vasta ondata di violenza non è da escludere. Durante questa campagna elettorale vari leader del partito di opposizione sono stati aggrediti o hanno subito attentati addirittura ad opera di bande guidate da un sindaco del partito di Madouro. Alla fine c'è scappato il morto uno dei leader dell'opposizione è stato ucciso alla fine di un comizio politico. Se si pensa che l'ex sindaco di Caracas leader dell'opposizione insieme ad altri colleghi sono da più di un anno prigionieri politici si capisce come Madouro e il partito chavista stiano instaurando un regime in Venezuela, vedremo se perderanno le elezioni se rispetteranno il risultato.

giovedì 19 novembre 2015

Per battere il terrorismo serve dare spazio al dialogo fede ragione

Di fronte agli attentati in Francia e alle seguenti notizie sugli attentatori appare evidente che i terroristi erano e sono cittadini europei. Nati e vissuti in Francia e in Belgio.
Hanno fatto le scuole in Francia e quindi hanno visto e vissuto la nostra società quindi potremmo dire sono “persone normali” non possiamo nasconderci questa verità, certo sarebbe più facile forse per noi per giustificare e giustificarci ritenere che sono persone a noi estranee. Invece no sono cresciuti insieme ai nostri figli. Figli di negozianti, autisti di pullman, e tutti poco più che ventenni. Lo stesso si poteva dire dei terroristi che hanno già altre volte hanno colpito in Francia in diverse città.
Da dove arrivano, sempre dai soliti quartieri e dalle solite banlieue parigine come Saint-Denis. Non è infatti nuovo il nome di Moleenbek per esempio, quartiere di Bruxelles da dove sono arrivati anche il franco-algerino autore della strage al Museo ebraico di Bruxelles, e Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di Verviers ancora latitante. E ancora: Amedy Coulibaly, che ci ha comprato le armi per il massacro all’Hypercacher, e Ayoub El Khazzani, l’autore della mancata strage sul treno Thalys Amsterdam-Parigi.
Dovremmo chiederci come mai? Un discorso che tenga conto solo del disagio sociale ed economico che si vive in questi quartieri non è sufficiente, la politica assistenzialista che coi sussidi di disoccupazione dà  migliaia di euro ai disoccupati, favorendone l’inerzia nella ricerca di un lavoro, non ha creato inclusione. Inoltre molti di questi giovani non avevano problemi economici. Innanzitutto analizzando le realtà di questi quartieri si osserva che si è permesso il crescere di un humus culturale a noi estraneo e che non cercava di integrarsi ma anzi si contrapponeva a noi ideologicamente. Perché non si è agito innanzitutto culturalmente per limitare il dilagare di profeti di odio e di un pensiero integralista? Forse per paura di uno scontro, forse per un politically correct, che appare anche in questi giorni, che sembra imporci di non chiamare col giusto nome le cose. C’è una ideologia che ha radici religiose. Questo non significa criminalizzare tutti gli islamici ci mancherebbe, sarebbe un errore altrettanto grave, ma ci permetterebbe di incominciare a capire perché un giovane europeo segue l’integralismo religioso. Forse proprio perché in Europa non ha trovato un sentire comune, una cultura rispettosa di alcuni valori, rispettosa della stessa fede, fa riflettere che gli attentati avvengano in Francia, un paese che ha cercato di cancellare la religione dai luoghi pubblici, che ha espresso un laicismo esasperato.
Noi abbiamo rinnegato la nostra storia, la nostra cultura, le nostre radici cristiane e di fronte ad una società svuotata, senza valori, una società evidentemente decadente, questi giovani si aggrappano ad una ideologia per trovare un senso alla loro vita. E qui che si combatte la battaglia per vincere contro il terrorismo offrendo una cultura, un umanesimo cristiano che invece l’Europa e l’occidente continuano a combattere e smantellare pezzo per pezzo. L’allarme lo aveva già lanciato Benedetto XVI a Ratisbona nel 2006 “Nel mondo occidentale domina largamente l'opinione, che soltanto la ragione positivista e le forme di filosofia da essa derivanti siano universali. Ma le culture profondamente religiose del mondo vedono proprio in questa esclusione del divino dall'universalità della ragione un attacco alle loro convinzioni più intime. Una ragione, che di fronte al divino è sorda e respinge la religione nell'ambito delle sottoculture, è incapace di inserirsi nel dialogo delle culture”. Questo è il grave rischio per l’Occidente.
Unultima riflessione va aggiunta sul rapporto tra violenza e religione, è chiaro come disse Benedetto XVI che “La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell'anima. Dio non si compiace del sangue, non agire secondo ragione, è contrario alla natura di Dio” e la violenza agisce contro la ragione. Papa Francesco nell’angelus della domenica successiva ai tragici fatti di Parigi ha affermato “Tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell'uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero. Dinanzi a tali atti intollerabili, non si può non condannare l'inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell'odio non risolve i problemi dell'umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia”.

