sabato 22 novembre 2014

Africa Medioriene Europa Califfato: la situazione sta per esplodere

Anche se in Italia siamo distratti dai nostri battibecchi politici il califfato islamico sta segnando un'espansione sia mediatica che di aree di influenza. L'ultimo video delle decapitazioni ha mostrato i volti di jihadisti europei, un fenomeno in continua espansione. Il governo francese ha ammesso che sono più di 1000 i francesi che combattono per l'Isis, il governo inglese sta studiando leggi per impedire il ritorno degli inglesi andati in Siria, il fenomeno non è solo maschile ma anche femminile come riportato da alcuni articoli su ragazze olandesi e austriache che andate in Siria chiedono ora aiuto alle famiglie dopo essere state sposate a guerriglieri Isis. Un fenomeno quello delle ragazze che vanno volontariamente a offrirsi ai guerriglieri dell'Isis che non riguarda solo l'occidente ma anche i paesi del Nord Africa. Volontari Isis arrivano anche dai paesi dell'ex area sovietica . Insomma un pericolo che rischia di contagiare molti paesi e che non va trascurato. Altrettanto grave la creazione di provincie del Califfatto e di continui attentati in Egitto nel Sinai dove è stata persino attaccata una nave della marina militare. La Libia ormai nel caos totale e in preda a una vera guerra civile vede in Cirenaica la nascita di una provincia dell'Isis. Altra situazione gravissima l'espansione territoriale del califfato creato da Boko Aran in Nigeria dove ormai uccisioni e rapimenti non si contano. Situazioni di conflitto anche in Mali Sudan Somalia creano in tutta la fascia sahariana africana una situazione esplosiva.
Non possiamo nn interessarci di queste tragedie innanzitutto umane con migliaia di morti e soprusi se si pensa alla vendita di schiave in Siria e in iraq e alla persecuzione delle minoranze religiose. Il problema del terrorismo islamico purtroppo è destinato a crescere come quello delle guerre in Africa e in Medioriente, questo si tradurrà anche in fenomeni di emigrazione enormi .L'Europa che già deve affrontare la presenza di cellule interne islamiche si troverà a sostenere una pressione demografica sempre maggiore con gravi problemi anche interni una situazione esplosiva.
 
Per affrontare il tema Mercoledi 26 Novembre abbiamoinvitato il giornalista R.Casadei
incontro alle ore 21 in via Osoppo presso il CInema-Teatro
 
 
 
 

Napolitano da Papa Francesco: ultima visita prima delle dimissioni?

Oggi a sorpresa il Presidente Napolitano si è recato a Santa Marta per una visita privata a Papa Francesco. Ci domandiamo, ha voluto un ultimo incontro prima delle dimissioni?

Sentenza amianto scandalosa sotto molti punti di vista


La sentenza della Cassazione che sul caso Eternit ha prosciolto l’ex proprietario delle fabbrica annullando la precedente condanna. La motivazione secondo la corte, è che il reato è prescritto, la cosa incredibile è che la sentenza afferma che la prescrizione era in atto già fin dal primogrado di giudizio. Giustificato la rabbia dei parenti delle vittime dell’amianto, e del comune simbolo di questa tragedia, Casale Monferrato. L’oggetto del processo «era esclusivamente l’esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte che ha dovuto, però, prendere atto dell’avvenuta prescrizione del reato», avvenuta nel 1986 con la chiusura degli stabilimenti, spiega in una nota la Cassazione.
Con l’assoluzione, inoltre, nessun risarcimento avrà luogo. Stephan Schmidheiny, l'ultimo proprietario della Eternit, invece di gioire della sentenza dovrebbe mostrare empatia e solidarietà per le vittime e le loro familglie ed offririsi di pagare comunque un risarcimento che peraltro aveva gia stabilito nella cifra di alcune decine di milioni di euro, che aveva proposto come soluzione prima del secondo grado di giudizio. Per lui in ogni caso rimane l’oggettiva responsabilità di non aver fatto nulla per evitare le morti per aminato pur conoscendo i rischi.
Lungimirante appare l’allora contestatissima decisione del comune di Casale che nel 2011 si ritirava da parte civile accettando i 18,5 milioni di uno dei due imputati del processo Eternit per disastro ambientale.
Insomma ennesimo fallimento della giustizia in Italia. Adesso viene richiesto da ANM e politica di cambiare la legge sulla prescrizione rinunciando cosi ad ogni possiile tentativo di pretendere una giustizia piu veloce.
Oltre l fallimento della giustizia, non si può porsi domande sulla startegia dell’accusa e dei pm e sul fatto che un processo che si sapeva già prescritto è proseguito.

