domenica 21 dicembre 2014

I nostri AUGURI di NATALE

NATALE 2014

Ci ritroviamo a festeggiare il Santo Natale, con la speranza nel cuore che possa essere un Natale di gioia, di pace, di serenità per tutti. Sappiamo però che in molti paesi ci saranno popolazioni che lo festeggeranno tra il rombo della guerra, proprio come accadde 100 anni fa durante il primo Natale della Grande Guerra. Un sergente, Bernard Joseph Brookes, sul fronte Occidentale raccontò l’incredibile tregua spontanea nata tra le trincee: “È stato davvero un Natale ideale, e lo spirito di pace e buona volontà era stridente in confronto con l’odio e la morte dei mesi passati. Uno apprezza davvero in una nuova luce lo spirito della Cristianità. Per questo è stato certamente meraviglioso che un simile cambiamento nelle abitudini dei due eserciti opposti possa essere stato generato da un Evento accaduto una notte di 2000 anni fa”.
Anche noi di fronte alle atrocità che ci vengono raccontate ogni giorno, di fronte al malaffare che sembra corrompere tutto, di fronte alla morte degli innocenti, di fronte ai milioni di profughi costretti ad abbandonare le loro case, dobbiamo dire come Isaia (12-2) “Ecco Dio è la mia salvezza: io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore”. Ecco, forse un messaggio per il Natale 2014 è proprio questo: tornare a guardare a Lui, è Lui che ci salva, è Lui la giustizia, sicuri della promessa che anche il profeta Isaia annunciava: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, su di lui si poserà lo Spirito del Signore [...] Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia” (Is 11,1-10).
Come ha detto papa Francesco nel messaggio URBI ET ORBI del NATALE 2013 anche noi potremmo dare Gloria a Dio: “questo canto è per ogni uomo e donna che veglia nella notte, che spera in un mondo migliore, che si prende cura degli altri cercando di fare umilmente il proprio dovere”.
Vogliamo concludere i nostri auguri con San Giovanni Paolo II nel messaggio URBI ET ORBI del NATALE 1978: “Natale è la festa dell’uomo. Nasce l’Uomo [...] Non a caso Gesù è venuto al mondo nel periodo del censimento; quando un imperatore romano voleva sapere quanti sudditi contasse il suo paese. L’uomo, oggetto del calcolo, considerato sotto la categoria della quantità; uno fra miliardi. E nello stesso tempo, uno, unico e irripetibile. Se noi celebriamo così solennemente la nascita di Gesù, lo facciamo per testimoniare che ogni uomo è qualcuno, unico e irripetibile”.

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