sabato 14 novembre 2015

ATTENTATI A PARIGI

Diversi attacchi terroristi in simultanea a Parigi. Città nel panico e nella paura. Decine di morti. La situazione ancora in evoluzione non permette di avere molta chiarezza sui numeri. Colpi di arma da fuoco in ristoranti, bar e discoteche. Uno o forse due kamikaze alla Stadio di France dove si svolgeva l'amichevole Francia-Germania. Impossibile controllare ogni luogo di una grande città, piccoli ristoranti o locali ma stupisce l'attacco allo stadio di cui non è ancora chiara dinamica e nemmeno il numero delle vittime. Colpisce che diversi gruppi di terroristi possano agire simultaneamente senza che i servizi segreti non si accorgano di nulla. Certo poi come detto non si può controllare ogni luogo ma sembra mancata del tutto l'azione di prevenzione sopratutto in un Paese come la Francia che ha visto nell'ultimo anno attacchi gravi a Parigi che minori su diverse città.

Una parola di cordoglio e solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Una serata tragica che segna ancora una volta la Francia ma tutta l'Europa e non solo e che ricorda a tutti noi come in un mondo globalizzato tutto ci riguarda e non possiamo pensare che tragedie come la Siria e l'Iraq e la guerra in corso nel mondo islamico in generale in Medioriente non ci raggiungano nelle nostre città. Questo non deve farci cadere nella tentazione di odio o discriminazioni o facili semplificazioni ma deve interrogarci sull'immobilismo dei nostri leader politici nel saper leggere e intervenire a livello globale.


mercoledì 11 novembre 2015

In Germania gli intolleranti sono quelli che si reputano paladini dei diritti

In Germania chi dice di combattere per i diritti di tutti e quindi anche quelli LGBT ed è  favorevole all'introduzione dell'ideologia gender nelle scuole poi si dimostra il più intollerante di tutti organizzando uno spettacolo teatrale in cui si incita alla violenza sulle donne attiviste anti-gender nelle scuole, con perfino immagini delle stesse.
Si direbbe ma si una provocazione, se non fosse che queste donne che si sono esposte per combattere l'introduzione dell'ideologia gender nelle scuole tedesche hanno poi subito attentanti e violenze . Se questa è la libertà cosa ci dobbiamo aspettare che chi è contro il pensiero unico dominante non può più parlare? o lo può fare solo a rischio della propria sicurezza? ma quelli dei gruppi lgbt non erano per la tolleranza? e adesso incitano alla discriminazione di chi non la pensa come loro? anche questa è una prova dell'ideologia che si vuole imporre. La tristezza è che nessun politico difenda chi ha idee diverse e tutti siano piegati ai desideri di questa potentissima lobby.

domenica 8 novembre 2015

Spese e sprechi non tutte le Regioni sono uguali

Quando si parla di spese e sprechi delle Regioni e con questo si vuole spingere ad una forte riduzione dei poteri regionali di spesa bisognerebbe sempre ricordarsi che non tutte le Regioni sono uguali e quindi il problema è la buona amministrazione prima di tutto. Questi dati hanno come riferimento la Regione Lombardia (per questo associata ad esso compare 0) , appare chiaro che sia la migliore in termini di spesa.
 

