martedì 18 marzo 2014

Napolitano sul tema del fine vita

Troviamo davvero inopportuna la presa di posizione del presidente Napolitano sul tema del fine vita. Ci chiediamo come mai pone il tema del fine vita solo nei termini sollevati dall’associazione Coscioni e non invece tenendo conto di tutte le famiglie che quasi sempre da sole affrontano con dignità la malattia? Come mai non cita le cure palliative, i medici e gli operatori sanitari che affiancano lodevolmente i malati e le loro famiglie? Come mai non pone il tema della necessità di aiutare economicamente le famiglie con malati? Fa riferimento a migliaia di malati che sarebbero rappresentati dai casi eccellenti di suicidio, perché invece non guarda i dati veri dei medici e degli istituti che si prendono cura dei malati terminali che indicano che i malati terminali non vogliono morire ma vogliono essere curati e accuditi degnamente. Ci sembra alquanto di parte usare l’associazione Coscione e i casi da essa presentati per spingere come dice il Presidente a fare una legge sul fine vita. Come mai non cita mai il problema dell’inizio vita e della difesa della vita, dopo che 600mila italiani hanno firmato la petizione Uno di noi? Come mai non ricorda mai l’impegno di tanti italiani nei centri di aiuto alla vita a fianco delle mamme in difficoltà? Sarebbe questo un atteggiamento super partes, come il suo ruolo auspicherebbe?

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