giovedì 13 novembre 2014

C’era una volta l'Italia il paese dei matrimoni

C'era appunto, negli anni 70 c'erano tra i 350.000 e i 400.000 matrimoni all'anno . Ora nel 2013 siamo scesi sotto i 200.000. E' vero c'è stato e c'è il calo demografico ma c'è anche un cambio culturale se solo dal 2008 (dati Istat) " in cinque si è avuto un calo di 53mila nozze, pari ad oltre un quinto delle celebrazioni del 2008. Anche nel periodo 1991-2008 si è registrato un calo ma con una velocità molto inferiore: in quel periodo infatti i matrimoni sono calati dell1,2%, mentre nel periodo 2008-2013 il calo è stato del 5%". E in un solo anno dal 2012 al 2013 il calo è stato di più di 13.000 facendo fermare il numero totale a 194.057.

Le nozze civili passano dal 37% del 2008 al 43% del 2013, mentre nel 2013 sono solo 111.545 sono state le nozze celebrate con rito religioso.

Forse continuare a parlare male della famiglia, i divorzi che aumentano, continuare ad accettare il modello delle convivenze, ha fatto crollare sia i matrimoni civili e sopratutto quelli religiosi : 44mila in meno negli ultimi cinque anni (-29%).

Ma senza la famiglia aumenterà anche il calo demografico e il circolo vizioso porterà la società italiana, che già prima nella storia ha avuto il sorpasso degli ultra 65enni sui minori di 18 anni, a invecchiare sempre più e avere sempre meno matrimoni e figli. Anche la Chiesa italiana dovrebbe porre l'accento sul calo del matrimonio e capire che accettare ogni tipo di convivenza non convince i giovani a sposarsi anzi rende tutte le scelte uguali.

mercoledì 12 novembre 2014

La sonda Rosetta un'impesa storica e un successo europeo e italiano

Da 511 milioni di chilometri arriva il segnale all’Agenzia Spaziale Europea: per la prima volta, una sonda interplanetaria è riuscita ad atterrare sul nucleo di una cometa. Un successo europeo. La sonda è atterrata alle 16,35 (ora italiana), guidato da un italiano, Paolo Ferri, dopo 6 miliardi di chilometri nello spazio e 10 anni. Un'impresa incredibile. Pensate alla precisione dell'operazione. Pensate che si usa una tecnologia di 10 anni fa. Rosetta è composta di due parti. La sonda “madre” porta con sé una sonda "figlia" denominata “Philae” che, una volta posatasi sulla cometa eseguirirà le analisi delle proprietà chimico-fisiche e mineralogiche della cometa. Un successo eruropeo eanche della tecnologia italiana: la ricerca e l'innovazione tecnologia italiana si è concentrata in 3 punti: i pannelli solari, tre strumenti della sonda madre e la mini-trivella del lander.

sabato 8 novembre 2014

IPCC: i soliti proclami apocalittici


Ennesimo allarme catastrofico dell'IPCC che annuncia il punto di non ritorno, addirittura si spinge in affermazioni che nessuno può dimostrare scientificamente come "Le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera sono ai massimi livelli da 800.000 anni a questa parte”,incredibile!! E ancora “Tra il 1880 e il 2012 la temperatura della superficie terrestre e degli Oceani è salita di 0,85°C, a un ritmo troppo veloce" dimenticandosi di dire che come afferma un documento congiunto della NASA e del NOAA del 2013 “2013 Global Temperatures” c’è una sostanziale stabilità delle temperature negli ultimi 10 anni.