sabato 31 ottobre 2015

La Cina finalmente mette fine alla politica del figlio unico


La Cina finalmente mette fine alla politica del figlio unico. Non più, come negli ultimi anni, solo un allentamento delle severe e tragiche regole del controllo demografico a favore delle minoranze o delle coppie di figli unici ma una vera revisione per tutti.
Tutte le coppie cinesi potranno avere due figli , certo questo non avverrà subito perché dopo 40 anni di repressione anche la cultura è cambiata, ma certo è una notizia positiva.
Vogliamo solo ricordare la tragicità della legge del figlio unico, come anche ammesso dal governo cinese ha portato alla non nascita di 400 milioni di bambini abortiti e moltissime sono state le donne sterilizzate a forza. Questa politica ha prodotto un grave scompenso tra il numero di uomini e di donne perché le bambine venivano in gran numero abortite e ha prodotto un veloce invecchiamento della popolazione. L'invecchiamento della popolazione è tra le cause della crisi attuale del sistema economico cinese, del collasso del sistema pensionistico e della futura mancanza di manodopera. Inoltre molte famiglie non potranno per ragioni economiche o perché l'unico figlio ormai è già grande fare un altro figlio e quindi questa revisione della legge secondo molti analisti potrebbe essere arrivata troppo tardi per ribaltare il futuro declino demografico della Cina che ha oggi 1,18 bambini per donna .
I Governi cinesi sono storicamente responsabili di questo eccidio di bambini e di questa politica contro il popolo cinese che ha molto sofferto per questa legge.

L’OMS e gli allarmismi : pro e contro

L’OMS ha lanciato un allarme sulla carne rossa proclamando che è cancerogena. Ci viene da dire nulla di nuovo si sa che abusare di carne rossa e insaccati può creare problem all'intestino, peccato che appunto non si sia fatta nessuna distinzione sulle dosi e neanche sui vari tipi di insaccati o sui nitrati o altro tipo di conservanti utilizzati.
Che dire poi dei giornali che di fronte al pericolo di salsicce e salami hanno pubblicato foto di bistecche che nulla centrano con l’allarme OMS sulle carni lavorate.
E invece la UE ha dato il via libero all'uso alimentare di insetti e larve ! si avete capito bene , ma scusate dove sono gli studi che questi insetti non sono pericolosi? Ma è secoli che usiamo sale e oggi frigoriferi per far si che insetti e larve non attacchino gli alimenti per infettarli e ora dovremmo addirittura mangiarli?
E chi lo dice che gli insetti hanno proprietà nutritive maggiori della carne così indiscriminatamente accusata dall’OMS? Aspettimao che l’OMS sconfessi l’uso degli insetti.
Unico aspetto positivo dell'allarme è che  potrebbe spingere i produttori di carni lavorate a migliorare la produzione escludendo elementi cancerogeni tra fosfati e conservanti vari o richiamare i produttori di mangimi a scelte più accurate e rispettose della natura delle bestie e della salute dell'uomo.

martedì 27 ottobre 2015

Se il giudice e la corte non si allineano allora sono integralisti

Il Consiglio di Stato ribaltata la decisione del Tar  e afferma che gli atti compiuti all'estero in materia di matrimonio omosessuale non possono essere trascritti dai Comuni. Subito è partito l'attacco personale contro il giudice che ha fatto da relatore dimenticando che non ha sentenziato da solo. Se un giudice sentenzia e decide a loro favore (vedasi associazioni LGBT che oggi si dichiarano scandalizzate), nessuno sembra possa opinare la scelta, le idee del giudice e la sua storia non contano, se invece un giudice sentenzia contro i matrimony gay allora lo si accusa di essere cattolico, integralista addirittura omofobo solo perchè su twitter ha messo in evidenza alcuni articoli.
Siamo allo ostracismo e molto vicini ad una dittatura del pensiero unico. Troviamo indecente che i titoli dei giornali additino senza alcun rispetto questo giudice con titoli come integralista e omofobo.


Infine questo caso mostra come non possa essere un giudice a legiferare. Il potere legislativo è del Parlamento, diversi magistrati fino ad oggi hanno invece spinto con alcune sentenze per legiferare in un senso su diversi temi etici, anche contraddicendo su uguali temi altri colleghi (vedasi utero in affitto per esempio). Ripetiamo non tocca ai giudici decidere, applichino invece la legge ed esercitino la giustizia e se una legge non c'è si esentino dal provare a forzarla.


