venerdì 21 marzo 2014

Il Papa ai mafiosi: convertitevi

Papa Francesco ha partecipato alla veglia di preghiera in ricordo delle vittime della mafia, subito ha ricordato le famiglie delle vittime "voglio esprimere la mia solidarietà a quanti tra voi hanno perso una persona cara, vittima della violenza mafiosa. Grazie per la vostra testimonianza, perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti, siete usciti, per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza" e poi si è rivolto ai mafiosi "Per favore, cambiate vita, convertitevi, fermatevi, smettete di fare il male! E noi preghiamo per voi. Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso, non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità. Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi, è denaro insanguinato, è potere insanguinato, e non potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, ancora c’è tempo, per non finire all’inferno".
La Chiesa ha testimoniato negli anni con i suoi sacerdoti e il suo impegno educativo nelle periferie, spirituali e fisiche, l'importanza di una cultura della legalità e la necessità di un impegno civico contro la mafia. Questo appello di Papa Francesco ricorda molto quello che anche Papa Giovanni Paolo II rivolse ai mafiosi ad Agrigento nel 1993 «convertitevi, un giorno verrà il giudizio di Dio!». «Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio». Anche Papa Benedetto XVI quando si recò a Palermo nel 2010 esortò i giovani siciliani: «Non abbiate paura di contrastare il male! Insieme, sarete come una foresta che cresce, forse silenziosa, ma capace di dare frutto, di portare vita e di rinnovare in modo profondo la vostra terra! Non cedete alle suggestioni della mafia, che è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo».

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