 

Non è certo la prima volta che tali allarmi vengono lanciati, e casualmente sempre prima delle assemblee internazionali. La prossima sarà nel 2015 a Parigi. Anche nel 2012 veniva annunciato "cinque anni al punto di non ritorno, cambiamenti climatici e riscaldamento globale causato dall’uso di combustibili fossili sta per segnare il punto di non ritorno". L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) mette in guardia il mondo prima della prossima conferenza di Durban sull’ambiente.

Nessuno dice che i cataclismi di città e isole scomparse sotto le acque non sono avvenute, che i ghiacciai si sono ritirati ma non sono spariti, che se è vero che il polo nord si riduce il polo sud invece si espande, dati confermati sempre dal NOAA/NASA 2013 Global Temperatures del January 21, 2014. Come non ricordare l’pocalittico annuncio dell’IPCC che nel quarto rapporto (2007) riportava un'informazione vistosamente sbagliata che prevedeva la fusione dei ghiacciai himalayani entro 35 anni e per la quale si è dovuto scusare ufficialmente nel 2012.

Nessuno invcece punta il dito contro l'inquinamento atmosferico e delle acque nei paesi in via di sviluppo a causa di fonti energetiche inquinanti, o non si dice che le inondazioni sono dovute spesso a incuria dell'uomo e a costruzioni effettuate in zone chiaramenti a rischio.

Nessuno che tiene conto delle continue eruzioni vulcaniche come in Islanda o delle macchie solari visibili con i moderni mezzi tecnologici che molto influiscono sulle temperature, molto di più delel sorgenti “antropiche”.

Insomma questo annuncio ancora una volta sembra un po’ di pubblicità per vendere il prodotto: inutili conferenze in cui vengono sperperati soldi in politiche inutili visto che alcuni ricercatori dicono che anche a fronte una riduzione delle CO2 non si avrebbe una riduzione della temperatura, ammesso che la CO2 sia un problema visto che la comunità scientifica non è unanime su questo. Secondo i ricercatori della Princeton le ricerche precedenti “Non tengono conto di una progressiva riduzione della capacità degli oceani di assorbire il calore dall’atmosfera, in particolare gli oceani polari". Come dire quanti modelli tengono conto veramente delle moltissime variabili in gioco nei fattori climatici?
La vera preoccupazione deve essere la cura del creato e non la rincorsa a chi grida piu forte o profetizza scenari apocalittici al solo fine di continuare ad alimentare ricerche e fondi ad essi destinati o a spingere e sostenere leggi che impongono controlli su emissioni ma che poi non intervengono per chiedere standard di sicurezza o limitazioni all'inquinamento nei paesi emergenti o in rapida crescita economica come la Cina.
Insomma migliorare e difendere il creato si può e anche la tecnologia può aiutare. Sparare proclami e annunci invece no!

giovedì 6 novembre 2014

Sarà un caso ma da quando c'è Pisapia le occupazioni sono aumentate


Sarà un caso ma da quando c'è Pisapia le occupazioni sono aumentate e gli sgomberi quasi sono cessati del tutto.

Il voto di mid Term ha bocciato Obama e la sua politica

Nonostante i dati positivi sull'occupazione e sulla crescita del Pil, gli americani hanno valutato negativamente la politica di Obama, ritenuta comunque deficitaria anche sul piano economico. Una politica che ha diviso gli USA con leggi come quella sulla sanità, che ha fallito su altre promesse come quella di una nuova legge sugli immigrati o sulle armi e che è stata fallimentare in politica estera.

Obama si è mostrato sempre indeciso, in ritardo nel capire gli eventi e non in grado di reagire a situazioni nuove. Il ritiro da Iraq ed ora dall’Afghanistan, disinteressandosi degli effetti che avrebbe scatenato, la decisione di ridurre la presenza geopolitica americana, il suo disinteressamento in Medioriente fino al fallimento della sua politica in Libia, Siria e Ucraina sono esempi lampanti del suo fallimento in politica estera.