Interessante notare quanto dice la sentenza: la differenza di sesso tra i nubendi è una «connotazione ontologica essenziale dell'atto di matrimonio», per questo, nessun sindaco può trascrivere nozze tra persone dello stesso sesso celebrate all'estero

martedì 20 ottobre 2015

No al gioco d'azzardo

Nella legge di stabilità si autorizzano 22.000 nuovi punti gioco. Incredibile un settore che da anni rovina migliaia di famiglie con denunce e campagne no slot, premiate anche da Quirinale, invece di disincentivarlo o limitare le pubblicità , ormai diffusissime, si allarga la rete di sale gioco.
Per anni si è detto che non bisognava riaprire casinò perchè c'era il pericolo di riciclaggio e infiltrazioni criminali, e invece da una decina di anni a questa parte slot machine in tutti i bar e dal Governo Monti in poi anche centinaia di sale giochi e di scommesse: ma chi le controlla? chi garantisce la legalità in una miriade di sale che oramai aprono ognidove al posto dei negozi che chiudono? il gioco d'azzardo crea dipendenza e poi lo stato deve rimediare con i servizi sociali è davvero un buon affare? pensiamo proprio di no, rovina la gente e le famiglie.

RAI cambia il canone non la struttura

Il Governo Renzi vuol far pagare la tassa del Canone Rai (abbassata a 100 euro) a tutti tramite la bolletta dell'elettricità e per questo la tassa non sarà più di possesso del TV ma sulla possibilità di ricevere il segnale, quindi x chiunque ha possibilità di connettersi a internet (Pc smartphone tablet) oltre che possessori di TV.
A noi sembra ingiusto, come dice anche il presidente di Assoelettrica Chicco Testa "non tutti i possessori di un contratto elettrico sono possessori di un televisore". Si dice critica anche la la presidente dell’Enel, Patrizia Grieco. “Mi sembra una cosa molto difficile da realizzare, sia tecnicamente, che per i sistemi di fatturazione, che per problemi giuridici”.
Basta canone Rai , che si mettano frequenze a pagamento e ognuno fa abbonamenti a chi vuole , libero mercato. Tanto ormai con l'arrivo di Netflix la concorrenza a Mediaset Premium e Sky è assicurata, sarebbe ora che la Rai affrontasse il mercato , visto che con le pubblicità ne è già attore, senza il paracadute dello Stato. Se poi si vuole fare un canale di servizio pubblico sia di carattere informativo e solo uno. Per spettacoli, talk e fiction la Rai affronti la concorrenza magari ne guadagna in qualità e risparmia sui compensi faraonici.


venerdì 16 ottobre 2015

Se l'ONU continua a dimenticarsi dei nostri Marò

Oggi il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon è intervenuto alla Camera riunita in seduta comune col Senato. L'intervento ha riconosciuto all'Italia il suo ruolo nell'emergenza migranti. Dispiace che la presidente della Camera,Laura Boldrini, nel suo discorso non abbia ricordato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon la vicenda dei nostri Marò ancora detenuti (uno in India e uno in Italia) ma una parte del Parlamento (FI) ha colto l'occasione per ricordarlo.
Settimana scorsa  nel suo solito intervento televisivo il comico Crozza aveva scherzato in maniera irriguardosa sul caso dando per scontata la colpevolezza dei nostri soldati. Peccato che recenti sviluppi hanno messo in dubbio la loro colpevolezza e d'altronde l'India continua a rinviare ogni processo e ha trasformato la vicenda in una prova di forza politica, Proprio qui il Governo e le nostre istituzioni hanno mostrato tutta lo loro debolezza e poca incisione anchenel trovare sostegno nella comuntà internazionale,

mercoledì 14 ottobre 2015

Israele e Palestina terza intifada

Tanto tuonò che piovve, si potrebbe dire. Infatti tanti per mesi annunciavano che sarebbe potuta partire una terza intifada che ora è partita dopo gli scontri per la spianata delle mosche e l'appello di Hamas alla rivolta. Una intifada dei coltelli che punta a uccidere e ferire civili indiscriminatamente, solo oggi 4 morti e decine di feriti. I leader palestinesi non sanno offrire al loro popolo altro che la violenza, certo anche il governo israeliano soprattutto con la politica degli insediamenti ha estremizzato le posizioni.
Purtroppo non si vede nessuna possibilità che la violenza diminuisca anzi, e il fatto che altre crisi attirano maggior spazio sui mass-media rischia di lasciare israeliani e palestinesi a combattersi senza arbitri impegnati chi in Libia chi in Siria come Egitto Usa Iran Russia Turchia.
Forse per questo rispetto alle altre intifade al centro c'è Gerusalemme e non i territori occupati e questo per attirare proprio l'attenzione non solo mediatica degli altri paesi arabi.

Italia e riforme

Renzi ha vinto al Senato dove è stata approvata la riforma del Senato, ora toccherà alla Camera l'approvazione , scontata, e poi ci sarà il referendum .
Renzi ha demolito l'opposizione interna e anche esterna, con l'aiuto anche di parte e a volte tutta Forza Italia. 
Ma nonostante questo sia sicuramente un passaggio storico, anche se va ricordato che anche Berlusconi aveva fatto una riforma Costituzionale poi bocciata al referendum , la parola definitiva spetterà al popolo.
Ma insieme a questa riforma del Senato , alla Camera molto meno acclamata e molto meno pubblicizzata è stata approvata una riforma che sarà molto più importante e che cambierà l'italia in maniera molto più profonda, stiamo parlando della riforma del diritto di cittadinanza. I minori stranieri potranno, se sarà confermato al Senato, diventare cittadini italiani in tempi molto più brevi se avranno svolto 5 anni di scuola con esiti positivi o se uno dei due genitori è immigrato regolare da molto tempo, speriamo maggiori dettagli vengano diffusi anche dai media per una riforma che cambierà il tessuto sociale italiano.

giovedì 8 ottobre 2015

Marino finalmente a casa

Dopo la figuraccia mondiale della smentita del papa Francesco sull'invito a Marino a andare a Filadelfia, dopo la perdita dell'unico appiglio quello dell'onestà, con le smentite della comunità di Sant Egidio e anche dell'ambasciata del Vietnam sui rimborsi delle cene che erano private e non di rappresentanza, finalmente il Pd e Renzi hanno deciso di far dimettere prima gli assessori e poi costretto Marino alla dimissioni da sindaco di Roma. Bene perchè è ora che Roma riparta e torni a essere governata. Ridicole le scuse del sindaco anche nel momento delle dimissioni, le sue dimissioni erano obbligate come quelle fatte nei mesi scorsi da decine di consiglieri regionali sulle spese legate ai rimborsi, e ancor più patetico il riferimento a complotti a meno che Marino non pensi che il papa l'ambasciatore del Vietnam e il ristoratore di Trastevere fossero in combutta contro di lui. No la verità è che Marino è stato sbugiardato e non ha mai amministrato Roma perchè era sempre a spasso o a cena e non per rappresentanza.

sabato 3 ottobre 2015

Nigeria: 5 bamine sacrificate dai terroristi chi piange per loro?

Nigeria, 5 bimbe-kamikaze, si fanno esplodere causando almeno 14 morti, le ragazzine probabilmente sono state spinte dal gruppo terroristico di Boko Haram. Chi piange per loro? La più giovane aveva 9 anni. Sempre più spesso i Boko Haram «usano» giovani donne e bambine che - secondo molti osservatori - senza capire cosa sta loro accadendo o anche contro la loro volontà, vengono trasformate in bombe umane e fatte saltare in aria in mezzo alla folla. Perchè nessuno dice nulla? Perchè il silenzio su queste bambine sacrificate dai terroristi per i loro terribili scopi?

Israele-Palestina: Una piccola provocazione per rompere il politically correct

Abbiamo trovato questa serie di osservazioni che raccontano alcuni dei fatti che accadono oggi in Israele, non vogliamo fare di tutta un erba un fascio da nessuna delle due parti, entrambe hanno torti e ragioni ma certo anche se un po provocatorie ci fanno riflettere anche se non conosciamo questa associazione/progetto che lo ha scritto.

venerdì 2 ottobre 2015

Wolkswagen qualche dubbio sarebbe bene averlo sull'intera vicenda

Tolta l’ovvietà che siamo contrari alle truffe e Volkswagen ha sbagliato, ed è giusta la denuncia come anche le multe che dovessero essere addebitate al colosso tedesco per aver truccato non solo il software ma per aver violata in pratica le regole della corretta concorrenza. Ma diciamolo il massacro mediatico economico borsistico scatenato è assurdo soprattutto se riflettiamo sul fatto che la GM e la Toyota avevano nascosto problemi alle auto che hanno causati dei morti e non hanno subito neanche lontanamente un attacco simile.