I repubblcani hanno ora la maggioranza nei due rami del palamento USA, vedremo cosa riusciranno a dimostrare, ma in vista delle presidenziali fra due anni hanno strappato seggi senatoriali e addirittura Governatori in Stati da molto tempo orientati a votare partito democratico. Un grosso vantaggio ma ai repubblicani manca un leader, vedremo se tra i vincitori di oggi ne emergerà uno, mentre per i democratici sembra essere certa candidatura Hilary Clinton.

mercoledì 5 novembre 2014

25 anni fa la caduta del muro di Berlino

25 anni fa la caduta del muro di Berlino, segnava la fine della DDR, dopo la caduta del comunismo in Polonia sulla spinta del moviemnto di Solidarnosc e della Chiesa, anche il regime comunista della DDR s i sgretolava. Il muro simbolo di una stagione di dittature e terrore e di uno stato poliziesco cadeva.

La Germania avviava in maniera sorprendente e velocissima un pecorso di riunificazione, anche l'Europa poteva cosi cominciare a riunire quelli che San Giovanni Paolo II chiamava i suoi due polmoni : est e ovest.


Berlino ieri e oggi nelle immagini del Corriere

http://www.corriere.it/reportages/esteri/2014/berlino-ieri-e-oggi/

Case popolari Milano è emergenza occupazioni ma non è sempre stato cosi

Diciamolo il fenomeno delle occupazioni delle case “popolari” non è certo nuovo, ma certamente da quando Milano è guidata dalla giunta Pisapia qualcosa è cambiato. C’è stato un abbandono del territorio e una sostanziale, spesso implicita, ma qualche volta anche esplicita, giustificazione delle occupazioni.

Ricordiamo tutti l’incredibile intervento di vendola subito dopo l’elezione di Pisaia ma anche il clima che si respira da incontri e affermazioni di alcuni componenti della giunta va in questa direzione, per esempio un assessore (ora ex) della giunta Pisapia, dichiarava 'occupare non è reato'.

Ma veniamo ai dati, nel 2010, secondo il direttore dell’Aler, ex prefetto di Milano, “in città ci furono 25 nuove occupazioni e 600 tentativi sventati. Oggi, al contrario, le occupazioni sventate rappresentano il 35% del totale”.

Nel 2014 sono arrivate a oltre 1.400. Certo inefficene e responsabilità non sono univoche e cadono su molti, è vero che Aler è governata dalla Regione, ma il dato appare comunque clamoroso e non sembra presente in questi termini e drammaticità nel resto delle grandi città della Lombardia.

Come non ricordare per esempio al rinuncia di Pisapia eletto sindaco all’azione deterrente delle forze armate che pattugliavano la città.

Insomma tutta una serie di segnali che hanno indebolito il contrasto al fenomeno e al controllo del territorio.

Rimane inoltre il prolema del recupero e della muntenzione delle case popolari e la necessità di rivedere e accellerare gli assegnamenti degli alloggi.

martedì 4 novembre 2014

Mettiamo sanzioni al Pakistan per violazione dei diritti umani

Una nuova orribile storia di persecuzione dei cristiani arriva dal Pakistan, due giovani arsi vivi dopo due giorni di sequestro perchè accusati di aver bruciato delle pagine del corano. La polizia non ha fatto nulla in due giorni per impedire questo orribile omicidio.
E' ora di dire basta a questi atti criminali che sempre più spesso accadono in Pakistan. Ci sono sanzioni nel mondo per vari paesi che non rispettano le regole inernazionali, ebbene il Pakistan viola la libertà di religione. E' ora che la diplomazia europea si muova, l'Italia ora ha il semestre europeo e anche il rappresentante ufficiale Ue per la politica estera, mettiamo sanzioni al Pakistan per violazione dei diritti umani e delle regole internazionali finchè non verrà abolita la legge sulla blasfemia che incita a queste barbarie e offre un pretesto per condanne arbitrarie come quella ad Asia Bibi.