Il fatto è che la denuncia della truffa poteva essere data già mesi fa e risulta quindi sospetto che questa campagna coincida col sorpasso di WV su GM e Toyota quest’estate e soprattutto con gli ultimi passaggi per definire il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, non si può quindi non riflettere sulla possibilità che dietro ci sia un attacco americano all’auto e all’economia tedesca e europea. Una manovra politica quindi che certo non toglie le responsabilità della Volkswagen che ha mentito sui suoi test.

I riflessi di questa crisi potrebbero essere pesanti non solo per la Germania ma anche per l’Europea in particolare per l’Italia dove si trovano molte aziende che forniscono parti e materiali all’industria automobilistica tedesca.

Qui di seguito riportiamo i casi quasi semi-sconosciuti delle morti provocati da omissioni e negligenze colpose dei produttori Toyota e GM.

Toyota difettose, negli Usa i morti sono stati 52:  Al governo americano sono stati denunciati 52 casi di persone uccise per colpa dei guasti all’acceleratore delle vetture Toyota. Le prime denunce risalgono al 2000. A causa dei guasti, in particolare all’acceleratore e ai freni, Toyota ha dovuto ritirare circa 8,5 milioni di vetture in tutto il mondo

I morti causati da GM sono 500, i difetti erano noti da anni. Scandalo General Motors, GM ha ordinato un richiamo per 2,59 milioni di auto e messo sotto inchiesta interna i due ingegneri responsabili: incidenti accaduti per via di una semplicissima molla dell'interruttore di accensione, che in caso di sconnessioni o portachiavi troppo pesanti, poteva scattare spegnendo l'auto durante la marcia e disattivando il servosterzo, il servofreno e ogni sistema di sicurezza, airbag compresi. Molla che, per inciso, ha un costo industriale di 56 centesimi di dollaro al pezzo. Purtroppo, però, una inchiesta interna datata 2004 aveva giudicato questa somma eccessiva "in confronto al possibile costo delle effettive riparazioni che saranno probabilmente richieste in garanzia".

Paradossi e assurdità in Italia

In Italia esiste da molto tempo una piaga legata al lavoro nero nei campi e al capolarato, ma avviene in questi giorni in Piemonte che venga multato per caporalato un uomo per aver invitato gli amici a vendemmiare e cenare con lui mentre in Sicilia da anni c’è questo tipo di sfruttamento sulle donne rumene e in Puglia quest’estete 3 persone sono morte di sete e stanchezza nei campi ma li ne carabinieri ne gdf e magistrati e uffici per il lavoro hanno visto il caporalato e lo schiavismo.

sabato 26 settembre 2015

La Camera dei Comuni britannica dice no all’eutanasia

Nei giorni scorsi la Camera dei Comuni britannica ha bocciato a larga maggioranza (330 no contro 118 sì) il progetto di legge Marris per l’introduzione del suicidio assistito dei malati terminali consenzienti con una prognosi non superiore ai sei mesi di vita. Una notizia passanda in secondo piano che merita diessere approfondita nelle motivazioni che hanno portato alla bocciatura del progetto di introdurre l'eutanasia in Gran Bretagna.

Leggi un nostro articolo sul sito del Movimento per la vita Ambrosiano http://www.movimentovitamilano.it/la-camera-dei-comuni-britannica-dice-no-alleutanasia/

mercoledì 23 settembre 2015

Marino: il sindaco che non c'è ed è pure incoerente

Il sindaco di Roma Marino è andato a Filadelfia per accogliere il papa. Se non fosse vero ci sarebbe da ridere. Ma come il sindaco di Roma che ospita nella sua città lo stato del Vaticano e la residenza del papa va ad accogliere il papa a Filadelfia? Ma forse va per ascoltare le omelie del papa sulla famiglia visto che li si terrà la giornata mondiale della famiglia? Dubitiamo visto che se voleva il papa ha fatto decine di catechesi sulla famiglia in piazza San Pietro nelle udienze del mercoledì e non ci risulta che il sindaco Marino si andato. Gli interessa la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna che è al centro dell'incontro di Filadelfia? Non pensiamo proprio visto che è stato sponsor del gay pride a Roma, dove si è fatto fotografare con la fascia da sindaco. Insomma un sindaco incoerente, assolutamente assente che lascia per l'ennesima volta la città di Roma senza guida per andare a farsi fotografare. D'altronde si fa prima a dire quando è stato a Roma che ricordare tutti i suoi viaggi da quando è sindaco.

sabato 19 settembre 2015

La cultura è un servizio pubblico essenziale ed è giusto tutelare i visitatori e i turisti

Dopo l'ennesima scandalosa assemblea sindacale che blocca l'accesso ai siti archeologici più importanti della Capitale (Colosseo, Foro Romano e Palatino, Terme di Diocleziano e Ostia Antica) il governo interviene con un decreto e stabilisce che in Italia la cultura è un servizio pubblico essenziale.
Il premier Matteo Renzi  aveva detto che non lascerà «la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia»

domenica 6 settembre 2015

Germania e Austria una lezione di umanità all'Europa

Germania e Austria hanno dato una lezione di umanità e di coraggio all'Europa.
Hanno deciso di aprire i confini ai profughi siriani, e non solo, che a migliaia erano in cammino dall'Ungheria all'Austria. Li hanno portati con pulmann treni e auto anche private in Austria e in Germania dove sono stati accolti da gente festante, che ha portato viveri e vestiti ai profughi, due paesi che hanno deciso che l'accoglienza dei profughi vale di più.  La Merkel ha detto che la Germania è un paese forte ed economicamente sano e che può accogliere senza limiti di asilo i profughi. Un chiaro messaggio per tutti gli altri paesi che si dicono forti ma poi non sanno affrontare i problemi. Ora i profughi verranno distribuiti in tutta la Germania in centri che già da anni sono attivi, mentre in Grecia e Italia si fatica ad una programmazione e a migliaia sono stipati in strutture inadeguate o sulle isole creando problemi sia ai profughi che alla popolazione locale. I paesi dell'est Europa si dicono contrari alle quote ma dovrebbero ricordare invece che i paesi dell'ovest li hanno accolti in Europa quando crollò il muro di Berlino .






venerdì 4 settembre 2015

La foto di Aylan, riusceremo a scuotere le nostre coscienze?


La foto di Aylan, il bambino morto annegato sulle coste turche mentre cercava con la sua famiglia di arrivare in Europa, bambino che scappava da Kobane e a cui il Canada aveva negato il visto allo zio (per poi concederlo a suo padre dopo la morte dei suoi due bimbi, rivelando tutta l’ipocrisia che ci attanaglia) ha scosso le coscienze di tutti.
E’ vero questa foto è solo la foto di uno dei tantissimi morti di questi mesi, qualcuno forse vorrebbe strumentalizzarla, ma ci sembra che invece questa tragedia finalmente potrebbe aprire occhi e cuore alla tragedia siriana dimenticata. E’ vero che la maggior parte dei siriani passano da Grecia e sono spinti dai turchi ma che dire del fatto che è 4 anni che ce ne freghiamo che 4/5 milioni di profughi siriani sono lasciati in Libano e Turchia? E noi invece ci lamentiamo di 100000 profughi. Perché solo ora parlare di un lasciapassare veloce per i profughi siriani? Non si sapeva anche prima della loro condizione? L’Inghilterra e la Germania, ma l’Europa tutta, ora parlano di aprire corridoi umanitari e accogliere subito i profughi siriani, ma conoscendo la situazione perché lo hanno fatto con cosi tanto ritardo, e perché solo ora parlare di uniformare le pratiche di riconoscimento dello status di profugo, per altro l’Italia oggi ci mette 2 anni mentre la Germania 2 mesi, ci chiediamo perché?
Ma le situazioni di conflitto che generano profughi sono presenti anche in Nigeria Mali e Eritrea, che fare con loro? Insomma è ora di smettere di disinteressarsene sia delle guerre che dei profughi…..non è solo problema loro è anche nostro e se la foto serve a farlo capire allora la morte del bambino non sarà una come tante.

Il Cardinale Scola ha rinnovato il suo invito ad accogliere i profughi e a messo la Chiesa ambrosiana in prima linea, dalla Diocesi altre 6 strutture per l’accoglienza di 130 profughi .Questi posti si aggiungono ai 781 già messi a disposizione. Alla faccia dei Salvini di turno che continuano ad attaccare la Chiesa che secondo loro non fa nulla. Certo la Chiesa sostituisce, come sempre, le mancanze di uno Stato, quello italiano, che dopo anni di arrivi di profughi, li pensa ancora come emergenza e non ha strutturato l’accoglienza, che ha invece in molti casi appaltato in modo maldestro a malintenzionati che ne hanno fatto solo un business.


Il cardinale Scola ha detto «Invito le parrocchie a ospitare. Per gestire l'accoglienza dei profughi e dei migranti sono imprescindibili la collaborazione e il dialogo con le Istituzioni civili. Domando però un passo in avanti sulle leggi e le regole che normano questa accoglienza, per rendere sempre più dignitosa e costruttiva la loro permanenza nelle nostre realtà. Perché i tempi per il rilascio dei documenti dovuti sono spesso così lunghi? Perché non si può permettere che i migranti ospiti, su base volontaria, possano partecipare con il loro lavoro alla esigenze della comunità?»

sabato 29 agosto 2015

Migranti: una tragedia senza fine a cui serve una risposta

Continuano le tragedie legate al flusso ormai inarrestabile di disperati che scappano dalle guerre o dalla povertà. 71 morti soffocati nei camion in Austria , 200 soffocati o annegati di fronte alle coste Libiche. Non si può rimanere nell'indifferenza o abituarsi a queste tragedie. Nei giorni scorsi si è visto che ormai oltre il passaggio dall'Italia via mare dalla Libia c'è il percorso che dalla Turchia e Grecia risalendo fino all'Ungheria crea un flusso enorme di profughi. I vari Stati sulla via dei Balcani, tentano prima di respingere poi di spedire più a nord, questo flusso inarestabile. Le domande di asilo nei vari paesi della Ue continuano ad aumentare come la disorganizzazione e le proteste create da quest'ultima. E' ora che la Ue cambi politica sui migranti o meglio cominci a farne una comune. E' un fenomeno che non finirà ed è inarrestabile bisogna decidersi a governarlo pena l'aumento di ingiustizie e di rivolte sia dei profughi che delle popolazioni locali. L'Europa come hanno detto Junker e la Merkel, che ha aperto le porte della Germania ai siriani, deve essere accogliente. In questo la Merkel si mostra di spessore politico superiore rispetto a molti altri politici. Certamente è necessaria una collaborazione tra i vari stati nell'identificazione, nella redistribuzione e anche nel punire i trafficanti di uomini.
Inoltre è necessaria la costruzione di canali umanitari che evitino le tragedie di questi ultimi mesi. 
Per risolvere il problema poi è necessario fermare le guerre in questo l'ONU e le istituzioni internazionali continuano
a mostrare tutta la loro inefficacia e assenza.

martedì 25 agosto 2015

Bolt è ancora il più forte

Pechino, Usain Bolt è ancora il più forte e ancora una volta vince i 100 metri e i 200 metri e si laurea Campione del Mondo. Mitico.

Lunedì nero : inizio di un nuovo ciclo di crisi?



La bolla della borsa cinese già da qualche settimana aveva cominciato a sgonfiarsi ma oggi pare coinvolgere anche il resto del mondo, sicuramente il governo cinese non l'ha fermata come anche la svalutazione dello yuan. Il rallentamento dell'economia cinese e il crollo degli indici di borsa sopravvalutati rischia di portare la crisi cinese sui mercati europei e americani, c'è il pericolo delle esportazioni ma anche quello legato al crollo dei prezzi delle materie prime in particolare del petrolio, sia per la riduzione della richiesta cinese la cui economia rallenta, sia per situazioni internazionali che hanno negli ultimi mesi fatto crollare il prezzo del barile.
Vedremo nelle prossime settimane se questa giornata sarà da ricordare come l'inizio di un nuovo periodo di crisi mondiale o no.